Consiglio, la maggioranza perde colpi:
sullo Sferisterio finisce 16 contro 14.
I civici cancellano il nome Parcaroli

MACERATA - C'è un nuovo gruppo ("Pensiero e Azione") formato da Alessandro Bini e Cristina Cingolani, gli unici due consiglieri che erano rimasti nella lista del sindaco. Discussione sui conti in rosso della stagione lirica: l'odg di Stefania Monteverde votato anche dal Gruppo misto. Bagarre per una casa "spostata" di 20 metri: delibera ritirata. Ricotta ironizza sul bando per la tesoreria con l'obbligo per la banca di ritirare le monetine dai bagni pubblici

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Bini-Cingolani

I consiglieri Alessandro Bini e Cristina Cingolani erano gli unici rimasti nella lista Parcaroli dopo le uscite di Sabrina De Padova (gruppo Misto) e Romina Leombruni (passata a FdI dal luglio 2022)

di Luca Patrassi

Il “solito” Consiglio comunale convocato con poche delibere e le solite interrogazioni a firma dei consiglieri di opposizione. Con una novità: si assottigliano i numeri della maggioranza visto che l’ordine del giorno sullo Sferisterio respinto con un 16 a 14 quando il centrodestra partiva nel 2020 da nove consiglieri in più dell’opposizione. Da capire se si sia trattato di un caso isolato o un problema destinato ad esplodere. In ogni caso oggi c’erano  trenta dei 32 consiglieri comunali e il sindaco mentre l’ex leghista ora nel gruppo misto Claudio Carbonari è uscito prima che si arrivasse al voto  dell’ordine del giorno presentato da Stefania Monteverde di Macerata Bene Comune. Fatto sta che proprio oggi è stato comunicato che i consiglieri Alessandro Bini e Cristina Cingolani lasciano la lista civica Parcaroli e fondano il gruppo “Pensiero e Azione” che riprende il nome dell’associazione nata dopo le elezioni del 2020 (leggi l’articolo). Un cambio di denominazione che sembra avere un significato preciso: viene tolto il nome del sindaco Parcaroli accusato dai “suoi” civici di dare peso solo ai partiti. “Pensiero azione” attualmente è coordinato dall’avvocato Gianluca Micucci Cecchi, ex presidente Apm: ne fanno parte i consiglieri Bini e Cingolani ma non il sindaco leghista Parcaroli e l’assessore civico Silvano Iommi. Negli ultimi mesi Gianluca Micucci Cecchi aveva lanciato pesanti critiche contro i partiti di maggioranza, in particolare FdI.

Il Consiglio parte con l’approvazione dell’affidamento del servizio di tesoreria dietro compenso di 50mila euro, delibera presentata dall’assessora Oriana Piccioni. Osserva il capogruppo Dem Narciso Ricotta: «Mettere nel bando il ritiro delle monetine dai tre bagni pubblici sembra ridicolo oltre a rendere difficile il reperimento di una banca disponibile».

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L’assessore Silvano Iommi

Si passa all’approvazione di una variante urbanistica per sanare un dato di fatto: la realizzazione avvenuta alla Pieve una decina di anni fa di un accessorio agricolo con abitazione in un posto non autorizzato, a venti metri dal permesso. «Un errore cartogfrafico» ha detto l’assessore Silvano Iommi citando il parere legale e specificando che si tratta di una pratica che arriva dall’ufficio tecnico e risalente alle precedenti amministrazioni. Opposizioni quasi sulle barricate (interventi di Del Gobbo e Ricotta per i Dem e Spedaletti per i Cinque Stelle) e Consiglio sospeso per un quarto d’ora per trovare una soluzione condivisa: delibera infine ritirata.

Poi un ordine del giorno a firma Andrea Perticarari per chiedere la chiusura notturna del cortile interno degli uffici comunali di viale Trieste a fronte delle proteste dei residenti per via di frequentazioni non rassicuranti sul piano della sicurezza. Positivo il parere dell’amministrazione, ordine del giorno approvato.

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La consigliera Stefania Monteverde

Infine l’ordine del giorno firmato da Stefania Monteverde di Macerata Bene Comune sul futuro dell’associazione Sferisterio. Un pensiero rivolto al futuro ma un occhio preoccupato al passato e ai conti che si chiudono con “rossi” importanti da due anni a questa parte. «Il tema è come farlo funzionare bene» ha osservato Stefania Monteverde chiudendo con parole di stima per l’ex sovrintendente Luciano Messi. «Lei ha capacità incredibile di alterare le verità» è l’esordio dell’assessora alla cultura Katiuscia Cassetta che aggiunge: «La situazione è sotto controllo, siamo consapevoli dell’importanza del festival. La situazione di cassa dell’associazione è in costante monitoraggio e non presenta particolari criticità come confermato dai revisori dei conti. Il Festival ha una sua autorevolezza che è confermata dalla legge appena approvata con i 400mila euro annui accordati dal Governo. Una legge sostenuta dal centrodestra, ringrazio in particolare il ministro Giorgetti». Duro l’intervento del Dem  Narciso Ricotta che ha sottolineato come siano stati i revisori dei conti ad esprimere riserve sulla situazione finanziaria: «abbiamo dimostrato come centrosinistra che è possibile fare stagioni in pareggio, lo abbiamo fatto per dieci anni».

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I consiglieri 5 Stelle Roberto Spedaletti e Roberto Cherubini

Sono seguiti gli interventi di Sabrina De Padova del gruppo misto che ha ribadito come i dati siano preoccupanti e di Roberto Cherubini, M5S, che ha ricordato la valenza culturale del festival ricostruendo le voci di bilancio: «l’unica possibilità è diminuire i costi, ma è giusto diminuire i costi quando la maggiorparte è legata al personale che invece andrebbe pagato di più? Dobbiamo fare un discorso culturale legato alla città, la vita del Mof è tutta dentro lo Sferisterio ed è un limite, fuori non c’è nulla».

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Il sindaco Sandro Parcaroli

Pierfrancesco Castiglioni, capogruppo Fdi: «I revisori dei conti se hanno qualcosa da dire la dicono dando un parere negativo. L’invito a monitorare è appunto un invito che fa parte del lavoro dei revisori, quasi un assioma». Infine il sindaco Sandro Parcaroli: «Lo Sferisterio fa crescere Macerata in tutta Europa. Con la biglietteria siamo cresciuti, tanti sono gli stranieri. E’ mancata la comunicazione in ambito italiano, la cultura porta ricchezza e lavoro, allo Sferisterio lavorano cinquecento persone. Dobbiamo far vivere lo Sferisterio anche fuori dall’Arena, dice bene Cherubini. La città è viva, stiamo facendo tante cose belle, alcuni magari le sbagliamo pure ma lavoriamo per il bene della città. Il problema del mordi e fuggi ma non abbiamo alberghi, le strutture ricettive costano e devono reggersi sulle presenze».

Il consigliere David Miliozzi di Macerata Insieme: «La piazza piena con i dj set non è un indicatore di una città viva, basta girare per il centro e si vedono tanti negozi chiusi. Il problema è complesso, non da oggi. Quanto allo Sferisterio bisogna parlarne con serietà e in questi anni non c’è stato un dibattito serio. I dati sono oggettivi, il cambio di tanti direttori artistici è un dato di fatto. Bisogna capire quale identità culturale vogliamo dare allo Sferisterio». L’ordine del giorno è stato respinto con i voti della maggioranza, 16 contrari e 14 favorevoli e siccome i numeri sono numeri, sembra evidente che Sabrina De Padova e Giordano Ripa, gli altri due consiglieri eletti con il centrodestra e poi confluiti nel gruppo misto, hanno votato con la minoranza. 

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