Civitanova vista dal (possibile) futuro:
con Ciarapica eletto in Regione
Morresi sindaco ed elezioni nel 2026

LO SCENARIO – La candidatura a consigliere regionale con Forza Italia è data per certa e la sua campagna elettorale è iniziata da tempo. Dovesse essere eletto, la guida della giunta cittadina passerebbe ad un reggente (l’attuale vicesindaco) per almeno sei mesi con le votazioni anticipate di un anno

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Fabrizio Ciarapica, durante il confronto elettorale allo Shada nel 2022

di Laura Boccanera

«L’impegno che prendo per i prossimi 5 anni, senza se e senza ma, è di governare la città, nessuna possibilità che io possa fare scelte diverse rispetto a questo impegno che sto prendendo con i civitanovesi». Ipse dixit Fabrizio Ciarapica il 6 giugno del 2022 quando in corsa per il secondo mandato da sindaco rispondeva così, nel corso del dibattito confronto elettorale organizzato da Cronache Maceratesi, per rassicurare che no, non avrebbe accettato incarichi in Regione dopo essersi candidato senza riuscire ad essere eletto al giro precedente.

Sono passati quasi tre anni e la musica è cambiata da quella suonata allo Shada in quella giornata di inizio estate (leggi l’articolo). Fabrizio Ciarapica è dato per certo come candidato consigliere regionale per Forza Italia a sostegno di Francesco Acquaroli.

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Fabrizio Ciarapica e Francesco Acquaroli

In questi tre anni Ciarapica ha ampliato la sua posizione oltre Civitanova: è vicepresidente regionale del partito, presidente della conferenza sanitaria dei sindaci dell’Ast Macerata e vicepresidente del forum delle città dell’Adriatico e dello Ionio.

Da alcuni mesi ha avviato una campagna elettorale sotto traccia con una presenza sul territorio molto più massiccia, testimoniata dalla valanga di foto sul suo profilo istituzionale che lo ritraggono ad ogni taglio del nastro ed inaugurazione di attività commerciali e anche in  “tour”  fra le bancarelle del mercato settimanale o “fuori sede” come le recenti sortite anche a Montecosaro in visita ad un’azienda, a Morrovalle all’inaugurazione della nuova scuola e a Monte San Giusto per una manifestazione. Dove c’è evento e visibilità, anche Ciarapica c’è.

Non c’è ancora l’ufficialità, ma non è mai arrivata neanche una smentita. E quindi si inizia a delineare il nuovo scenario sul post Ciarapica: infatti in caso di vittoria bis di Francesco Acquaroli la sua elezione (nonostante su Civitanova si troverebbe a dividere i voti con l’altrettanto agguerrito candidato di Fratelli d’Italia Pierpaolo Borroni che cercherà la riconferma a Palazzo Raffaello) con Forza Italia appare probabile.

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Il sindaco Fabrizio Ciarapica e il vice Claudio Morresi. In caso di elezione come consigliere regionale di Ciarapica Morresi diventerebbe reggente per circa 6 mesi fino a nuove elezioni. Il comune andrebbe al voto un anno in anticipo rispetto alla scadenza di mandato

In caso di vittoria Civitanova rimarrebbe orfana di sindaco in quanto le due cariche sono incompatibili. A diventare reggente pertanto sarebbe Claudio Morresi, vicesindaco e assessore al bilancio che in passato nel 2017 aveva tentato la candidatura con la lista Insieme per Civitanova, salvo poi rientrare nell’alveo del centrodestra al fianco del sindaco Fabrizio Ciarapica. Una staffetta che porterebbe Morresi ad essere reggente per un periodo di almeno sei mesi fino a nuove elezioni.

Un precedente analogo è quanto avvenuto nel comune di Potenza Picena quando Francesco Acquaroli, allora sindaco, entrò come deputato in Parlamento. Essendo le due cariche incompatibili il governo della città passò a Noemi Tartabini fino alle successive elezioni, senza commissariamento.

Nel caso civitanovese, qualora Ciarapica diventasse consigliere regionale il prossimo autunno Morresi assumerebbe la guida di Palazzo Sforza per almeno 6 mesi, fino alle elezioni della primavera 2026, un anno in anticipo rispetto alla scadenza naturale del mandato quinquennale 2022-2027. Si voterebbe dunque in contemporanea con Macerata.

Si aprirebbe un vuoto di potere che si annuncia incandescente tra le ambizioni di Vince Civitanova, Fratelli d’Italia e Forza Italia che non vorrà perdere il proprio ruolo. Una vacatio che lascia irrisolti anche alcuni nodi cruciali nella gestione cittadina aperti da Ciarapica e che il nuovo futuro sindaco dovrà affrontare: il progetto di trasferimento dello stadio (in stand by?), la riqualificazione del Varco sul mare che inizierà in estate, l’area Ceccotti approvata in Consiglio dopo decenni ma al momento arenata. E ci sono da discutere 23 varianti urbanistiche, in lista d’attesa all’ufficio tecnico.

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