Il Santo Stefano
«Nostra zia si è spenta, ma le cure e l’assistenza che le sono state prestate sono state eccellenti». Pur nel lutto per la scomparsa di Maria Antonietta Poduti Riganelli, ricoverata al reparto A1 dell’istituto Santo Stefano di Porto Potenza e morta lo scorso 15 giugno, la nipote vuole testimoniare l’attenzione che tutto il personale ha prestato nei confronti della donna, con cura, vicinanza ed empatia.
«Desidero esprimere, anche a nome della mia famiglia, apprezzamento e stima per le cure mediche e l’assistenza prestate alla nostra cara zia – racconta la nipote Daniela Poduti Riganelli – in particolare dal direttore del reparto Pantaleo Calò, dalla coordinatrice infermieristica Angela Mancini. Oltre alle cure mediche eccellenti, mia zia ha potuto giovarsi, grazie al prodigarsi del personale, del conforto delle visite del figlio Marco, ricoverato nello stesso istituto. Questo incontro di affetti, questa vicinanza, hanno favorito senz’altro il benessere psico-fisico di entrambi fino all’ultimo.
In conclusione, per le cure mediche prestate, per l’assistenza, sempre accompagnate da calore e vicinanza umana, per l’assistenza religiosa assicurata e per tutte le attenzioni, desideriamo esprimere un sentito grazie al personale medico, infermieristico, assistente sociale, collaboratori tutti, direttivo ospedaliero, in particolare al direttore sanitario Massimo Frascarello, al direttore clinico Paolo Guidoni, al medico di reparto Pantaleo Calò, alla coordinatrice infermeristica Angela Mancini, all’assistente sociale Chiara Pennesi».
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