Francesco Acquaroli con il sindaco di Recanati Emanuele Pepa alla Festa dello sport di Recanati
di Marco Pagliariccio
Un “sabato nel villaggio” per Francesco Acquaroli e Matteo Ricci. Entrambi i candidati governatori delle due principali coalizioni in corsa alle prossime regionali hanno fatto tappa ieri nella città di Leopardi, seppur senza incrociarsi.
Blitz pomeridiano per il presidente della Regione uscente, che ha raccolto l’invito del sindaco Emanuele Pepa a presenziare alla Festa dello sport nel cuore del centro storico. Gli spazi di piazza Leopardi erano occupati da palchi, gazebo e piste dedicate alle dimostrazioni pratiche di ciascuno sport rappresentato, dal basket al tennis, dall’atletica alla scherma, dal judo alla boxe, con la possibilità di far conoscere tutte le discipline sportive, dalla più conosciuta a quelle più particolari.
Matteo Ricci alla Festa dell’Unità di Recanati
Il candidato del centrosinistra Matteo Ricci alla Festa dell’Unità insieme al presidente dell’Emilia Romagna Michele De Pascale è tornato alla carica sul tema più caldo di questa campagna elettorale: la sanità. «Nei primi 100 giorni di governo della Regione, sulla sanità, ci siamo dati tre obiettivi: creare un rapporto stretto e funzionale tra la medicina del territorio e quella per acuti che oggi non dialogano e non c’è un filo diretto tra Mmg e reparti ospedalieri così come riformeremo il settore dell’emergenza-urgenza che non può più reggersi sulle cooperative e sui gettonisti ma deve recuperare una struttura duratura ed organizzata per dare risposte ad una cittadinanza che non trova risposte altrove – ha rimarcato Ricci – daremo anche una risposta concreta sulle liste di attesa e aggiorneremo l’atto di fabbisogno, fermo a prima del 2020. Oggi c’è una esigenza di risposte per la residenzialità per anziani, per la psichiatria, per i non autosufficienti che non può più attendere. Così come c’è bisogno di puntare maggiormente sull’utilizzo del fascicolo sanitario elettronico, dove le Marche sono fanalino di coda in Italia, mentre regioni vicine come l’Emilia-Romagna puntano si avvicinano al 100% dell’utilizzo». Ricci tornerà nel Maceratese mercoledì pomeriggio, quando (alle 15,30) è attesa a Camerino la leader dem Elly Schlein.
Il confronto tra Simone Livi (Fdi) e Romano Carancini (Pd) ieri in largo Li Madou
Non era il confronto tra i candidati governatori dei due principali schieramenti, ma ieri pomeriggio, uno di fronte all’altro, si sono trovati due dei “luogotenenti” più in vista di Francesco Acquaroli e Matteo Ricci. L’associazione NextGen ha infatti ospitato in largo Li Madou Simone Livi, capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale, e Romano Carancini, consigliere regionale Pd, entrambi in corsa anche alle prossime elezioni regionali. «I due hanno dato vita a un confronto diretto e appassionato, in linea con lo spirito del format pensato da Next Gen – fa sapere l’associazione – il dialogo tra i due è stato caratterizzato da risposte puntuali, una sana rivalità e, soprattutto, dalla percezione di una sincera passione per le idee e i progetti che portano avanti. Abbiamo voluto creare un momento di confronto vero, che non fosse il classico evento propagandistico. L’entusiasmo e la partecipazione della comunità ci confermano che questa è la strada giusta. Per noi questo è solo l’inizio. Abbiamo rotto il ghiaccio e siamo pronti a guardare con determinazione ai prossimi obiettivi e alle nuove sfide che ci attendono».
Patrizia Sagretti (Avs)
Alleanza Verdi e Sinistra invita invece la cittadinanza all’iniziativa di mercoledì alle 21 alla parrocchia del Santissimo Crocifisso di Villa Potenza dedicata al fiume Potenza e al dissesto idrogeologico. Parteciperanno il geologo Andrea Dignani (consulente Riserva regionale Ripa Bianca di Jesi) e l’agronoma Patrizia Sagretti, candidata al consiglio regionale per Avs. L’iniziativa sarà arricchita dalla proiezione delle foto del fiume Potenza concesse dal fotografo Ernesto Scarponi. «Villa Potenza, “La Villa”, è in rapporto stretto con il fiume e si può dire che la nascita dell’antico borgo, come quella dell’insediamento romano, è proprio legata ad esso – fa sapere il coordinamento di Avs Macerata – negli anni, gli interventi antropici compiuti hanno radicalmente trasformato il bacino idrografico e, costruendo anche nelle zone esondabili sempre più vicine agli argini, è stato compromesso l’ambiente naturale. Le fasce alluvionali hanno perso le loro caratteristiche originarie e il corso del fiume non ha più l’aspetto di un serpente bonario adagiato sulla pianura, come invece era in passato. Negli ultimi anni, i cambiamenti climatici, dopo la costruzione di nuovi ponti e l’uso indiscriminato del suolo, il Potenza è andato in piena rompendo gli argini ed ha esondato. Questo ha compromesso la sua “buona reputazione” nell’immaginario collettivo. Da risorsa per tutte e tutti, agricoltori e non, è iniziato ad apparire come un nemico minaccioso nei confronti delle nostre vite e dei nostri beni. Questa iniziativa vuole essere un primo tentativo di presa di coscienza collettiva di cittadinanza e amministratori relativamente alla tutela e al rispetto del fiume. Solo con una presa di coscienza collettiva potrà tornare ad essere amico e alleato, come una volta».
Raffaele Speranzon, senatore veneziano di Fratelli d’Italia
Da Roma invece arrivano nuovamente le parole di quello che sembra sempre di più una sorta di “delegato nazionale” alla campagna elettorale marchigiana di Fratelli d’Italia. Si tratta del senatore veneziano Raffaele Speranzon, che va all’attacco del candidato di centrosinistra Matteo Ricci e del leader di Italia Viva Matteo Renzi, sceso la settimana scorsa ad Ancona per sostenere la corsa dell’europarlamentare dem. «Fa sorridere sentire Renzi sostenere Ricci. I due non si sopportano, ma si uniscono con l’unico obiettivo di conquistare il potere nella Regione, fregandosene dei territori e dei cittadini – afferma Speranzon – mi permetto di dare un consiglio a Ricci: l’abbraccio di Renzi è mortale. Lui è inviso all’elettorato del Pd e rappresenta una stagione politica di fallimenti e ipocrisie che hanno lasciato profonde cicatrici nelle Marche e in tutta Italia. Basti pensare che Renzi, da presidente del Consiglio, ha inflitto al sistema sanitario nazionale i tagli più pesanti degli ultimi vent’anni. L’alleanza Renzi-Ricci non convince poi per un’altra semplice ragione: nel 2012 Ricci lo contestava sotto il palco delle primarie dem e più di recente lo accusava di essere una persona di cui non si fida più nessuno. Ora sono insieme, accomunati dall’ipocrisia politica e dalla capacità di tradire le promesse fatte agli elettori. Renzi, infine, è quello del crac di Banca Marche. Non dimentichiamolo. Migliaia di risparmi in fumo, famiglie rovinate, imprese in ginocchio. Sono la faccia di un fallimento che i marchigiani non hanno dimenticato. Vinca il migliore, cioè Acquaroli».
Simone Livi
Per nulla casuale che, poche ore dopo il commento di Speranzon arrivi, sulle stesse note, quello di Simone Livi. «L’abbraccio di Renzi a Ricci è mortale – tuona il candidato maceratese di Fdi – i marchigiani ricordano bene i disastri del suo governo. Banca Marche affossata, Indesit-Whirlpool spacciata per “fantastica” e finita in licenziamenti, tagli alla sanità che hanno colpito duramente la nostra Regione. E in tutto ciò, i governi regionali a guida Pd complici e silenziosi. Renzi e Ricci sono i simboli di quel Pd che ha umiliato le Marche e le ha fatte precipitare in regione in transizione, anche grazie alla totale incapacità di affrontare le grandi crisi industriali e le emergenze ambientali, lasciando interi territori abbandonati. Altro che alternative credibili: sono gli stessi volti di un fallimento che ha mortificato famiglie, lavoratori e imprese. Oggi, grazie alla giunta Acquaroli e al lavoro di Fratelli d’Italia, le Marche stanno rialzando la testa: abbiamo aumentato le prestazioni sanitarie senza nuove tasse, avviato una riorganizzazione con le Ast per riportare i servizi nei territori, accelerato la ricostruzione post-sisma e aperto centinaia di cantieri infrastrutturali. Con la Zes estesa alla nostra regione, finalmente si aprono prospettive di migliaia di nuovi posti di lavoro e di attrattività per gli investimenti. Amministrare è un’altra cosa: è concretezza, è dare risposte reali ai cittadini. Noi siamo dalla parte delle famiglie, delle imprese e dei territori. Con Francesco Acquaroli e Fratelli d’Italia continueremo a costruire le Marche del futuro, libere da chi in passato le ha umiliate e indebolite. Ai loro slogan vuoti, noi rispondiamo con i fatti e con i risultati».
Il centrosinistra intanto incassa il sostegno del Meda (Movimento europeo diversamente abili), che annuncia di schierarsi al fianco della lista Progetto Marche Vive. Il segretario nazionale Massimo Nigro ha infatti rivolto un appello al voto diretto alla base associativa. «Voteremo lui e la lista Progetto Marche Vive e invitiamo tutti i nostri iscritti a fare la stessa cosa – ha dichiarato Nigro in una lettera ufficiale – sono milioni le persone con disabilità che ogni giorno combattono per una vita indipendente e che ci insegnano come affrontare con forza vitale e grande dignità le difficoltà: a loro dobbiamo rispetto. Alle loro famiglie e a tutte le associazioni che si battono per i diritti va il nostro ringraziamento. Siamo certi che Matteo Ricci non lascerà indietro nessuno».
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