di Laura Boccanera
Sei comuni del maceratese commissariati per non aver speso i soldi del Pnrr. Hanno ora 60 giorni di tempo per produrre un cronoprogramma che rispetti le tempistiche degli obiettivi su nidi, sociale e trasporti disabili o dovranno restituire l’anticipo dato dallo Stato.
I comuni interessati dal decreto emesso lo scorso 5 novembre dal Viminale sono in totale 3600 in tutta Italia, di questi 23 sono nelle Marche e sei in provincia di Macerata. Sono Civitanova (il più grande tra quelli commissariati nelle Marche) Cessapalombo, Monte Cavallo, Monte San Giusto, Muccia, Cingoli.
Il monitoraggio segnala i comuni che non hanno inviato le certificazioni richieste oppure che hanno dichiarato di non aver raggiunto gli obiettivi e i Lep cioè i livelli essenziali delle prestazioni. A seguito di tale segnalazione il Ministero dell’Interno ha proceduto al commissariamento, nominando per ora come commissario il sindaco pro tempore del Comune che deve attivarsi immediatamente per mettere in atto le misure necessarie e trasmettere un cronoprogramma con le azioni da intraprendere entro 60 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta. Se persiste l’inadempimento (cioè se il sindaco commissario non invia le certificazioni entro 30 giorni o non invia il cronoprogramma nei 60 giorni, il decreto prevede il passo successivo: nomina di un commissario prefettizio secondo le modalità richiamate nel decreto interministeriale. In pratica si passa a una figura esterna che assume i compiti di gestione relativi all’attuazione degli obiettivi. Le risorse assegnate restano disponibili nel bilancio del comune per le finalità originarie; ma se il comune certifica che nell’anno non esistono utenti potenziali, cioè non ci sono beneficiari per quella misura, le risorse possono essere recuperate e riassegnate allo Stato.

Andrea Gentili, sindaco di Monte San Giusto
In particolare Civitanova non ha raggiunto obiettivi su asili nido e su trasporto per disabili, mentre Monte San Giusto solo per asili nido. In realtà i finanziamenti sono stati utilizzati, ma ogni Comune ha le sue motivazioni specifiche: «Per quanto riguarda il Pnrr abbiamo ricevuto l’acconto per i nidi, ma abbiamo rinunciato a quel finanziamento perché i tempi di progettazione erano troppo stretti – spiega Andrea Gentili sindaco di Monte San Giusto – sapevamo che sarebbero state assegnate altre risorse e abbiamo così partecipato ad un secondo bando e qui col progetto in mano abbiamo realizzato il nuovo asilo nido di via Valle che sarà pronto per marzo del 2026. Sapevamo quindi di dover restituire quelle risorse, ma avremo comunque il nuovo asilo che avrà ulteriori 24 posti che sommati ai 38 già presenti nel nido storico di Monte San Giusto, già ampliato negli anni porta il numero dei posti a 62 in totale andando ad esaurire la lista d’attesa. Il commissariamento deriva dal fatto che nel 2024 non avevamo speso interamente il contributo elargito, è andato in avanzo del 2025 e con quelle risorse abbiamo realizzato l’ampliamento del nido comunale portandolo a 38 posti».
Obiettivi mancati per Civitanova su trasporti per disabili e asili nido, seppur anche in questo caso in città raddoppierà il numero di posti nei nidi arrivando a 200. «Civitanova non è in alcuna ‘lista nera’, ha speso quello che poteva – spiega il sindaco Ciarapica – per il trasporto disabili è mancato l’obiettivo perché le richieste sono state in numero inferiore rispetto alle previsioni fatte dal Ministero e quindi le risorse erogate erano in eccesso rispetto al servizio che abbiamo offerto. Ma questi soldi non andranno perduti. In questo caso io come sindaco divento commissario per il settore sociale negli obiettivi del Pnrr e faremo il cronoprogramma nei 60 giorni per reinvestire le risorse. Per i nidi il mancato raggiungimento del target 2024 riguarda una sola unità, 38 posti invece di 39, per ragioni tecniche oggettive e non di inefficienza; la quota non utilizzata, pari a circa 7.200 euro su 222.000 assegnati, sarà immediatamente destinata all’acquisto di attrezzature per i nuovi nidi. Relativamente al trasporto scolastico per studenti con disabilità, il Comune ha attivato il servizio con fondi propri ancor prima dell’assegnazione delle risorse statali, rispondendo tempestivamente alle esigenze delle famiglie e raggiungendo pienamente i target numerici previsti per il 2022 e il 2023; tutte le richieste presentate dalle famiglie negli anni 2022, 2023 e 2024 sono state integralmente accolte, senza che alcuno studente rimanesse privo del servizio e soddisfacendo pienamente tutte le istanze. Il mancato raggiungimento del target 2024 dipende esclusivamente dall’esclusione formale dalla rendicontazione del trasporto verso le scuole superiori, sebbene il Comune abbia garantito anche questo servizio; si tratta quindi di un aspetto burocratico e non di una mancanza verso i cittadini. Il cosiddetto “commissariamento” non rappresenta una sanzione né un cartellino giallo per inefficienza. Il Comune di Civitanova ha operato con la massima attenzione e responsabilità, garantendo e potenziando servizi essenziali per le famiglie, senza perdere alcuna risorsa: le somme non ancora utilizzate, non per carenze dei servizi ma per motivazioni tecniche oggettive, saranno ora riprogrammate attraverso gli strumenti più idonei che ci consentiranno di conseguire rapidamente gli obiettivi prefissati».
Ma sono del mestiere questi?
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Ormai gentili non ce lo sbologniamo più.