
Il taglio del nastro in questura
di Alessandro Luzi (Foto di Fabio Falcioni)
«Questa sala serve per raccontare condotte di uomini violenti e evitare che sfocino in femminicidi», così il questore di Macerata, Luigi Mangino, all’inaugurazione della stanza protetta realizzata in questura, negli Uffici della Squadra Mobile, nell’ambito della collaborazione tra Soroptimist International d’Italia e la polizia.

Il questore Luigi Mangino
Si tratta di un ambiente destinato all’ascolto delle persone vittime di violenza e maltrattamenti, pensato per essere accogliente e per offrire protezione, nella consapevolezza che il giusto approccio nei confronti della persona offesa in uno spazio dedicato all’ascolto rappresenta il primo passo verso l’instaurazione di quel rapporto di fiducia e comprensione necessario all’acquisizione del maggior numero di informazioni utili alla ricostruzione di quanto accaduto».

A sinistra il procuratore Giovanni Narbone
Il Club Soroptimist d’Italia – Club di Macerata ha contribuito ad allestire la stanza con arredi pensati per creare un ambiente familiare in cui le vittime possano sentirsi a proprio agio. Inoltre, la socia Letizia Felicioli ha donato alla polizia due quadri raffiguranti delle farfalle in volo, simbolo di speranza per una ritrovata leggerezza.

«E’ un orgoglio avervi qui, è una sala che abbiamo voluto fortemente – dice il questore Luigi Mangino -. Non esisteva prima. Ringrazio il Soroptimist per la collaborazione a questo progetto. È una sala importantissima che dà la possibilità alle vittime di raccontare, in un ambiente protetto e confortevole, le loro vicissitudini. È un incoraggiamento alle donne a avvicinarsi e denunciare». Il questore ha aggiunto: «Dobbiamo lavorare sulla prevenzione perché la repressione viene fatta già dalla procura. L’ammonimento è uno strumento importante che sta dando grandi risultati.

Al centro il prefetto Giovanni Signer
È fondamentale svolgere questa attività e va fatto anche con una grande campagna informativa. Serve focalizzare l’operato sulla prevenzione. I ragazzi vanno educati a rispettare le donne. Dai dati Istat i casi di violenza di genere che sfociano in femminicidio sono tanti, praticamente 1 ogni 3 giorni. Dobbiamo assolutamente contrastare questo fenomeno».
«Il nostro impegno è il più alto possibile – ha detto il procuratore di Macerata, Giovanni Narbone -. Tante iniziative sono state nel segno di incentivare l’ascolto di vittime di violenza. Per noi magistrati l’ascolto diretto e il guardarsi negli occhi in queste situazioni è molto importante, così come questa iniziativa. È anche un segnale verso l’esterno per fare conoscere alla cittadinanza questa opportunità. L’iniziativa di oggi è frutto della collaborazione tra forze dell’ordine, una collaborazione che serve anche per le indagini».

Tunia Gentili, vicepresidente nazionale Soroptimist
Il prefetto Giovanni Signer ha sottolineato: «Questa stanza serve ad assicurare un luogo protetto per le donne ma anche per i bambini che insieme a loro si trovano a condividere queste situazioni. Senza le associazioni difficilmente le pubbliche amministrazioni riuscirebbero a realizzare questi progetti. Per questo serve una copertura amministrativa e finanziaria che assicuri alle donne indipendenza economica. Questo per me è un passaggio centrale».
Barbara Lombi, presidente del Club Macerata del Soroptimist: «Inaugurare la stanza oggi è simbolico perché è il giorno conclusivo di 10 giornate di attivismo contro violenza di genere. Il tutto parte il 25 novembre. Serve dare alle donne uno spazio fisico sicuro e una sorta di casa per confidarsi».

A destra Barbara Lombi, presidente Soroptimist Macerata
La vice presidente nazionale Tunia Gentili: «Soroptimist si fa strumento per il contrasto a violenza di genere e trovare uno spazio del genere significa tante cose. In questo senso è fondamentale anche la sensibilità delle istituzioni». Il vice sindaco Francesca D’Alessandro: «Come amministrazione abbiamo messo in campo dei progetti nelle scuole. Si tratta di una sfida importantissima a cui teniamo tantissimo. È centrale che le forze dell’ordine si adoperano per la repressione ma soprattutto per la prevenzione e per accogliere le donne in difficoltà».

Il colonnello Raffaele Ruocco






hai voglia a raccontare se poi si danno pene ridicole per maltrattamenti e violenze di vario tipo. Che cominciassero a dare sempre il massimo della pena!
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Desidero esprimere il mio più sincero apprezzamento per il finanziamento offerto dal Soroptimist, un gesto concreto che dimostra sensibilità, visione e profondo impegno verso la tutela delle donne. Come precedente Presidentessa del Consiglio delle donne il 5/11/2022 ho avuto l’onore di inaugurare ‘la stanza tutta per sé’ presso i carabinieri di Tolentino, sempre finanziata dal Soroptimist, stanza dedicata all’accoglienza delle donne vittime di violenza, uno spazio protetto pensato per restituire dignità e sicurezza nei momenti più difficili.
L’importanza di questa stanza va ben oltre l’aspetto materiale: rappresenta un luogo dove poter parlare senza paura, essere ascoltate con rispetto e trovare il coraggio di compiere il primo passo verso la libertà. È un presidio di umanità, un punto di partenza per ricostruire la propria vita.
Il sostegno del Soroptimist non è solo un esempio di solidarietà, ma anche un segnale forte che invita tutta la comunità a unirsi nella lotta contro la violenza di genere. Insieme possiamo continuare a creare spazi sicuri, opportunità e speranza per tutte le donne che ne hanno bisogno.