Fabio Fantegrossi, sindaco di Sarnano
di Luca Patrassi
Il primo cittadino di Sarnano Fabio Fantegrossi torna a mettere nero su bianco la situazione delle terme di Sarnano e lo fa anche per contestare alcune voci corse sulle pagine social e bollate come fake news.
Si parte dalla questione delle dimissioni dell’ex amministratore Coppari. «Negli ultimi giorni – scrive il sindaco – si è diffusa l’idea che le sue dimissioni siano legate a decisioni prese da me. È necessario chiarire che Coppari era rimasto dimissionario per diversi mesi, salvo poi revocare le proprie dimissioni il 1° agosto per consentire la prosecuzione delle procedure di risanamento della società. Pochi giorni dopo, tuttavia, ha deciso di dimettersi nuovamente. Tra il rientro in carica e le dimissioni non si è verificato alcun fatto nuovo: è quindi evidente che tali decisioni siano da ricondurre a motivazioni personali o a pressioni esterne, e non certo a mie interferenze».
Altro tema discusso è stato quello delle manifestazioni di interesse per rilevare la quota della società termale in mano al Comune. «Si è parlato – osserva Fantegrossi – di 7-8 manifestazioni di interesse e in particolare di un presunto gruppo romano intenzionato a rilevare le terme, ad effettuare ingenti investimenti e addirittura ad accollarsi la fideiussione di circa 900mila euro a carico del Comune. Si tratta di notizie prive di fondamento. Le manifestazioni di interesse, per loro natura, non sono proposte vincolanti: sono semplici dichiarazioni di intenzione prive di cifre e di documenti ufficiali. A oggi, alla società Sarnano Terzo Millennio non è pervenuta alcuna offerta concreta di acquisto. Pertanto, le affermazioni secondo cui vi sarebbe stata una trattativa bloccata da me sono false e diffamatorie. Sfido chiunque a produrre una proposta scritta e protocollata con numeri precisi».
La scelta dell’assemblea dei soci della società Stm per il concordato preventivo: «In assemblea è stato discusso e approvato il ricorso alla procedura di concordato preventivo, deliberata dal consiglio comunale. Non si tratta di una “terza scelta” residuale, come qualcuno ha voluto far credere, bensì di una delle tre opzioni indicate dallo studio Gigli per il risanamento della società. Il concordato preventivo, pur comportando dei costi, consente la nomina di un commissario giudiziale e garantisce maggiore trasparenza, tutela dei soggetti terzi e soprattutto la possibilità di vincolare anche i creditori dissenzienti a rispettare la percentuale di soddisfazione proposta. Una garanzia che la composizione negoziata non può assicurare».
La strategia indicata da Fantegrossi: «Pur avendo sostenuto in assemblea questa scelta, ritengo fondamentale sottolineare che la strada del concordato non esclude altre soluzioni. Sarà compito del nuovo amministratore e dei professionisti incaricati valutare la reale situazione economica e finanziaria, intavolare eventuali trattative con soggetti interessati e proporre alternative concrete. Sono pronto a sostenere qualsiasi percorso che porti alla salvezza di Stm e al rilancio delle terme, purché basato su proposte serie e non su mere manifestazioni di intenzione».
La linea dell’amministrazione comunale: «Tutte le manifestazioni di interesse saranno prese in considerazione, senza alcuna esclusione. La volontà dell’amministrazione comunale resta chiara: privatizzare Stm, individuare imprenditori solidi e affidabili, salvaguardare e incrementare i posti di lavoro e garantire un futuro prospero alle terme di Sarnano. Questo obiettivo si accompagnerà a un rigoroso risanamento del debito accumulato negli anni, frutto anche di gestioni passate che oggi, paradossalmente, vorrebbero impartire lezioni. Non ho nulla da nascondere né da temere. Le decisioni sono state prese alla luce del sole e nell’unico interesse della comunità. Sono certo che, con serietà e impegno, riusciremo a restituire alle terme e alla società Stm un futuro solido e duraturo, mantenendo fede agli impegni assunti con i cittadini di Sarnano».
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