Cingolani boccia il referendum di Catena:
«Matelica in provincia di Ancona?
Uno slogan dell’ultimo minuto»

VOTO - Il candidato sindaco del centrodestra risponde al centrosinistra: «A una settimana dalle elezioni hanno fatto diventare loro la nostra proposta sulla sanità in merito all'accesso al pronto soccorso dell'ospedale di Fabriano. È talmente piaciuta questa idea che l'hanno trasformata in un cambio di provincia»

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Denis Cingolani

Referendum per far passare Matelica sotto la competenza della Provincia di Ancona, alla proposta lanciata dal candidato sindaco della coalizione di centrosinistra Marcello Catena (“Scegliamo Matelica”), risponde Denis Cingolani, candidato sindaco del centrodestra (“Matelica il futuro è adesso”). «A quanto pare ai nostri avversari politici è piaciuto il nostro programma elettorale. A una settimana dalle elezioni hanno fatto diventare loro la nostra proposta sulla sanità in merito all’accesso al pronto soccorso dell’ospedale di Fabriano – dice Cingolani – È talmente piaciuta questa idea che l’hanno trasformata in un cambio di provincia. Capiamo che proposte mirabolanti come questa facciano guadagnare qualche spazio nei giornali, creino discussioni e quindi visibilità, ma a un occhio più attento non è difficile capire che si tratta di un’idea sconclusionata».

Il vicesindaco uscente motiva così le ragioni del no alla proposta di referendum: «Innanzitutto, si tratterebbe di un referendum solo consultivo. Vedi ad esempio il caso di Comacchio che nel 2013 ha portato a referendum la proposta di passare dalla provincia di Ferrara a quella di Ravenna. Hanno vinto i sì, ma ad 11 anni di distanza tutto si è concluso con un nulla di fatto. Anzi: solo con importanti spese per l’allestimento dei seggi e per lo svolgimento delle votazioni».

Cingolani conclude: «Crediamo che per migliorare i servizi a disposizione dei cittadini, come ad esempio appunto la sanità, non sia necessario cambiare maglia e voltare le spalle a un’intera provincia, creando divisioni ed erigendo muri all’interno di un territorio. Il tutto a una settimana dalle elezioni solo per cercare di accaparrarsi qualche consenso in più. La sensazione è che abbiano finito le idee, già carenti nel loro programma, e che puntino su slogan dell’ultimo minuto. Attenzione però: i cittadini non sono sprovveduti, analizzano ed elaborano molto bene le diverse proposte dettate da ogni candidato».

(m. or.)

Matelica in provincia di Ancona? «Proporremo un referendum»

 



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