Piano discariche, domani l’assemblea.
Buldorini: «Tardi per dire no a Cingoli»

MACERATA - Sul tavolo la questione rifiuti. Non ci sarà il presidente della Provincia, Sandro Parcaroli, impegnato a Lecce. Il vice presidente: «L’ampliamento a Cingoli durerà cinque o sei anni, e sono già troppi, ingiusti per chi vive accanto al sito. Mi batterò perché non manchino doverosi ristori, almeno l’esonero dai tributi comunali»

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Luca Buldorini

di Luca Patrassi

E’ in programma per domani l’assemblea dei sindaci dell’Ata, il dibattito verte sulla votazione per la presa d’atto della individuazione dei siti idonei per ospitare la discarica in provincia.

Sarà assente il sindaco di Macerata e presidente della Provincia Sandro Parcaroli per via di un impegno istituzionale concomitante in quel di Lecce dove interverrà – subito dopo il presidente di Sergio Mattarella – a un evento promosso dall’Unione delle province italiane. Assente Parcaroli, ci saranno per il capoluogo l’assessora comunale all’ambiente Laura Laviano e per la Provincia il vicepresidente Luca Buldorini.

A fronte del fatto che sarebbe risultato impossibile rinviare la seduta, a prendere l’iniziativa è stato il vicepresidente Luca Buldorini che ha presentato un ordine del giorno per chiedere un ulteriore approfondimento sui siti scelti affidando l’ulteriore istruttoria a un tecnico capace di rispondere in tempi brevi alle osservazioni formulate dai vari comitati per il no alla discarica.

Intanto, via social, il vicepresidente Luca Buldorini è intervenuto anche sull’ampliamento del sito di Cingoli: «Oggi è tardi per dire no all’ampliamento di Cingoli: non durerà 10 o 12 anni, ma comunque 5 o 6, e sono già troppi, ingiusti per chi vive accanto al sito. Ma il dado ormai è tratto. Quello che spero e per cui continuerò a battermi è che stavolta non manchino i giusti e doverosi ristori: strade asfaltate e sicure, illuminazione pubblica, e almeno l’esonero dai tributi comunali per chi, da anni, sopporta il peso di decisioni che altri hanno evitato di prendere. La verità è che la Provincia non decide i siti, lo fa l’Assemblea dei Sindaci dell’Ata 3, e lì troppo spesso si è preferito rimandare, chiudere gli occhi e rinviare ancora. Intanto però i cittadini pagano, con le bollette e con la pazienza. Io continuo a fare quello che ho sempre fatto: dire la verità, anche quando non conviene. Perché la coerenza e il rispetto vengono prima di tutto» .



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