Il flash mob dell’altra sera a Civitanova
Omicidio di Alika, il razzismo non c’entra. A ribadirlo è Roberta Bizzarri, avvocato di Filippo Ferlazzo, il campano condannato a 24 anni in primo grado per l’uccisione del nigeriano Alika Ogorchukwu lungo corso Umberto I a Civitanova. L’intervento arriva dopo l’ultimo flash mob organizzato dal comitato 29 Luglio nella città costiera per ricordare la vittima a due anni dall’omicidio, e in cui sono state fatte dichiarazioni che hanno tirato in ballo la matrice razziale (leggi l’articolo).
L’avvocato Roberta Bizzarri
«Sono stata sempre molto parca nel rilasciare dichiarazioni inerenti al caso Ferlazzo per il totale rispetto che nutro verso la vittima e verso il mio assistito, tuttavia, dopo aver letto le dichiarazioni rilasciate dal referente responsabile campagne Amnesty Marche a Cronache Maceratesi, reputo doveroso intervenire», premette Bizzarri, che poi aggiunge: «Nulla da dire circa la commemorazione a due anni dai fatti ma non bisogna creare allarmismi inutili né creare parallelismi con altri casi mediatici assolutamente fuorvianti e non corretti, atti solo a far “chiacchiericcio”. Sin da subito si è esclusa la matrice razziale. Proprio queste sono state le mie poche parole rilasciate ai giornalisti presenti all’uscita dal Carcere di Montacuto il giorno della convalida di arresto. Ma è stata la stessa autorità a dimostrare che mai vi è stata l’ombra del razzismo non avendo mai contestato l’aggravante razziale e, sul punto ricordo anche l’esclusione dell’Associazione Nigeriana che aveva tentato di costituirsi parte civile nel processo palesando pretese non suffragate dai fatti. Pertanto – conclude l’avvocato – lasciamo lavorare le autorità e prestiamo massima attenzione a quanto viene proferito perché il “caso Ferlazzo” è delicato e merita, come ogni caso rispetto».
(redazione CM)
Ma infatti chi pensa che era matrice razziale,so proprio loro i più razzisti.
Finalmente. Sono anni che lo dico.
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Complimenti all’avvocato BIZZARRI ROBERTA per la chiarezza del suo intervento in contrasto con le mistificazioni politiche della verità e realtà dei fatti.
Ma quale razzismo e razzismo basta co sta storia…Ogni uno raccoglie ciò che semina il signor Alika è ben conosciuto nella zona Tolentino e Macerata se non davi i soldi per l’elemosina ti insultava oppure addirittura ti sputava ma stiamo scherzando veramente e basta co sta storia sennò diventa indigesto
In effetti sta storia ha rotto..
…infatti, non è e non era difficile da capire, e allora perché da certe ‘parti politiche’ si continua a speculare sulla morte di un uomo, che comunque aveva una moglie e dei figli che di certo non meritavano questo!!? Una commemorazione per una morte tragica a Civitanova è un atto lodevole, per carità, ma speculare no, dire che bisogna combattere il razzismo a Civitanova, questo no, questo non mi sembra lodevole, mi sembra tutt’altro, ma proprio tutt’altro!!! gv