L’area di contrada Botonto dove potrebbe sorgere la discarica
Una simulazione per toccare con mano l’impatto che potrebbe avere a livello viario una nuova discarica in uno dei due siti individuati come potenzialmente idonei in territorio comunale, ovvero quello in contrada Botonto e quello in contrada Cervare. A realizzarla sabato mattina alle 11 sarà il comitato No Discarica Macerata, che utilizzerà un mezzo dalle caratteristiche simili a quelli comunemente utilizzati per il trasporto dei rifiuti in discarica.
Questo partirà da Piediripa, per poi risalire verso Macerata da via Pancalducci ed attraversare corso Cairoli, via Pace, contrada Botonto e contrada Cervare ripercorrendo l’itinerario ipotizzato per i futuri conferimenti. «L’iniziativa ha lo scopo di evidenziare che il criterio preponderante utilizzato nello studio dell’Università Politecnica delle Marche, basato sulla distanza dei nuovi realizzandi siti dal Cosmari, è contraddetto dalla impraticabilità del percorso ipotizzato che, se modificato, comporterebbe una variazione nella posizione dei di contrada Botonto e contrada Cervare nella graduatoria stilata – rimarca il comitato – le criticità del percorso ipotizzato, infatti, sono diverse. In primis l’intero percorso è costituito da strade urbane ad altissima intensità di traffico con frequenti incolonnamenti in prossimità dei semafori (zona cimitero) e riduzione delle corsie per presenza di autoveicoli parcheggiati, nonché con importante presenza di pedoni. Inoltre le strade extraurbane di contrada Alberotondo, contrada Botonto e contrada Cervare hanno una elevata pendenza e un difficile accesso; contrada Botonto poi è una strada di ridotte dimensioni dove sono presenti numerose piante di specie protette ai suoi margini e un fondo inadeguato al traffico pesante».
Il transito dei mezzi pesanti diretti in discarica avverrebbe, ricorda il comitato, «in prossimità del centro storico e delle zone residenziali, densamente abitate e molto frequentate – proseguono – vi sarebbero rischi concreti per la sicurezza di pedoni e automobilisti. E poi si incrementerebbe l’inquinamento ambientale e acustico in zone soggette a traffico limitato e prossime a siti turistici di notevole importanza e rappresentativi per la città, in primis lo Sferisterio. Ne conseguirebbero impatti negativi sulla vivibilità e sul valore delle zone della città coinvolte».
«Discarica a Botonto un danno enorme ci sono aziende e strutture ricettive»
Il percorso non è dato immodificabile nel tempo
Le strade si allargano. Magari giustamente potrebbe diventare un problema per i residenti. Ma se invece di fare discariche puzzolenti si facessero termovalorizzarori supercontrollati e che producano energia che il comune poi può rivendere e usare i soldi per altri servizi? O dare energia gratis alle case nei pressi dell'impianto? Così, tanto per dire .
Una barzelletta che non fa ridere, la ricerca di nuove discariche.
Invece di pensare a prorogare la discarica di Cingoli o trovare un altro sito si pensa solo a dire no , tutti , e la TaRi , per colpa della inabilità della destra che governa provincia e Cosmari, raddoppia (bis) . Evidentemente nessuno la paga
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