I banchi dell’opposizione vuoti oggi in aula
di Luca Patrassi (foto di Fabio Falcioni)
Manca il numero legale e la delibera per il centro commerciale Simonetti a Piediripa finisce in seconda convocazione al Consiglio comunale fissato per giovedì. Quindici i consiglieri di maggioranza presenti, alcuni di opposizione guardano da fuori che aria tira e la seduta salta dopo la terza chiama a vuoto. Assente l’opposizione al completo ed anche il gruppo di cinque consiglieri (tre del Gruppo misto e due dei Civici) eletto nella maggioranza ma che ha preso strade diverse. La maggioranza insomma oggi non ha avuto i numeri per garantire il numero legale. Dunque se ne riparla dopodomani ed appunto l’approvazione o meno della delibera si gioca sul filo del rasoio, probabilmente un solo voto di differenza a meno che non ci siano ulteriori cambi di fronte rispetto ai numerosi già messi in atto.
Francesco Luciani, presidente del Consiglio comunale, ha rinviato la discussione a giovedì
Oggi mancavano diversi consiglieri di opposizione e così gli esponenti del centrosinistra hanno disertato l’aula per far mancare appunto il numero legale ed evitare un voto che – in base alle posizioni già espresse – avrebbe visto approvata la delibera per il centro commerciale. Giovedì l’opposizione dovrebbe tornare a ranghi quasi compatti e così anche i tre consiglieri del Gruppo misto (Claudio Carbonari eletto con la Lega, Sabrina De Padova eletta con la lista civica Parcaroli e Giordano Ripa eletto con la Lega, approdato a Fratelli d’Italia ed infine appunto al Gruppo misto).
Compatta si annuncia anche la maggioranza al cui interno c’è però il meloniano Andrea Blarasin che ha annunciato il voto contrario al centro commerciale mentre dalla lista civica ex Parcaroli, ora “Pensiero e azione” diretta dall’ex presidente di Apm Gianluca Micucci Cecchi non sono state ancora espresse posizioni ufficiali anche se sembra probabile una decisione o di astensione o contraria alla linea della maggioranza. In ballo – a voler essere un pochino maliziosi – non solo la posizione sulla singola delibera ma alcuni appetiti mai sopiti per alcuni assessorati, in particolare per quelli guidati da Silvano Iommi (Urbanistica) e Katiuscia Cassetta. L’opposizione tenta la spallata alla maggioranza con il sostegno di diversi consiglieri eletti in Consiglio nelle liste del centrodestra. Quale sia l’azione in atto lo esplicita un consigliere di opposizione che in un tempo abbastanza recente si era dichiarato a favore del centro commerciale: «Non mi interessa la delibera, c’è l’occasione di mandare a casa il sindaco e il centrodestra».
In Consiglio c’era anche oggi Gianluca Tittarelli, direttore del centro commerciale Valdichienti
Che l’opposizione ci provi è nella normalità delle cose, meno conseguente sembra ad oggi la posizione di chi è stato votato in una coalizione di centrodestra grazie al 10% della lista del sindaco Sandro Parcaroli (che per ora tace).
Alcuni consiglieri di opposizione fuori dall’aula
In sala un solo spettatore, il direttore del centro commerciale Valdichienti di Piediripa Gianluca Tittarelli che osserva: «Sono qui in duplice veste, quella di direttore generale da 27 anni del Valdichienti e di maceratese residente a Piediripa. In entrambe le vesti il commento è lo stesso: questa è una operazione che non ha alcun senso commerciale, economico, occupazionale, di sviluppo della città, di attrattività di capitali, quali capitali? Non ha nessun senso dal punto di vista della qualità della vita in una frazione che è già abbastanza deficitaria sotto questo aspetto pensando solo al traffico. Pensiamo a fare quattro corsie, venti corsie, ma ci sono due rotonde, una prima e una dopo. Questa è un discussione che avrebbe dovuto durare venti secondi se uno avesse valutato i pro e i contro».
Ed invece dura da 25 anni: «C’è un perché, mi chiedo se questi signori sanno di cosa parliamo, di quanti metri cubi parliamo, di quale sviluppo ci sarà, qual è il piano commerciale. Io ti do il terreno maceratese, tu cosa ci metti, quali sono i players, qual è l’ancora alimentare?»
Fare l'ennesimo centro commerciale dove a poche centinaia di metri ce ne sono altri 2 nei quali negozi aprono e chiudono di continuo senza garantire continuità lavorativa ai dipendenti e nel giro di poche decine di km ce ne sono altri (basti pensare a Tolentino e Civitanova, facilmente raggiungibili con la superstrada) che senso ha? Sarebbe solo l'ennesima spallata verso tracollo più rapido per le attività di Macerata Centro, già fortemente penalizzate dall'apertura dei precedenti centri commerciali.
Roberta Blanchi È evidente che la destra non sa governare e non fa nulla di buono per migliorare la vita dei cittadini. Sono due anni che bloccano una città , per i residenti e per i visitatori
Come spesso avviene, il direttore Tittarelli, espressione della società civile, si mostra molto più lucido di chi dovrebbe guidare
Venghino signori, il circo è arrivato in città!
Mi ripeto col mito Flaiano: la situazione è grave ma non è seria! Visto da fuori è un teatrino immondo. Basterebbe avere il coraggio di dire la verità: ho promesso a SIMONETTI, come già avevo promesso a Carancini, che il centro commerciale glielo faccio fare! Chi dovrebbe dirlo? Ma semplicemente chi già lo disse! Ci sono testimonianze mai smentite! E non centrano ne le richieste di risarcimento paventate ne gli obblighi di legge: le prime sono infondate, i secondi inesistenti. Centrano invece le, diciamo così, amicizie!
Indegni di "governare" un capoluogo!!
Criminali certificati messi ad abbindolare il popolino maceratese con la scusa del turismo umbro che verrebbe a "fare la spesa" nella terra delle armonie massoniche.
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Sig. Sindaco, si ricordi delle promesse fatte nella riunione svoltasi presso il Bar Torquati prima delle elezioni…..noi le ricordiamo. Lei ha una attività lungo strada Cluentina, e solamente l’apertura del nuovo negozio posto difronte la sua attività, ha aumentato il caos stradale in maniera esponenziale. Qua non si vive più, per fare 800 metri ci si impiegano 20 minuti. Poi vogliamo parlare dei capannoni vuoti esistenti in zona? Vogliamo parlare della Valleverde? Doveva diventare la nuova Silicon Valley (Sue parole), invece è ancora una distesa vuota, sporca e non curata. Quindi, che senso ha far realizzare questo nuovo scempio? Questa nuova cementificazione assurda? Non siamo capaci di tenere pulito il letto del fiume Chienti, non siamo capaci di fare i marciapiedi nella zona urbana di Piediripa, non siamo capaci di sistemare le buche lungo le strade e facciamo fare opere faraoniche che non servono a nulla, se non ha creare ancora più zone cementate. Visto che dovete aspettare fino a Giovedì per la decisione, pensateci bene e pensate, PER UNA VOLTA, a noi cittadini. Lo sà Lei e lo sapete tutti in Comune……questo centro non serve a nulla.
Il tentativo di spallata del centro sinistra non e’ indice di democrazia ma e’ solo arroganza spiccia !!!
Bartolo’..il fatto che puoi seguitare imperterrito a scrivere coglionerie come la chiami tu se non democrazia…??!!
Ritengo e ne sono convinto che NON debbano essere i consiglieri a mandare a casa un’amministrazione, ma il voto dei Cittadini l’unico legittimato a farlo. Questa regola della democrazie è invece calpestata, sia dal centro destra che dal centro sinistra per giochetti interni ai partiti avulsi dalla realtà quotidiana… la storia politica maceratese insegna!
Sig. Munafo’ di cosa sta parlando ? in discussione non ci sono giochetti per tentare di far dimettere l’attuale amministrazione ma una legittima contrapposizione politica ad una scelta che viene considerata deleteria per la città. Chi, come lei , ha tutti gli strumenti per capire cosa sta succedendo dovrebbe evitare di alimentare le troppi facili argomentazioni populiste (sono tutti uguali)
È’un idea che fa’gli interessi di pochi a discapito della comunità e quindi come ho sempre pensato si farà al 100%
Sono d’accordo, oltre insieme a tutti i “contrari”, in particolare con il puntuale Carlo Cambi, pure con Massimiliano Montecchiari e con Gianluca Tittarelli. Con il primo sono d’accordo perchè parla da cittadino che abita a Piediripa – “inascoltato”. Come sono d’accordo con il direttore Tittarelli del già “Cityper”, oggi con un nome nuovo, esistente da 25 anni. Mi piace ricordare che fu impedito – chissà perché (con la fantasia che ci dice i “perchè”) – lo svincolo di San Claudio, che avrebbe servito il polo industriale di Valleverde, come pure il flusso verso il Cityper. Oggi, chi ha soldi da “investire” preferisce investirli in cemento e in un commercio che cannibalizzerà il commercio già esistente. La motivazione, con cui si tolgono dal fuoco le castagne delle precedenti amministrazioni, sono di egoistico interesse di bilancio. Per non dire altro… Perchè c’è sempre dell'”altro” innominabile “dietro” alle scelte amministrative opinabili… Se poi, con la scusa di fermare il flusso turistico estivo e commerciale d’inverno verso Civitanova Marche è solo una pia intenzione. In quanto “lo Porto” è “attaccata” – malgrado la ferrovia, al suo centro commerciale, mentre nessuno, fermandosi a Piediripa, andrà poi a Macerata sul cucuzzolo.
Casa farei io se fossi un consigliere di di Maggioranza nel consiglio comunale di Macerata? Poiché ho la faccia come un culo che non ha padroni, io voterei CONTRO – ripeto C O N T R O il progetto. Perché così potrei andare in giro per Macerata, guardando negli occhi i commercianti e i cittadini che ci tengono alla vita e alla salvezza del loro capoluogo, ai quali un altro centro commerciale a Piediripa non porta vantaggio, come non lo ha portato il “CorridoMnia” al capoluogo di Corridonia. Aggiungo che l’amministrazione comunale di centrodestra di Macerata mi ha deluso da tempo. E poiché non ho pure fiducia nel centrosinistra, non andrei più a votare. Almeno non porterei più la mia testa di… all’ammasso, e che a suo tempo ha votato pure per quei furbastri che avevano promesso di aprire il Parlamento come una scatoletta di tonno e che poi si sono dimostrati i soliti pescicani, come – quasi – tutti gli altri…
Per Carlo Cambi
Sbaglio o ti stai riferendo al nostro Sindaco Parcaroli?
avevo votato questa amministrazione perche il loro punto forte era rivitalizzare il centro e di conseguenza il commercio ne avrebbe giovato,invece si sono dimostrati sulla stessa lunghezza d onda dei loro predecessori ossia svuotare macerata e delocalizzare!il nuovo centro commerciale non cambierebbe nulla perche a fronte di questa apertura arriverebbe la chiusura dell’altro.