Tari, Sferisterio e gestione del servizio idrico:
l’opposizione attacca la giunta Parcaroli
«I numeri danno la certezza del fallimento»

MACERATA - Le minoranze quasi compatte, non hanno aderito i consiglieri pentastellati, contestano l'azione dell'esecutivo cittadino e mettono nel mirino tre argomenti considerati cruciali: i bilanci in rosso dell'Arena, la questione rifiuti e quella dell'acqua. La dem Contigiani accusa l'assessore Sacchi per le parole sulla festa del Primo maggio

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Da sinistra: Andrea Perticarari, Ninfa Contigiani, Narciso Ricotta e Stefania Monteverde

di Luca Patrassi (foto Fabio Falcioni)

Tari, Sferisterio, rischio di privatizzazione del servizio idrico. L’opposizione consiliare di Macerata quasi compatta – assenti i consiglieri pentastellati e Alberto Cicarè di Potere al popolo-Strada comune – l’invito alla conferenza stampa era firmato dai consiglieri Pd Narciso Ricotta, Maurizio Del Gobbo, Andrea Perticarari, Ninfa Contigiani e Alessandro Marcolini, Stefania Monteverde di Macerata Bene Comune, Elisabetta Garbati di Macerata Rinnova, Ulderico Orazi di Italia Viva e e David Miliozzi di Macerata Insieme,- sceglie tre argomenti per attaccare l’amministrazione Parcaroli.

Consiglieri-opposizione_FF-4-325x217A presentare le questioni questa mattina un gruppo di consiglieri. Ad aprire l’incontro è stato il capogruppo Democrat Narciso Ricotta:  «Certi fatti sono oggettivi, i numeri sono evidenti e danno la certezza del fallimento del centrodestra e della giunta Parcaroli. Il ciclo dei rifiuti: aumento della Tari certificato dell’8%, è il primo di una serie fino ad arrivare a un aumento del 50% che è il disavanzo da coprire nel piano economico e finanziario del Cosmari.  Questo pesa sui bilanci delle famiglie, l’Istat dice che a Macerata l’inflazione è cresciuta più che altrove. Come Pd abbiamo chiesto di usare parte  dell’avanzo del 2023 per abbattere i costi della Tari. Altra situazione è quella della gestione del servizio idrico: il gestore pubblico deve essere indicato entro il prossimo giugno, il centrodestra non si mette d’accordo sulla strada da seguire per garantire l’acqua in mano pubblica, litigano tra due fazioni. C’è il rischio serio che il servizio vada in mano privata, non c’è nemmeno una riflessione sul futuro dell’Apm che invece di avere una guida ferma in un periodo cruciale è stato di fatto sfiduciato, lo hanno prorogato per un mese perché vogliono farlo fuori. L’altro settore che condanna il centrodestra è la gestione dello Sferisterio: consuntivo 2022 chiuso con perdite per 212mila euro, venivamo da dieci anni di attività e sappiamo che anche il bilancio 2023, ancorché non pubblicato, si è chiuso con oltre 240mila euro di debiti. In compenso sul sito compare il bilancio preventivo 2024, un bilancio di 5 milioni di euro riassunto in una paginetta che è stato presentato con circa 50mila euro di perdita. Questi sono i numeri, non le opinioni del centrosinistra».

Ricotta_Consiglieri-opposizione_FF-3-325x217Il fronte Apm e servizio idrico è toccato da Andrea Perticarari: «Non sappiamo nulla rispetto al bilancio che doveva essere approvato nei giorni scorsi, credo sia in attivo visto che opera in monopolio. Stiamo assistendo a una lotta politica, situazione di stallo che si lega a quella dell’Aato nella quale Fratelli d’Italia sta facendo un’opa per poter gestire il servizio idrico comunale e provinciale per i prossimi 10/15 anni, parliamo di una partita da un miliardo di euro. Il disegno di FdI, si è accodata Forza Italia, è stato quello di arrivare alle elezioni facendo sì che i sindaci uscenti non prendano decisioni. In tutti questo, oltre ai cittadini, a perdere è Parcaroli la cui lista in Consiglio si è sgretolata.  Un esclusivo gioco di potere, spicca la non difesa da parte di Parcaroli del presidente dell’Apm Micucci Cecchi che è un suo uomo».

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Stefania Monteverde: «Continuiamo a fare opposizione tutti insieme, critica attenta e costante rispetto al fallimento del progetto dell’amministrazione su questa città, c’è un abbassamento ben visibile della qualità della vita, Macerata è la città delle Marche con l’inflazione più alta., mediamente 300 euro in più a famiglia.  I debiti dello Sferisterio sono gravissimi e sono il segnale dell’incapacità di questa amministrazione di governare, questa città vive di lavoro culturale, questo va detto, abbiamo l’Università, lo Sferisterio. La governance è debole, pensa agli incarichi di partito ma non guarda alla sostanza delle cose. In 4 anni San Paolo è chiuso, al Convitto non si vede nulla, la chiesa delle Vergini è chiusa, le associazioni avranno il 30% in meno di contributi. Le associazioni animano la città con tante iniziative, entrano nel valore della qualità della vita ventimila euro alle associazioni sono un’elemosina, le associazioni non hanno spazi e uno spazio di vitalità in centro come gli ex magazzini Uto restano chiusi. Il bando dei contributi per la disabilità è stato pubblicato oggi per il 2023  e bisogna fare le domande entro luglio, non è mai successo che si arrivi con tale ritardo a pubblicare il bando.  In compenso continuano a tagliare gli alberi».

Monteverde_Consiglieri-opposizione_FF-7-325x217Ninfa Contigiani attacca sui Servizi sociali e  propone  una riflessione sul Primo Maggio: «C’è un impegnare gli uffici dei Servizi sociali per organizzare le manifestazioni, sarebbero attività da agenzia eventi. Ed impegnano invece gli assistenti sociali a organizzare feste. La destra propone racconti di parte di vicende storiche, si strumentalizzano anche le famiglie delle vittime del terrorismo. Le considerazioni dell’assessore Sacchi sul Primo Maggio (“finalmente abbiamo spoliticizzato il Primo Maggio”): in realtà è una festa nazionale, non si lavora perché tutta la Nazione prende atto che la nostra visione di paese vede l’inclusione e la cittadinanza con il lavoro e qui invece ci si vanta che la festa è stata spoliticizzata. Non è una festa di parte, non è una festa della sinistra, si sono dimenticati della Costituzione e non a caso vogliono togliere l’equilibrio dei poteri per mettere un uomo solo al comando».

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