L’unico palazzo rimasto in piedi
di Alessandra Pierini (foto Fabio Falcioni)
Un unico palazzo isolato e fatiscente. E’ quello che resta dopo la maxi demolizione del condominio di via Pantaleoni – Zorli a Macerata.
“Perché?” è la domanda più ricorrente che si fanno i maceratesi vedendo quella che considerano una anomalia. Di certo abbattere tutto già che ci si metteva le mani sembra la soluzione ovvia a chi osserva dall’esterno. Le dinamiche che scattano, però, sono tante e diverse e anche la contorta burocrazia italiana fa la sua parte.
Per cui il palazzo di via Zorli al civico 19-21 è destinato a restare ancora lì e si spera che non finirà tra qualche anno a fare il brutto anatroccolo a ridosso di nuovi palazzi ricostruiti.
Qual è il problema? Il palazzo è indietro con la pratica edilizia. Per una parte di esso (il civico 19) è richiesta la demolizione e ricostruzione, per l’altra parte (21) i proprietari ritengono sufficiente la ristrutturazione anche se i danni sono ingenti. La pratica, privata, è bloccata ma l’iter sta proseguendo in attesa di un accordo. «Il Comune – spiega l’assessore Silvano Iommi – segue con attenzione e apprensione la vicenda e confida in una soluzione a breve».
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Immagino che alla prossima scossa di terremoto le scartofie burocratiche si sbroglino.