“Mille a cena con Matteo” a Pesaro,
Ricci riparte ma i 5 Stelle tacciono.
Imbrattata la sede ad Ancona

ELEZIONI - Il candidato del centrosinistra alle regionali raccoglie sostegno dal suo Pd e da altre forze della sinistra mentre si attende la scelta finale del presidente nazionale del M5S Giuseppe Conte. Presa di mira la sede elettorale dell'europarlamentare

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La vetrina imbrattata con spray nero

di Luca Patrassi

Per Matteo Ricci una giornata di gioie e dolori. Da un lato il sold out della cena “dei mille” a Pesaro, dall’altro ad Ancona qualcuno ha imbrattato la vetrina della sua elettorale (in Galleria Dorica) con dello spray nero. «E’ il frutto avvelenato dell’odio che la destra sta riversando su Matteo Ricci», commenta l’ex deputata dem Alessia Morani. Il gesto sarebbe legato all’indagine in cui è coinvolto il candidato governatore del centrosinistra, quella di Affidopoli con contestazioni che gli vengono fatte per quando era sindaco a Pesaro. Sulla questione il M5S oggi tace in attesa che Giuseppe Conte si pronunci. A fare da contraltare alle nubi addensatesi sulla sua testa, Ricci può però sorridere per il tutto esaurito per l’iniziativa “Mille a cena con Matteo – per dare luce alle Marche” di domani sera nella “sua” Pesaro, alle 20 in Baia Flaminia. «Superato – scrivono gli organizzatori – di qualche centinaio il numero previsto sono state interrotte le prenotazioni, tuttavia l’invito è di recarsi comunque all’evento per lanciare insieme un messaggio di speranza per le Marche che, simbolicamente, saranno illuminate dalla scritta ‘Marche’ composta da centinaia di candele e telefoni, disposti intorno la grande tavolata».

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Matteo Ricci nel video in cui mostra l’avviso di garanzia arrivatogli stamattina

«Non posso che ringraziarvi per l’entusiasmo e il sostegno straordinario di queste ultime ore. Le vostre parole di incoraggiamento ci spingono avanti, senza paura, in questa sfida per il futuro della nostra regione – dichiara Ricci -. Se la cena è ormai sold out, vi invito comunque a venire per lanciare tutti insieme il nostro messaggio di speranza per la nostra regione – prosegue -. La scritta “Marche”, illuminata da centinaia di candele e dalla luce dei nostri telefoni, sarà il simbolo del nostro impegno per una buona politica, seria, onesta e trasparente, che da sempre portiamo avanti con determinazione, mettendo al centro i cittadini e i loro interessi».

L’avviso di garanzia che ha raggiunto Matteo Ricci nei giorni scorsi è al centro del dibattito all’interno della coalizione. Gli unici a tacere restano i pentastellati, squilla a vuoto il cellulare del segretario regionale Giorgio Fede e M5S ha annullato gli appuntamenti elettorali in attesa che il presidente nazionale Giuseppe Conte esprima il verdetto finale sulla conferma o meno dell’appoggio a Ricci.

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Chantal Bomprezzi e Matteo Ricci

Ad esternare una riflessione è la segretaria regionale dem Pd Chantal Bomprezzi: «Esprimo la mia vicinanza personale e politica a Matteo Ricci, che ho sentito e ha già dichiarato con chiarezza la propria totale estraneità ai fatti contestati. Abbiamo piena fiducia nella magistratura e auspichiamo che questa vicenda si chiarisca nel più breve tempo possibile. La comunità democratica marchigiana è unita e al fianco di Matteo: proseguiamo il percorso che lo vede candidato alla guida della Regione, con determinazione, trasparenza e spirito di squadra».

Scrive Luca Angeloni per “Possibile Marche”: «A Matteo Ricci abbiamo rinnovato la fiducia anche dopo l’avviso di garanzia ricevuto di recente, una vicenda che sicuramente andrà chiarita ma che nulla toglie al percorso fatto fin qui, al valore della sua proposta politica e alle enormi potenzialità che può rappresentare per le Marche il lavoro che farà da Presidente con una coalizione ampia e coesa».

Ancora il fronte del centrosinistra:«La lista “Pace salute lavoro”, composta dal partito della Rifondazione Comunista e dal movimento “Dipende da Noi” ha appreso la notizia dell’avviso di garanzia a Matteo Ricci con rammarico, ma anche confidando in un esito che possa rasserenare tutti coloro che credono in un’alternativa al sistema di potere della destra nelle Marche. Ricordiamo che un avviso di garanzia- ricorda Rifondazione – non è un rinvio a giudizio e tanto meno una condanna. In ogni caso abbiamo chiesto a Matteo Ricci di convocare quanto prima una riunione di coalizione per avere la dovuta contezza dei contorni della vicenda e per avere garanzie di piena trasparenza così da poter rafforzare l’impegno di tutti noi nella campagna elettorale».

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Marco Marinangeli

Dal centrodestra arriva la voce di Noi Moderati: «Noi Moderati – scrivono il segretario regionale Tablino Campanelli e il conisgliere regionale Marco Marinangeli – rimane un partito garantista, sempre e non a corrente alternata, come spesso accade invece alla sinistra. In vista della sfida elettorale nelle Marche per noi l’avviso di garanzia a Matteo Ricci non cambia nulla: il risultato lo decideranno gli elettori il 28 e 29 settembre. Siamo certi che i marchigiani confermeranno la fiducia all’amministrazione Acquaroli».

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