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Fiuminata, inaugurato il punto salute
«Fate subito tutti gli accertamenti,
basta l’impegnativa del medico»

SALUTE - Si trova nei locali della guardia medica in via Roma 33. Grazie al personale infermieristico appositamente formato si potranno effettuare elettrocardiogramma, holter cardiaco, holter pressorio, spirometria e dermatoscopia, oltre alla misurazione dei parametri vitali. L'assessore Saltamartini: «Questo servizio è un segnale importante di prossimità, di vicinanza e soprattutto di prevenzione»

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Il taglio del nastro

di Monia Orazi

Inaugurato questa mattina il nuovo punto salute di Fiuminata nei locali della guardia medica in via Roma 33. Segue l’apertura di quello di Matelica, Appignano, Recanati e Castelraimondo. Vi si potrà accedere con l’impegnativa del medico di famiglia e grazie al personale infermieristico appositamente formato si potranno effettuare elettrocardiogramma, holter cardiaco, holter pressorio, spirometria e dermatoscopia, oltre alla misurazione da parte dell’infermiere dei parametri vitali e all’educazione sanitaria.

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L’assessore Filippo Saltamartini all’interno del punto salute di Fiuminata

I referti saranno poi controllati a distanza dai medici specialisti. Il direttore generale Ast Marco Ricci e la dottoressa Daniela Corsi hanno sottolineato il modello di assistenza innovativo portato avanti con i punti salute, che permettono di garantire una serie di servizi sanitari sul territorio, specialmente alla popolazione più anziana.

Riguardo la carenza di medici di famiglia, con i recenti pensionamenti che a Fiuminata e Castelraimondo hanno lasciato scoperti una serie di pazienti, che hanno a disposizione sostituti che cambiano in continuazione in ambulatori ad orario prefissato la dottoressa Corsi ha specificato che con le parti interessate si sta lavorando ad una soluzione orientata verso l’apertura di ambulatori territoriali, in cui i medici di medicina generale dovrebbero essere presenti a rotazione.

Presenti anche i consiglieri regionali Anna Menghi e Renzo Marinelli, i sindaci di Pioraco Matteo Cicconi e di Fiuminata Vincenzo Felicioli.

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Intervento del direttore generale Ast Ricci

A conclusione della cerimonia di inaugurazione ha parlato l’assessore regionale alla sanità Filippo Saltamartini: «Fate subito tutti gli accertamenti necessari, basta l’impegnativa del medico. Da un’osservazione fatta in un altro punto salute, in cui sono stati effettuati circa un migliaio di elettrocardiogrammi, la maggior parte sono stati con risultati di salute positivi, ma sette di queste persone hanno avuto segnalazioni di criticità.

A cinque di questi hanno consigliato di fare ulteriori accertamenti, ma due sono stati subito ricoverati perché erano in condizioni tali, che di lì a poco si sarebbe potuta verificare una qualche patologia irreversibile. Questo servizio è un segnale importante di prossimità, di vicinanza e soprattutto di prevenzione, perché diciamolo con grande chiarezza, se noi riusciamo a prevenire le malattie, le patologie risparmiamo perché guadagniamo in qualità della vita, delle famiglie e delle persone, ma risparmiamo anche con le finanze pubbliche.

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Intervento direttrice sanitaria Ast Corsi

Dopo anni di tagli alla sanità dal 2012, l’ultima legge finanziaria approvata dal governo della Meloni, ha aumentato il fondo sanitario nazionale di 3 miliardi di euro, quindi non è vero quello che si dice sui giornali che hanno tagliato, i numeri sono numeri, io vi dico però che i 3 miliardi non sono risolutivi, sono noccioline perché con la ripartizione del fondo a livello nazionale, per la nostra regione arriveranno 10-11 milioni di euro».

Saltamartini ha parlato anche della carenza di medici: «Secondo problema, la mancanza di medici. Dal 2012 non hanno formato i medici necessari. Sono più i medici che vanno in pensione rispetto ai medici che entrano in servizio. Noi siamo in sanità da tre anni, abbiamo questa responsabilità e abbiamo aumentato le borse di specializzazione, cioè quelle per il medico laureato in sei anni, che poi si deve specializzare.

Questo comporterà che dal 2026 noi avremo i medici necessari al servizio sanitario nazionale, perché chi si è laureato in medicina dal 2026 se vorrà lavorare dovrà venire anche a Fiuminata, Camerino, a Urbino, ad Amandola e quindi noi dovevamo attraversare questo periodo con la carenza dei medici perché naturalmente non possiamo raccontare alla persona che sta male, che siccome non è stata fatta la programmazione della formazione dei medici, siccome è stato tagliato il fondo sanitario di 45 miliardi, non si può curare. Va garantito il diritto alla salute di tutti e queste aree montane vanno difese, anche portando servizi».

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