di Marco Ribechi
Caos opere pubbliche a Macerata, chiamato in ballo l’assessore Andrea Marchiori per spiegare ai cittadini tempistiche e costi. Alcuni dei lavori in corso di realizzazione in città sono finiti sotto la lente di ingrandimento di Alberto Cicarè consigliere di Strada Comune-Potere al Popolo, Roberto Spedaletti consigliere del M5S e Andrea Maurilli di Alleanza Verdi di Sinistra a causa del loro prolungamento e per il presunto aumento dei costi rispetto ai preventivi inizialmente accettati.
In una città ormai strabordante di cantieri che congestionano il traffico e rendono complessa la vita di molti cittadini l’opposizione chiede risposte concrete agli amministratori comunali e presto la questione sarà proposta in consiglio comunale attraverso delle interrogazioni.
«La questione ormai va oltre la semplice opposizione politica – spiegano Cicarè, Spedaletti e Maurilli – è evidente e sotto gli occhi di tutti che la situazione è completamente sfuggita di mano a chi amministra la città. Sono stati fatti iniziare moltissimi cantieri in maniera confusa arraffando finanziamenti di cui solo una piccola parte vede il barlume di una possibile conclusione. Oltre alle difficoltà create a tutti i cittadini, e alla dubbia utilità di varie opere, siamo anche a rischio incompiute. Nella sciagurata ipotesi che ciò avvenga sarà il Comune a dover pagare. I costi lievitano in continuazione e i tempi si dilatano senza che il sindaco o l’assessorato preposto provveda a una minima sanzione per le imprese realizzatrici. Siamo totalmente senza un quadro di insieme, per questo chiediamo che venga spiegato ai cittadini cosa sta succedendo, non tramite comunicati stampa autocelebrativi ma con delle risposte concrete e puntuali».
In particolare sono tre i cantieri su cui si sono concentrate Cicarè, Spedaletti e Maurilli analizzando nel dettaglio la documentazione e facendo accesso agli atti in Comune.
Le piscine – «La questione dell’attuale cantiere delle piscine parte nel 2020 al termine dell’amministrazione Carancini – spiega Cicarè – il progetto definitivo prevedeva un costo di 7 milioni e 550mila euro, di cui 163mila per la progettazione. Fu affidato alla ditta Torelli Dottori spa, con ribasso sulla base d’asta di 800mila euro e tempo di realizzazione previsto di 350 giorni. I lavori dovevano essere conclusi il 24 giugno del 2023, esattamente due anni fa». Proprio sulla dilatazione dei tempi e sull’aumento dei costi rispetto al preventivo iniziale si concentrano le analisi del consigliere Cicarè. «L’8 giugno 2023, viene prorogata di 60 giorni la scadenza, e in seguito di altri 270 per difficoltà realizzative di cui, però, ne vengono accordati solo 90. Tra perizie e varianti la spesa viene aumentata di 162mila euro e proroghe fino al 28 febbraio 2025 (leggi l’articolo). Nel frattempo però, nonostante i ritardi, la ditta pretende il pagamento degli adeguamenti per l’aumento dei costi per un totale di circa un milione e 700mila euro. Ovvero circa il doppio del ribasso per cui gli era stato assegnato il progetto e per cui sono state escluse altre imprese. Tutto questo per lavori in un’area libera, con un progetto fatto dalla stessa ditta, validato, che poi è stato sottoposto a due varianti perché ritenuto inadeguato. Si tratta di costruire una scatola in un terreno libero da ostacoli. L’aumento dei prezzi in questi anni c’è stato, ma come si giustifica un aumento che falsa completamente la gara e due anni di ritardo? Perché il Comune non rivendica delle sanzioni? La situazione ci sembra gravissima».
Sandro Bisonni portavoce provinciale Alleanza Verdi Sinistra
Via dei Velini – Anche in questo caso il progetto parte dall’amministrazione Carancini per la realizzazione di una terza corsia (seconda in salita) per migliorare la viabilità in entrata a Macerata. «I disagi di quest’opera sono diventati insopportabili – spiega Spedaletti – il problema è che non servirà nemmeno a migliorare il traffico visto che i cittadini non avranno la terza corsia ma due marciapiedi di dubbia utilità e da tre piazzole di bus nell’arco di 300 metri. Sicuramente siamo a favore della sicurezza dei pedoni ma a questo punto sarebbe più urgente un marciapiede verso il polo di Scienze della Formazione oppure a Montanello. Di sicuro sono pochissimi i pedoni che transitano a piedi lungo la corta di Villa Potenza. Quest’opera così altamente impattante, dal costo di 5 milioni e 400mila euro non ha ancora visto la presentazione di un cronoprogramma quindi, ad oltre 540 giorni dall’inizio dei lavori, nemmeno si può dire se siano o meno in ritardo. Ovviamente non se ne può ipotizzare nemmeno una fine. Il Comune non solo non applica penali ma ritarda anche nel dare le proroghe, segno di una situazione completamente sfuggita di mano in cui si naviga a vista. E’ ora che l’assessore Marchiori spieghi ai cittadini cosa sta realmente succedendo».
Sottopasso di piazza Garibaldi – Quello di piazza Garibaldi è un progetto che ha l’obiettivo di rendere accessibile il sottopasso, inserendo ascensori per chi ha difficoltà nel muoversi. Il suo inutilizzo ha aumentato notevolmente i rischi per i pedoni che attraversano la piazza, in un punto particolarmente pericoloso dove corso Cavour termina con una curva. «Pensato nel 2023 l’amministrazione Parcaroli ha stanziato 850mila euro e 50mila di progettazione esterna – spiega Maurilli -. Il cantiere viene consegnato l’8 novembre 2023 con l’impegno di terminare i lavori entro il 7 novembre 2024. A fine 2023 e febbraio 2024 la giunta ha provato a sollecitare la ditta a proseguire i lavori, ma questi solleciti sono rimasti inascoltati. Il 9 maggio 2024 c’è stato un altro richiamo formale con la possibilità di applicare delle penali cosa che però non è avvenuta. Due mesi dopo, luglio 2024, la ditta ha chiesto di rivedere la posizione degli ascensori e il Comune ha accettato. Questo ha comportato la prima variazione al progetto per adeguamenti normativi e difficoltà negli scavi, prorogando il termine dei lavori di 120 giorni al 7 marzo 2025. Ad oggi, 24 giugno 2025, non ci sono stati miglioramenti. Però abbiamo pagato perché a dicembre 2024 la giunta ha versato un anticipo del 20%. A quasi 2 anni le difficoltà che questo progetto dovevano sistemare si sono moltiplicate. Ricordiamo che esisteva un progetto già approvato per pedonalizzare piazza Garibaldi come punto di incontro tra corso Cavour e corso Garibaldi. I soldi, un milione di euro finanziati dalla regione con il bando Iti, sono stati destinati ad asfaltare il parcheggio del palazzetto dello sport per farci un’inesistente parcheggio di scambio, e un sistema di bike sharing che non partirà mai».
Trovo le osservazioni giuste, ed anzi aggiungerei anche i lavori per il sottopasso a Collevario. Il problema è che se nessun politico e/o ditte incaricate dei lavori rispondono mai nè legalmente, nè economicamente, per ritardi, disservizi, incompetenze, ecc., ognuna delle parti in causa si comporterà senza alcuna considerazione dei disagi causati agli altri.
Ma non c'è una autorità super partes che controlla?Tutti questi lavori finanziati con soldi pubblici e sempre fuori tempo di consegna e con costanti varianti di finanziamento.
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E se lo dicono 3 esperti come loro…
D’accordo con Stefano Micozzi, certo che e’ importante pubblicare il pensiero di questi tre esperti..dobbiamo fare tutti una seria riflessione
Carancini aveva amministrato male e infatti è stato eletto parcaroli che amministra molto simile al predecessore.Senza una terza opzione su cui puntare si gioca al cane che morde la coda e i cittadini ci rimettono.
Sembra che i soldi pubblici valgano di meno, infatti si sperperano e depauperano con estrema facilità con controlli alla Pulcinella. Quando invece dovrebbe essere il contrario, si dovrebbe controllare anche l’euro, l’accortezza della spesa pubblica di questi tempi dovrebbe essere massima.