L’intervista del sindaco Sandro Parcaroli
di Luca Patrassi
Il tempo per il sindaco di Macerata Sandro Parcaroli di dire che la cosa più negativa della sua esperienza è l’atteggiamento dell’opposizione («se io dico “a” l’opposizione dice “b”, se io dico “b” l’opposizione dice “a”») ed ecco arrivare le repliche degli interessati all’intervista su Cronache Maceratesi (leggi l’articolo).
Apre la serie il capogruppo Dem Narciso Ricotta che amplia la riflessione sugli anni di governo Parcaroli. «Quel sogno di Parcaroli, Macerata la città dove amerai vivere e lavorare, non si è concretizzato.
Abbiamo piuttosto visto un declino demografico, le attività commerciali chiudono e le imprese non sorgono. Perdiamo abitanti a favore di Civitanova ma accogliamo più stranieri di Civitanova, quello slogan con cui il centrodestra aveva vinto le elezioni si è rivelato falso, al pari di quella campagna di odio nei confronti nel Gus il cui presidente è stato assolto. Ora per i migranti spendono più di prima».
Narciso Ricotta, capogruppo del Pd: «Il sogno di Parcaroli su Macerata non si è concretizzato. C’è un declino demografico e le attività commerciali chiudono»
Il ruolo dell’opposizione, Ricotta ironizza: «L’opposizione dice no, ma gli dicono no anche i suoi, il sindaco ha continui contrasti nella sua giunta, non riesce a fare sintesi delle varie istanze, ha difficoltà nella gestione ordinaria, finanche per il funzionamento degli ascensori dei parcheggi. Hanno fatto un emendamento per ridurre la Tari a chi adotta un animale ma il tema vero è che quella tassa è aumentata di tanto per tutti. Poi ci sono stati tagli umilianti alla cultura, alle associazioni, mentre ogni assessore si è fatto il suo festival, allo Sferisterio ogni anno si assiste al cambio di direttore artistico mentre gli ultimi bilanci si sono chiusi in rosso tanto da dover ricorrere allo Stato e alle mancette extra della Regione, si affida ai privati la gestione dei beni culturali invece di assumere e retribuire giovani capaci e qualificati. Poi nulla di fatto sul centro Simonetti, sulle piscine, sul nuovo ospedale con i cittadini che devono andare dai privati per le prestazioni diagnostiche, via Mattei La Pieve è ancora alla progettazione esecutiva, il centro fiere non è completato, la corta di Villa Potenza è nel caos per fare un marciapiede inutile, il sottopasso di piazza Garibaldi è fermo, sulla Terrazza dei popoli hanno fatto un brutto restyling senza risolvere il problema delle infiltrazioni di acqua, hanno gettato quintali di cemento per il sottopasso di Fontescodella invece di realizzare sovrappassaggio in legno».
Il fronte politico secondo il Dem Ricotta: «Non c’è una strategia politica, molti dei fondi arrivati con il Pnrr sono serviti a soddisfare i capricci degli assessori e non a rispondere ai bisogni della città. Amministrare è complicato, bisogna pensarci bene prima di promettere. Quello che non c’è oggi è colpa di Parcaroli, si possono iniziare a tirare le somme del mandato con la perdita di ruolo di Macerata. Rischiamo di fare la fine di Camerino, tanta nobiltà ma marginalità rispetto ai ruoli decisionali». Infine gli auguri ma solo su un versante: «quello della salute, faccio i miei auguri al sindaco».
Roberto Cherubini, capogruppo del M5s
Dal Pd al Movimento Cinque Stelle, ad intervenire è il capogruppo Roberto Cherubini: «Per giudicare e valutare le opposizioni occorre essere presenti nei consigli comunali ed invece, purtroppo, il sindaco si vede raramente in assise. Mi ha quindi sorpreso la sua dichiarazione sull’opposizione, tanto che ho pensato che quando l’ha fatta stesse pensando ai suoi assessori, spesso in combutta. Gli basterebbe leggere gli atti per osservare che è l’esatto contrario di ciò che dice e cioè le minoranze hanno votato vari atti della maggioranza perché li hanno reputati condivisibili, mentre la maggioranza ha quasi sempre bocciato ogni proposta in maniera pregiudiziale. Quel cambiamento che spesso invoca, cioè il tentare di fare insieme cose per la città, lo condivido totalmente ma sono solo frasi di circostanza perché nei fatti ha poca voce in capitolo coi suoi assessori».
Stefania Monteverde, capogruppo di “Macerata bene comune”: «Ho letto con molto interesse l’intervista al sindaco Parcaroli su Cronache Maceratesi. Dice che ha ancora tanto da fare per attrarre investimenti sulla città, ma non dice ancora come farà a poco più di un anno dalla fine del mandato. E abbiamo già denunciato più volte in consiglio comunale come con i progetti del Pnrr per Macerata voluti da questa amministrazione non si vedono nuovi distretti produttivi né nuovo lavoro per i giovani, al di là delle tante dichiarazioni. Ma ci sono molti altri spunti di riflessione. Innanzitutto sul ruolo dell’opposizione.
Stefania Monteverde, capogruppo di “Macerata bene comune”: «Con i progetti del Pnrr voluti da questa amministrazione non si vedono nuovi distretti produttivi né nuovo lavoro per i giovani»
Dice il sindaco che l’opposizione lo delude “perché si oppone a prescindere”. Lo prendo come un complimento, perché è proprio così che funziona la democrazia: c’è chi governa e chi fa coscienza critica, stimolo a fare meglio, voce di chi non condivide. Noi ci siamo opposti ogni volta che non abbiamo condiviso le scelte di questa maggioranza. Sì, quasi sempre, altrimenti saremmo in maggioranza: quando hanno cominciato a smontare le cucine scolastiche e le mense verdi bio; quando usano i fondi Pnrr per il restyling della città o per fare un quartiere intorno a una rotatoria, e non per lo sviluppo e il lavoro delle nuove generazioni come deve essere; quando hanno esternalizzato i servizi della biblioteca comunale con un regolamento inaccettabile, che crea ancora lavoro precario per i nostri giovani laureati, invece di fare assunzioni pubbliche; quando hanno smontato la governance della rete museale eliminando l’Istituzione Macerata Cultura e il comitato cittadino di curatori scientifici; quando riducono gli spazi culturali delle associazioni come i Magazzini Uto, il cinema d’estate, la notte dell’opera, tante cose che Macerata non ha più; quando del nuovo ospedale ancora si deve acquisire il terreno tra mille proclami, mentre il sindaco non denuncia ad alta voce il dramma di tanti, troppi, che al Cup regionale non riescono nemmeno a prenotare una risonanza».
Anche Il Pd nei giorni scorsi ha attaccato sulle auto in piazza con un post su Facebook
Stefania Monteverde allunga l’elenco delle criticità: «Ci opponiamo alla piazza della Libertà trasformata in un parcheggio a cielo aperto, auto davanti alla porta del teatro, passeggio su strade di scorrimento: da quattro anni dice che è solo provvisorio, fino alla realizzazione del parcheggio Rampa Zara, di cui però abbiamo solo visto un progetto dell’ennesima struttura faraonica con nuovi inutili spazi commerciali, mentre il sindaco dichiara ancora che sarà a raso ma ad oggi ancora solo promesse. Ecco, in casi come questi noi abbiamo il dovere di opporci a queste scelte politiche che non portano il bene comune. Se ci permette, anche noi siamo delusi da un sindaco che in consiglio parla raramente, non interloquisce con l’opposizione che lo interroga, non risponde nemmeno sulle scelte di bilancio, non ha lo stile di riconoscere quanto di buono ha ereditato dal passato e di cui beneficia tagliando nastri.
Sorprende anche la lamentela sulla assenza di squadra e sulla scarsità di risorse pubbliche che lo costringono anche a pagarsi di tasca propria gli auguri di Natale, così dice: proprio questo sindaco che ha nominato un assessore in più, portando la giunta da otto a nove membri, che ha la maggiore disponibilità di risorse pubbliche mai vista con il Pnrr, e che ha visto lo stipendio di sindaco e assessori più che raddoppiare in tre anni, forse triplicare. Non ci racconti che è un aumento obbligato per legge: se avesse voluto, avrebbe potuto fare la riduzione dei costi della politica come fatto dalla precedente amministrazione. Almeno in questi tempi di crisi per tutti, in cui si tagliano fino al 50% i contributi alle associazioni, come dichiarato dall’assessora alla cultura, in cui le risorse pubbliche ci sono e vanno spese con oculatezza, guardando al futuro delle nuove generazioni, il sindaco non crede di aver bisogno di un’opposizione vigile, critica e attenta per dare alla città quel progetto di governo e sviluppo che oggi non c’è?».
David Miliozzi, capogruppo di Macerata Insieme
David Miliozzi, capogruppo di Macerata Insieme: «Caro sindaco, anzitutto i migliori auguri di Natale e di buona guarigione a lei e tutta la città che ha l’onore di rappresentare. Nella sua intervista a Cronache Maceratesi dichiara che le opposizioni pur di andarle contro non fanno il bene della città, il che come può immaginare è un’affermazione grave. Intanto le ricordo che i primi ad andarle contro ce li ha dentro casa, a cominciare dai suoi consiglieri e dai suoi assessori, quindi sarebbe opportuno che si facesse qualche domanda in più. E comunque io sono un consigliere di opposizione che non ha altri interessi se non il bene della città, quindi le rimando indietro le accuse molto gravi di andare contro la mia città e le rispondo con qualche fatto inoppugnabile. In questi anni la lista civica che rappresento con orgoglio in consiglio comunale, Macerata Insieme, ha fatto molte proposte per la città, dal censimento dei cantieri abbandonati, all’investimento in strutture sportive e in progetti sociali, fino al museo Dante Ferretti. È vero, su alcune cose le siamo andati contro: la pista da sci in sintetico e i lavori in via dei Velini che stanno tenendo in ostaggio la nostra città per un inutile marciapiede che morirà nel nulla. Coi tanti fondi a disposizione le nostre proposte, ad esempio il progetto legato a Dante Ferretti, scenografo premio Oscar che porta alto il nome di Macerata nel mondo, erano tutte sostenibili e potevano rilanciare l’intero territorio.
Sabrina De Padova
Gli assessori li ha nominati lei e adesso ci dice che non vanno bene le deleghe. Le cambi queste deleghe, noi glielo diciamo da 4 anni, ma come sempre lei non ci ascolta perché siamo all’opposizione».
Infine Sabrina De Padova, consigliera comunale del Gruppo Misto: «Se il nostro sindaco volesse realmente riproporsi per un nuovo mandato, dovrebbe ponderare attentamente le sue decisioni, considerando con maggiore consapevolezza le sfide che lo attendono e le esigenze della nostra comunità. È fondamentale che un sindaco non si limiti a una gestione ordinaria, ma che sappia affrontare con determinazione e lungimiranza le problematiche concrete che riguardano il futuro della città. Oltre a essere una persona indubbiamente buona e disponibile, come pochi, è necessario che possieda anche una forte capacità di leadership, per evitare il rischio di anarchia e le continue frizioni tra gli assessori».
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Anche voi della sinistra lasciatelo lavorare in pace il nostro sindaco xche’ sta’ molto migliorando la nostra citta’ ed e’ piu’ vivibile rispetto a quando voi stavate a governare la citta’ xchè non avete nulla x la citta’ e continuate ad insultare gli avversari.
Ma questi neanche a Natale fanno i buoni……
Credo che al di là del merito di quanto e come fatto, manca a questa, ma anche alle precedenti Amministrazioni, il coinvolgimento della cittadinanza nelle scelte strategiche o di immagine per la Città: la pista da sci fu proposta inizialmente da un Consigliere di minoranza, e doveva restare una provocazione, invece, aver perseguito l’idea ha trasmesso una sensazione di distacco dalla realtà. Così come i lavori in Via dei Velini, non solo non è passata l’informazione sulla loro utilità, ma con l’assenza dal cantiere dell’impresa si trasferisce all’utente il disinteresse per il suo disagio: sicuramente i tempi previsti sono e saranno rispettati, ma forse allora sono troppo dilatati. Non credo che ci sia un problema di persone ma di cultura amministrativa e, mi sia perdonata la evidente forzatura, di democrazia intesa letteralmente, ovvero governo del popolo che, come già cennato, non viene coinvolto neanche ex post. Comunque quanto lamentato è un vizio che accomuna tutte le amministrazioni, e non è vero chi conti si fanno alla fine, la cittadinanza va sempre ascoltata perché vive e vivrà sulla propria pelle le scelte.
No no, l’opposizione a Macerata non mi convince, la trovo scorretta. Ma quando il sindaco vi chiede “Io che taglio” e non gli rispondete, uno che deve pensare, che non c’è più niente da tagliare? Sarà pure così però un po’ di chiarezza andava fatta. Anche perché non mi sembra che se al popolo che sta giornalmente cambiando opinione, gli veniva fatta una domanda del genere, la risposta non sarebbe certo mancata, magari secca, del tipo ” Forse una volta qualcosa c’era ma adesso e poi a una certa età sono più un impiccio che altro”. Poi dal lato umano siete proprio delle bestie. Lo volete proprio ridurre in miseria il” meschino” o “mischineddu” secondo la provenienza dalle due isole maggiori e che sempre poverino significa solo che per affermarlo ci vuole proprio una bella faccia da sedere( che non è il contrai di stare in piedi ma non significa niente perché il termine sarebbe un altro) . Gli fate spendere soldi per regali di Natale non espressamente descritti che però se non ha il braccetto corto, con i soldi del Pnrr mi sembra che minimo ce l’ha di tre metri e quindi non deve essere stata una spesucci. Gridare vergogna per l’auto blu, anzi verde lega di cui non ha disposizione penso che sia proprio una cattiveria decisa insieme alla maggioranza che non si sa da che parte sta, comunque poco orientata alla sua. Natale è passato comunque pe l’Epifania fate in tempo. Su a Mogliano, basta cercare bene perché sennò può sfuggire, c’è un seicentino della Fiat che non mi pare stia messa male. Un paio di vetri che lì si trovano, un sedile dalla parte del trasportato, le gomme sono un po’ lisce ma ancora da sfruttare, i tappetini sembrano persiani,fanali perfetti davanti forse dietro manca qualche gemma ma per un uso diurno se nessun vigile vuole essere trasferito al traffico (ma perché sennò che fa, va beh…) e chiude tutti e due gli occhi, una e quella ci vuole bella verniciata verde lega con le facce di Salvini e Parcaroli magari dipinte dal Picasso de noandri, quello che fa l’arte street a Civitanova imbrattando dappertutto dove c’è posto e con su scritto:” votami di nuovo se hai coraggio!”. Così, ma proprio il minimo imprescindibile, dovrebbe essere l’approccio tra il sindaco e la minoranza che pur se serve e serve sempre, criticarlo anche se per sbaglio Marchiori fa qualcosa di buono, così non ci sarà mai la possibilità di gratificarlo. Però va rispettato, aiutato nei momenti difficili anche se durano quattro anni senza soluzione di continuità o quello che significa. Cercate di essergli amici, e dategli quel suggerimento che non può essere diverso se è venuta a mancare quella fiducia che non c’è mai stata. Sembrava un non politico e adesso inquinato dall’ambiente e poi quello, ma che cosa è diventato!?! Lo so è difficile e poi non solo manca un anno ma non ho capito perché pure allungato, ma se scappa e quando rebbocca!!??!!.
Se Atene piange (purtroppo..) Sparta non ride…
Personalmente non mi convince la politica dei partiti fatta di interventi sporadici inseguendo mode o presunti bisogni dei Cittadini. È stucchevole il giochetto di rimpallarsi le responsabilità tra chi è in maggioranza e chi invece è all’opposizione, non porta assolutamente a nulla se non tentare di giustificarsi politicamente. Nessun partito è in grado di rispondere in termini di fattibilità alla semplice domanda: quale sviluppo per Macerata? Riappropriarsi della centralità nel territorio e venire incontro alle aspettative dei Cittadini si traduce spesso in slogan pubblicitari fatti di sole parole. Dove sono i progetti di ampio e lungo respiro? Sembra invece di assistere a dispute di quartiere su piccole cose e non ad un confronto politico di un capoluogo di provincia.
Bisogna superare i giochi di palazzo che riguardano entrambi gli schieramenti politici di centro-destra e di centro-sinistra che da molti anni antepongono gli equilibri dei partiti e gli obiettivi elettorali alle reali necessità’dei cittadini.Spesso i dirigenti dei partiti appaiono sordi rispetto alle necessita dei cittadini quando queste non collimano con le logiche spartitorie della politica.