di Laura Boccanera
«Un medico di famiglia ha inviato ad alcuni assistiti indicazioni di voto, è un atto grave». A denunciare l’episodio è Possibile Marche che chiama in causa il medico di medicina generale operante a Porto Recanati.
Il professionista avrebbe inviato su Whatsapp ad una lista di pazienti alcuni avvisi tramite una chat e tra informazioni su vaccinazioni e altre comunicazioni sanitarie il medico ha allegato due link dropbox che rimandavano al profilo di due candidati alle regionali per la provincia di Ancona e Macerata.
«L’elezione del consiglio regionale impegna ciascun cittadino ad operare la scelta migliore per la società, a cominciare dall’ambito sanitario – scrive il medico nel messaggio Whatsapp -. Il medico di famiglia ha precise e specifiche responsabilità, innanzitutto verso i propri assistiti che in lui hanno riposto fiducia.
Esclusivamente in ottica di servizio al bene comune, senza alcun interesse e accordo di partito né personale, solo per chi si attende un consiglio» e vengono inseriti poi i due link che corrispondono ai profili dei candidati proseguendo con «è possibile aprire i link di sopra, i quali sono rivolti solo a chi ne abbia desiderio; chi non è interessato è pregato di non aprire i link».
Dopo la polemica, dal dropbox, quei profili sono stati rimossi e al momento cliccando sul link non è più visibile la promozione del candidato, ma Possibile Marche tramite il coordinatore dei comitati Luca Angeloni condanna il gesto.
«Sappiamo quanto, soprattutto sulle persone anziane, conti l’opinione del proprio medico curante. A maggior ragione un medico dovrebbe avere un’attenzione particolare nel gestire la propria influenza su persone che, più sono malate, più lo frequentano e più sono fragili ed influenzabili» sottolinea Angeloni dei Comitati Possibile Marche.
Il medico, sentito e rammaricato per la polemica, ha preferito non rilasciare dichiarazioni.
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