Piazza Vittorio Veneto ieri sera per il concerto dei finalisti
di Marco Ribechi
Niccolò Fabi riempie palazzo Buonaccorsi, il cortile non basta, fila fino alla strada. E’ stato uno degli eventi in assoluto più partecipati della Controra di Musicultura quello che ha visto protagonista ieri pomeriggio il cantautore romano intervistato da John Vignola.
Niccolò Fabi al Buonaccorsi
Non sono bastate né le sedie né gli spazi laterali del cortile, seppur molto ampi, per contenere tutte le persone desiderose di ascoltare la presentazione dell’ultimo album di Fabi, “Libertà negli occhi” uscito nel 2025 e in previsione di tour dal prossimo ottobre. Un lavoro frutto di dieci giorni di residenza artistica tra le montagne insieme a Roberto Angelini, Alberto Bianco, Filippo Cornaglia, Cesare Augusto Giorgini ed Emma Nolde. Segno che la fanbase del cantautore è folta è fedele dopo ben 10 dischi lontani dalle mode e dalle vetrine, sempre coerenti con una strada artistica lodata da critici e ascoltatori. «Credo che nel mio vissuto, nel mio piccolo mondo che ho costruito – dice Fabi – sia riuscito a creare una sorta di nicchia di competenza che forse non parla a tutti ma di sicuro le persone che hanno bisogno di quella cosa, di quel messaggio, sanno che io ci sono».
L’intervista con John Vignola
L’intervista condotta da Vignola esplora il significato più profondo del cantautorato e del fare musica , anche in contrasto con la sempre più evidente mercificazione delle canzoni, spesso ridotte a macchine per fare soldi. «La mia ambizione è riuscire a veicolare un messaggio utilizzando sempre meno parole, essere un innesco di una miccia e, una volta creato quell’orizzonte di significato, annullarmi nella musica per lasciare solo la voce dell’ascoltatore». A proposito della voce come elemento espressivo: «La voce è quanto di più unico e inimitabile – prosegue il cantautore – mentre gli strumenti possono essere replicati la voce racchiude l’anima di una persona. Per questo trovo assurdo eliminarne le sfumature, omologandola con mezzi tecnologici».
La folla che ha riempito palazzo Buonaccorsi
Incalzato da Vignola un pensiero anche sull’attuale modalità di ascolto della musica: «Se una persona è educata all’ascolto è fantastico perché può procurarsi in un attimo brani e dischi che prima magari erano introvabili, esplorando generi ed artisti – spiega il cantautore – di frequente però vedo che si creano delle grandi playlist in cui l’ascolto è passivo. Trovo molto malinconico il gesto dello scrollare, mi ricorda le persone al casinò che giocano con le slot machine, ripetendo all’infinito lo stesso gesto nella speranza che escano tre ciliegine in fila». Questo andare all’essenza delle cose è anche la modalità con cui è stato pensato e realizzato il nuovo album, emerso tramite un pensiero creativo fatto anche di meditazione, yoga e momenti di sospensione. Un album che verrà proposto live al grande pubblico a partire da ottobre, anticipato solamente da un concerto in montagna che ha già dato grandi soddisfazioni al cantautore romano.
Piazza Vittorio Veneto durante il concerto dei finalisti
Nella serata invece, in piazza Vittorio Veneto, l’altro atteso appuntamento della giornata con il debutto degli otto vincitori di Musicultura che hanno presentato i brani che porteranno sul palco dello Sferisterio. Purtroppo la notte è stata soggetta a dei problemi tecnici di audio, con un volume eccessivo del sistema di amplificazione fortemente disturbato da pesanti e continui cigolii che hanno spinto il direttore artistico Ezio Nannipieri a salire sul palco per esporre al pubblico le problematiche tecniche. Difficoltà che comunque non hanno rovinato lo spettacolo, considerando la piazza quasi totalmente piena per tutta la durata del concerto. I maceratesi hanno quindi avuto un antipasto di quelle che saranno le serate finali, probabilmente in molti hanno già eletto il loro brano preferito tra quelli in gara. Per la conclusione della notte anche il concerto live di The Snookers, finalisti della XXXV edizione di Musicultura con il brano Guai. Il duo elettrico ha fatto ballare e divertire i presenti lasciando un ottimo ricordo della serata.
(Foto del concerto di Massimo Zanconi, foto Niccolò Fabi di Fabio Falcioni)
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