La sala consiliare della Provincia di Macerata
Sono 709 gli elettori chiamati al voto il 29 settembre per scegliere i nuovi componenti del Consiglio provinciale di Macerata. Si tratta dei sindaci e dei consiglieri comunali attualmente in carica nei 55 Comuni del Maceratese. Sulla base della legge Delrio, infatti, il Consiglio provinciale deve essere rinnovato ogni due anni, a differenza del presidente della Provincia che, invece, resta in carica quattro anni. A scegliere i 12 componenti dell’assise sono i sindaci e i consiglieri comunali in carica alla data di svolgimento delle elezioni.
I Comuni sono suddivisi in base alle fasce demografiche di appartenenza: Comuni fino a 3mila abitanti – 337 elettori; Comuni con popolazione superiore a 3mila e fino a 5mila abitanti – 91 elettori; Comuni con popolazione superiore a 5mila e fino a 10mila abitanti – 121 elettori; Comuni con popolazione superiore a 10mila e fino a 30mila abitanti – 102 elettori; Comuni con popolazione superiore a 30mila e fino a 100mila abitanti – 58 elettori (per complessivi 709 amministratori chiamati al voto). Per ogni fascia demografica è stato calcolato l’indice di ponderazione provvisorio del voto.
I componenti del Consiglio provinciale saranno votati tra i nomi presenti nelle liste depositate dai vari schieramenti politici all’Ufficio elettorale costituito nella Provincia di Macerata, in corso della Repubblica 28, domenica 8 settembre dalle 8 alle 20 e lunedì 9 settembre, dalle 8 alle 12. La modulistica per la costituzione delle liste e la raccolta delle sottoscrizioni a corredo delle candidature è disponibile sul sito della Provincia,
Le operazioni di voto si terranno domenica 29 settembre, dalle 8 alle 20 nell’unico seggio costituito nella sede della Provincia. Lo scrutinio e la proclamazione degli eletti avverranno, invece, il giorno successivo, lunedì 30 settembre.
Elezioni provinciali, si vota il 29 settembre: cambierà il Consiglio, ma non il presidente
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Indecente!
Con la riforma del sistema elettorale per le province, si sono consegnate tale istituzioni ai partiti italiani, che si stanno ulteriormente spolpando tutto.
Come sopra.
C.V.D.