di Luca Patrassi (foto di Fabio Falcioni)
Doveva essere un’assemblea relativamente veloce quella di oggi pomeriggio dell’Ambito territoriale ambientale dedicata alla discussione sulla classifica delle aree idonee ad ospitare la futura discarica ad opera dello staff di docenti (Marta Di Sante, Francesco Mazzieri, Evelina Fratalocchi e Alberto Tazioli) del Simau dell’Università Politecnica delle Marche.
Invece si è andati avanti per oltre un’ora soltanto con i punti preliminari ed è poi stata la prof Fratalocchi ad illustrare ai convenuti la relazione inviata nel luglio scorso con le decine di aree idonee e con l’indicazione di Macerata al vertice della classifica. La classifica è quella stilata nel luglio scorso, anticipata qualche mese fa, cosa che non hanno gradito i sindaci di Camerino e di Cingoli.
Ad esprimere la contrarietà del Comune di Macerata, probabilmente per un qualche comprensibile imbarazzo del sindaco che è anche presidente della Provincia, è stata l’assessora Laura Laviano che ha appunto rigettato le conclusione del team incaricato: «Il Comune di Macerata – ha osservato l’assessora – manifesta il proprio totale dissenso e contrarietà ed il proprio voto contrario rispetto alla relazione conclusiva dell’Università Politecnica delle Marche ed alle risultanze in essa contenute, ove figurano due siti ubicati nel territorio del Comune rispettivamente al primo e al quinto posto della graduatoria dei siti potenzialmente idonei.
L’assessora maceratese Laura Laviano con al fianco il sindaco Sandro Parcaroli
L’ ente fa riserva di presentare valutazioni specifiche di carattere tecnico a supporto del totale dissenso qui manifestato». Pur su posizioni ideologicamente opposte anche il sindaco di Pollenza si è schierato per il no alla graduatoria: «Non è stato seguito un metodo democratico – ha osservato Romoli – nella definizione dei pesi, ma arbitrario. Capisco la logica economica, non ci voleva l’Università per dire che si valuta la distanza dal Cosmari».
A dare una linea di indirizzo è stato il direttore dell’Ata Massimo Principi. «Il sito lo sceglie l’assemblea dell’Ata, non c’è un criterio predeterminato: sarà la responsabilità dei sindaci del territori a determinare dove fare questa discarica. La graduatoria è stata fatta perché non è stato possibile operare diversamente. Per ogni Comune è stato fatto un approfondimento sul territorio. Poi possiamo prendere la prima in graduatoria o l’ultima, sicuri di poter resistere a un eventuale ricorso amministrativo perché la decisione sarà presa sulla base di criteri oggettivi».
Diversi altri sindaci sono intervenuti per chiedere chiarezza e tra questi quelli di Cingoli, Montefano, Montelupone e Matelica. Il sindaco di Recanati Emanuele Pepa ha richiamato i colleghi all’ordine: «Da questo documento – ha osservato il primo cittadino leopardiano – dobbiamo partire, è un lavoro fatto bene secondo le nostre volontà. Non possiamo nemmeno pensare di dire che il lavoro dell’Università valga zero, allora significa che abbiamo buttato via i soldi pubblici».
Bagarre in stretto burocratese anche sul fatto di votare o meno il documento redatto dai tecnici incaricati mentre il direttore Principi ha ricordato come i Comuni si siano messi da subito sulla difensiva anche nella richiesta di dare indicazioni sulle aree, «c’è chi – ha sottolineato il direttore – ha impiegato due anni per mandare i documenti». Come dire, e nessuno aveva dubbi, che nessun sindaco dirà mai di volere una discarica nel proprio territorio secondo un vecchio adagio anglosassone (“non nel mio giardino”) e dunque ancora avanti con le politiche del rinvio dimenticando le difficoltà di bilancio del Cosmari e le spese ingenti che si sostengono per portare i rifiuti fuori provincia. Dimenticando anche i vertiginosi aumenti delle tariffe Tari che i maceratesi sopportano da anni. Il sindaco di Cingoli che ha contestato la pubblicazione della relazione dei tecnici su alcuni giornali non ha detto all’assemblea nulla della sua posizione sull’ampliamento della discarica, sulla richiesta economica di indennizzo formulata per i prossimi anni e su come ha investito i soldi ricevuti negli anni passati a titolo di indennizzo per la presenza della discarica.
In precedenza la professoressa Fratalocchi della Politecnica aveva relazionato presentando i contenuti della relazione e i criteri di valutazione delle diverse aree. Prima della discussione sui siti, l’assemblea aveva approvato i punti all’ordine del giorno legati alla variazione di bilancio, all’utilizzo dell’avanzo di amministrazione per sostenere vari progetti presentati dai Comuni, dalla comunicazione alle telecamere. Quanto agli incentivi ai cittadini per una corretta applicazione delle regole legate alla raccolta differenziata la sindaca di Montecosaro Lorella Cardinali ha osservato: «Il nostro Comune ha fatto i salti mortali per contenere gli aumenti della tariffa, le differenze in bolletta i cittadini le vedono benissimo».
Dopo un confronto tra i rappresentanti dei Comuni è stata approvata la delibera che lascia due anni di deroga al nuovo regolamento per la compensazione ai Comuni penalizzati dalla presenza del Cosmari: in base a una vecchia delibera regionale, applicata soltanto ora in virtù dell’approvazione del piano di ambito dell’Ata, escono dagli indennizzi Macerata e Corridonia.
«Discarica a Botonto, percorso impraticabile» e il comitato organizza la simulazione
«Discarica a Botonto un danno enorme ci sono aziende e strutture ricettive»
«Discarica? Errore che viene da lontano. Idonee le zone più abitate»
Decidere di non decidere: chissà perché di sono fatti eleggere? Tanto i cittadini pagano la Tari. Si nota lafasia del vicepresidente della provincia che da seguace del generale Vannacci avrebbe dovuto imprimere un piglio decisionale al consesso! Si nota la proverbiale ignavia del presidente della provincia che da sindaco di macerata si ricorda di avere unassessora competente e dopo aver cercato in tutti i modi di rimpastare la sua delega le si affida per salvare la faccia. È uno spettacolo miserrimo quello che offre PARCAROLI. Chiedersi poi perché si disertano le urne diventa pleonastico. Questo sindaco il peggiore che macerata abbia mai avuto che ha trasferito questa qualità in Provincia si è ormai costituito in casta e ignora del tutto lesistenza dei cittadini!
Carlo Cambi devo ammettere che leggere certi commenti è sempre un ottimo esercizio di ironia. In vita mia non ho mai avuto il piacere di conoscerla, se non per averla vista in TV parlare di salami, prosciutti e altre prelibatezze, ambiti nei quali, lo riconosco, è sicuramente più esperto di me. Forse proprio per questo confonde il decidere con linsaccare e il valutare con laffumicare. Io continuo, nel mio ruolo, a lavorare ogni giorno per garantire equilibrio, competenza e rispetto delle istituzioni. Non so se questo si chiami afasia o semplicemente serietà. Ma se il prezzo da pagare per non urlare è essere accusato di silenzio, beh lo pago volentieri. In un Paese dove tutti gridano, qualcuno deve pur restare lucido. Le decisioni, quelle vere, si prendono dopo aver ascoltato tutti,non dopo aver parlato sopra a tutti. Nel frattempo le lascio volentieri il monopolio del gusto.
Buldorini Luca lei dimostra di non leggere ne i giornali ne i settimanali na e i libri ne di ascoltare emittenti radiofoniche a lei non del tutto estranee ne di dare ascolto ai maggiori dibattiti televisivi perché evidentemente non sa chi sono. Ma che lei abbia scarsa dimestichezza con la lettura e anche con gli accadimenti non è una sorpresa. Le ho risposto solo per evitarle ulteriori erronee attribuzioni. Peraltro con il suo metro io potrei dire di lei che la sua funzione di esaurisce non nellascolto ma a tumulazione avvenuta! E sappia che non interloquiro mai più con lei. Farò scendere un silenzio tombale!
Carlo Cambi La ringrazio per avermi dedicato così tanta attenzione: comincio quasi a sentirmi lusingato di essere diventato una presenza così costante nei suoi pensieri. Prendo atto del suo desiderio di non interloquire più con me, e lo rispetto pienamente. In futuro, se possibile, gradirei solo non essere più nominato in vano: la vita pubblica offre già abbastanza rumore senza bisogno di aggiungerne altro. Quanto alla tumulazione, la rassicuro: quando arriverà il momento, sarà tutto organizzato con la consueta precisione. Nel frattempo però, continuerò a occuparmi di opere e di progetti concreti, così almeno uno di noi resterà vivo nei fatti, non solo nelle parole.
Buldorini Luca diciamo che come minaccia non le è riuscita bene. Ora giro alla procura della repubblica e vediamo che ne pensa. Ossequi!
Carlo Cambi apprendo con curiosità che una riflessione sullineluttabilità della vita possa improvvisamente assurgere a reato. Mi perdoni, ma non pensavo servisse la Procura per confermare che tutti, prima o poi, nasciamo e smettiamo di rinnovare la carta d'identità. Forse la vera rivoluzione giudiziaria sarà questa: indagare la biologia. Se poi, dalla Prova del Cuoco, vuole cimentarsi con la Prova della Querela, faccia pure, ognuno cucina con gli ingredienti che ha. Io continuo serenamente a lavorare, con la certezza che la vita scorra per tutti nello stesso modo: chi pensa, chi parla e chi, talvolta, esagera col sale. E comunque, mi permetta una nota di merito: anche oggi ha dimostrato coerenza aveva promesso di non rispondermi più, ma a quanto pare la tentazione di tornare al fornello è stata irresistibile.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati