di Fabio Macedoni
Febbraio, la notte e ‘l giorno a paro.
(Febbraio, la notte ed il giorno sono di uguale durata)
Febbrarittu, scòrteca l’asinu e lu caprittu.
(Febbraiuccio scortica l’asino ed il capretto)
Chi vanga de febbrà, fa grandurchi e grà.
(Chi vanga di febbraio raccoglierà granturco e grano)
Cannelòra, de l’inverno sêmo fòra; se cce negne, se cce piôe ce n’avem quarandanove; se cce dà sole e solellu, c’è quaranta dì d’inverno.
(Candelora, dall’inverno siamo fuori; ma se nevica o se piove ce ne abbiamo ancora 49 di giorni brutti; se c’è sole o mezzo sole ci sono ancora 40 giorni di inverno)
S. Agata, beata la merenda ritornata.
(S. Agata, 5 febbraio, la merenda ritornata: si trovano di nuovo i funghi)
Per San Valindino primavera sta vicino.
(Per San Valentino, 14 febbraio, primavera è vicina)
Se trona a li tandi de febbrà, a li tandi de marzu negne.
(Se tuona in un qualsiasi giorno di febbraio nel successivo mese di marzo, negli stessi giorni, nevicherà)
Febbraio febbrarolo, d’ogni ‘cellu rpone l’ovo.
(A febbraio ogni uccello depone l’uovo)
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