Dopo la pausa estiva torna a riunirsi il Consiglio comunale di Macerata convocato dal presidente Francesco Luciani per il 15 e 16 settembre, rispettivamente alle 16.30 e alle 16.
Lunedì, a partire dalle 15, verranno discusse le interrogazioni che riguardano il fondo accoglienza minori stranieri non accompagnati (Alberto Cicarè Strada comune – Potere al popolo), le opere incompiute, tempi e costi aggiuntivi (Sabrina De Padova – Gruppo misto), la festa dei commercianti (Andrea Perticarari – Partito Democratico) e la ricostruzione del santuario della chiesa delle Vergini, dell’auditorium san Paolo e del Convitto nazionale (Stefania Monteverde – Macerata bene comune).
I lavori del Consiglio comunale proseguiranno con la discussione delle delibere iscritte all’ordine del giorno dei lavori e che sono relative all’operazione per la costituzione del gestore unico del servizio idrico integrato nell’Ato 3 Marche centro, deliberazioni inerenti e conseguenti, all’aggiornamento del regolamento per il corretto insediamento urbanistico e territoriale degli impianti e la minimizzazione dell’esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici, alla soppressione delle fiere di Piediripa e di Natale e all’adesione alla costituenda associazione temporanea di scopo (Ats) per la promozione del turismo lento – via Lauretana.
Subito dopo verranno prese in esame le mozioni presentate che sono relative all’interruzione del processo di promozione del city brand (Ulderico Orazi – Italia viva), al sostegno alla proposta di legge costituzionale di iniziativa popolare “Ma quale casa?” e impegno per la diffusione tra i cittadini (Ninfa Contigiani – Partito Democratico), alle condizioni di sicurezza di via Due Fonti (Alberto Cicarè – Strada comune – Potere al popolo).
Nel caso in cui la seduta del 16 settembre dovesse andare deserta la seconda convocazione è fissata per il 18 settembre, alle 16.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
perché non date una risposta della riapertura di via dei velini non se ne può più