Fabrizio Ciarapica, durante il confronto elettorale allo Shada nel 2022
di Laura Boccanera
«L’impegno che prendo per i prossimi 5 anni, senza se e senza ma, è di governare la città, nessuna possibilità che io possa fare scelte diverse rispetto a questo impegno che sto prendendo con i civitanovesi». Ipse dixit Fabrizio Ciarapica il 6 giugno del 2022 quando in corsa per il secondo mandato da sindaco rispondeva così, nel corso del dibattito confronto elettorale organizzato da Cronache Maceratesi, per rassicurare che no, non avrebbe accettato incarichi in Regione dopo essersi candidato senza riuscire ad essere eletto al giro precedente.
Sono passati quasi tre anni e la musica è cambiata da quella suonata allo Shada in quella giornata di inizio estate (leggi l’articolo). Fabrizio Ciarapica è dato per certo come candidato consigliere regionale per Forza Italia a sostegno di Francesco Acquaroli.
Fabrizio Ciarapica e Francesco Acquaroli
In questi tre anni Ciarapica ha ampliato la sua posizione oltre Civitanova: è vicepresidente regionale del partito, presidente della conferenza sanitaria dei sindaci dell’Ast Macerata e vicepresidente del forum delle città dell’Adriatico e dello Ionio.
Da alcuni mesi ha avviato una campagna elettorale sotto traccia con una presenza sul territorio molto più massiccia, testimoniata dalla valanga di foto sul suo profilo istituzionale che lo ritraggono ad ogni taglio del nastro ed inaugurazione di attività commerciali e anche in “tour” fra le bancarelle del mercato settimanale o “fuori sede” come le recenti sortite anche a Montecosaro in visita ad un’azienda, a Morrovalle all’inaugurazione della nuova scuola e a Monte San Giusto per una manifestazione. Dove c’è evento e visibilità, anche Ciarapica c’è.
Non c’è ancora l’ufficialità, ma non è mai arrivata neanche una smentita. E quindi si inizia a delineare il nuovo scenario sul post Ciarapica: infatti in caso di vittoria bis di Francesco Acquaroli la sua elezione (nonostante su Civitanova si troverebbe a dividere i voti con l’altrettanto agguerrito candidato di Fratelli d’Italia Pierpaolo Borroni che cercherà la riconferma a Palazzo Raffaello) con Forza Italia appare probabile.
Il sindaco Fabrizio Ciarapica e il vice Claudio Morresi. In caso di elezione come consigliere regionale di Ciarapica Morresi diventerebbe reggente per circa 6 mesi fino a nuove elezioni. Il comune andrebbe al voto un anno in anticipo rispetto alla scadenza di mandato
In caso di vittoria Civitanova rimarrebbe orfana di sindaco in quanto le due cariche sono incompatibili. A diventare reggente pertanto sarebbe Claudio Morresi, vicesindaco e assessore al bilancio che in passato nel 2017 aveva tentato la candidatura con la lista Insieme per Civitanova, salvo poi rientrare nell’alveo del centrodestra al fianco del sindaco Fabrizio Ciarapica. Una staffetta che porterebbe Morresi ad essere reggente per un periodo di almeno sei mesi fino a nuove elezioni.
Un precedente analogo è quanto avvenuto nel comune di Potenza Picena quando Francesco Acquaroli, allora sindaco, entrò come deputato in Parlamento. Essendo le due cariche incompatibili il governo della città passò a Noemi Tartabini fino alle successive elezioni, senza commissariamento.
Nel caso civitanovese, qualora Ciarapica diventasse consigliere regionale il prossimo autunno Morresi assumerebbe la guida di Palazzo Sforza per almeno 6 mesi, fino alle elezioni della primavera 2026, un anno in anticipo rispetto alla scadenza naturale del mandato quinquennale 2022-2027. Si voterebbe dunque in contemporanea con Macerata.
Si aprirebbe un vuoto di potere che si annuncia incandescente tra le ambizioni di Vince Civitanova, Fratelli d’Italia e Forza Italia che non vorrà perdere il proprio ruolo. Una vacatio che lascia irrisolti anche alcuni nodi cruciali nella gestione cittadina aperti da Ciarapica e che il nuovo futuro sindaco dovrà affrontare: il progetto di trasferimento dello stadio (in stand by?), la riqualificazione del Varco sul mare che inizierà in estate, l’area Ceccotti approvata in Consiglio dopo decenni ma al momento arenata. E ci sono da discutere 23 varianti urbanistiche, in lista d’attesa all’ufficio tecnico.
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Io cambio città!
Non la sua campagna elettorale ......ma le sue sforbiciate . Se viene disgraziatamente eletto , cambio regione
C'è solo da vergognasse
«Limpegno che prendo per i prossimi 5 anni, senza se e senza ma, è di governare la città, nessuna possibilità che io possa fare scelte diverse rispetto a questo impegno che sto prendendo con i civitanovesi». Ipse dixit Fabrizio Ciarapica il 6 giugno del 2022 - fidati -
Da una parte cè da sperare che le cose vadano in questo modo, almeno si avrà la possibilità di liberarsi prima del tempo di un Sindaco decisamente inadeguato per la caratura della carica di una cittadina non certo semplice da amministrare, dallaltra parte resta lennesima presa in giro per i propri elettori; ricorderanno infatti che già nella scorsa tornata elettorale per le regionali, le sue ambizioni personali lo portarono a candidarsi a metà mandato, pronto a fare il salto sugli scranni regionali (fortuna volle, ahinoi! che non venne eletto) per poi ricandidarsi a Sindaco nel 2022 con la falsa promessa che avrebbe portato a termine il suo incarico istituzionale Ecce homo! e ciascuno dia a questa locuzione il significato che più ritiene opportuno. Io vorrei di meglio! Meritiamo di meglio!!!
Ivano Giovannitti certamente Civitanova ha avuto molto di meglio e merita di meglio! Il problema però è che non trovo assolutamente corretto liberarsi di questo Sindaco consentendogli di soddisfare le personali ambizioni perché sarebbe unennesima presa in giro per i civitanovesi e una difficoltà per tutti i marchigiani. Credo infatti che chi non riesce ad amministrare una città nellinteresse dei cittadini non sia proprio un grado di assolvere gli impegni di un livello di governo superiore come quello della Regione!
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Ho capito, ha puntato al vitalizio facile facile. Quanto denaro pubblico buttiamo in Italia e’una cosa vergognosa.
Se allo Shada non ha detto il vero presentandosi alle elezioni partirebbe già con una enorme bugia che sommata a quando già sindaco tentò di andare ad Ancona più tutti i benefici apportati e che i civitanovesi ricordano con molta difficoltà, ci sarà da fare la fila per votarlo e così premiarlo. Certo, sempre nell’eventualità che si presenti alle elezioni. Quindi, se questo riserva il futuro si potrà definirlo un sindaco part time visto che ha voluto fare il primo cittadino per ben due volte e con risultati che solo lui sa. E se i cittadini, al primo tentativo di fuga l’hanno lasciato a terra visto che il treno regionale è partito con il poverino fermo alla stazione per non aver trovato posto , alla seconda dopo aver ancora preso il biglietto per motivi imperscrutabili anche al Supremo Motore Immobile (il papà del Nazareno) gli daranno l’ok? Di lui e dei suoi due mandati ci sarà tempo per parlarne e così magari mi chiederò se quando si vota bisognerebbe prediligere il partito o la persona che lo rappresenta. Certo che in questo seconda opzione le difficoltà avendo lui come riferimento, per me sarebbero insormontabili poi certo la conta dei voti di quelli che faranno la fila per premiarlo senza aver vinto niente in otto anni di servizio a Civitanova daranno il verdetto. Però non credo avrà il coraggio di presentarsi di nuovo perché questo comporterebbe paragoni non del tutto edificanti con i vari modi di dire e sono tanti che verrebbero coinvolti. L’altro va per la maggiore o meglio il suo partito. Lui a parte qualche eclatante messaggio e tante apparizioni in pubblico è già parte integrante del Consiglio regionale ed è perfettamente in linea con quanto tutta la rappresentanza Acquaroli ha fatto vedere.
Un futuro con manette e indennizzi ai cittadini per i danni arrecati dall’intera classe dirigente non c’è?
Ma sta a sbadiglià ciarapica sulla foto iniziale?ahahahah pesce lesso
“senza se e senza ma”? Ma per caso c’è anche “con se e con ma”?
“Senza se e senza ma” in questo caso significa dare la propria parola di rispettare una promessa che naturalmente chi ascoltava il Ciarapica, sperava che avesse inserito anche il presupposto di far bene. Di questo c’è l’assoluta certezza che non è avvenuto, per quanto riguarda il resto staremo a vedere. Di certo a questo punto non mi sembra che molti civitanovesi siano così interessati ad una sua continuità nel campo….politico e sono consci che mandarlo alla Regione diventerebbe al proseguire di un errore che si è già dimostrato catastrofico. Si usa dire con “i”: Con i se e con i ma, di solito davanti a “non si va da nessuna parte”. Insomma come la metti la metti qui il risultato non cambia.
Dalla Regione si possono curare meglio gli interessi di Civitanova che comunque nel frattempo sarebbero garantiti dal vicesindaco reggente.