di Francesco Ciccarelli
Massimo Tirri è l’allenatore della squadra di calcio a 5 del “99 Poste” di Macerata che, dopo una partenza balbettante, è riuscito ad arrivare alla finale dei play off uscendo sconfitto nel derby con il CUS Macerata. In questa intervista Tirri ci spiega come è riuscito a realizzare questo miracolo.
“Ho iniziato la mia carriera calcistica in provincia di Avellino perché sono originario di lì. Quando arrivai a Macerata cominciai a giocare a calcio a 5 con il Futsal di Gianni Bisio ed altri nomi molto conosciuti in questa disciplina. Nel 1999, dopo un concerto del gruppo dei 99 Posse venne fondata questa società che prese questo nome perché noi disputiamo le nostre partite interne al campo delle poste centrali. In pochi anni ottenemmo due promozioni e dalla serie D passammo in serie C1 dove per alcuni mesi occupammo il primo posto. Dopo un periodo di pausa la squadra venne rifondata qualche anno fa dal dottor Mauro Grelloni che portò in dote diversi giocatori e che ha anche iniziato in panchina questa stagione. Dopo essere subentrato in panchina proprio al dottor Grelloni ho cercato insieme ai giocatori più esperti della rosa, vale a dire Maurizio Martini e Alberto Monachesi, di rimotivare la squadra. La caratteristica dei 99 Poste è che ci allenavamo una sola volta a settimana a causa soprattutto dei molteplici impegni lavorativi e familiari di tanti giocatori della nostra rosa. Ho cercato di usare molto anche i nostri giovani ed ho notato che abbiamo diversi giocatori che potrebbero ben figurare in categorie superiori. Noi poi per giocare ci siamo anche autotassati e divertendoci siamo meritatamente arrivati in finale. Debbo dire che il livello del campionato è stato abbastanza buono mentre quello arbitrale decisamente sottotono. Ci sono squadre che mi hanno impressionato positivamente ed anche negativamente e tra queste cito proprio il CUS Macerata che, dopo essere partito sotto tono, si è ripreso alla grande. Chi invece mi ha decisamente deluso è stato il Nucleo Storico di Macerata che è proprio crollato sotto tutti i punti di vista. Voglio complimentarmi con l’Altapinus di Appignano che ha meritato di vincere il campionato ed annunciare che il prossimo anno ricostituiremo una società vera e propria con i vecchi giocatori e dirigenti che in passato hanno fatto grande questa società e vorremmo provare anche a vincere il campionato. Per quanto mi riguarda, invece, da quando ho iniziato ad allenare ho appeso le scarpette al chiodo come giocatore e non mi sono pentito di averlo fatto perché mi sono divertito”.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati