L’assessore regionale Filippo Saltamartini
di Laura Boccanera
«Lo spostamento della Tac una decisione tecnica, non politica. Deciso così da circa un mese e mezzo perché consente di rendere operativa subito la tac e ci fa risparmiare tempo e soldi». L’assessore alla sanità Filippo Saltamartini spiega così il mancato allocamento della tac del Covid hospital all’ospedale di Civitanova. La sede scelta per posizionare l’apparecchiatura diagnostica infatti, differentemente dagli annunci fatti nei mesi e anni scorsi, è Recanati. Ma su questo secondo l’assessore non avrebbero inciso pressioni di tipo politico o “elettorale” come hanno insinuato gli esponenti del Pd, sia il consigliere regionale Romano Carancini, sia quelli civitanovesi Giulio Silenzi e Francesco Micucci (leggi l’articolo).
Oggi nella risposta all’interrogazione del consigliere Carancini Saltamartini ha confermato quanto detto nella conferenza di ieri sui risultati dell’Ast Macerata e ha dato anche una scaletta sui tempi: entro giugno la tac del Covid hospital sarà a Recanati, a novembre verranno ultimati i lavori per la sistemazione della tac a Civitanova e entro la fine dell’anno l’acquisto della tac per il nosocomio civitanovese.
Saltamartini spiega che nell’atto di indirizzo regionale era previsto l’acquisto di una nuova tac per Recanati, e il raddoppio della tac di Civitanova. Inizialmente quella dell’ospedale dell’emergenza doveva essere trasferita sempre a Civitanova, ma dopo una valutazione dei tecnici sarebbe stata dirottata su Recanati: «stanno per prendere avvio i lavori a Recanati per l’installazione della tac a 128 strati che si trovava al Covid Hospital di Civitanova. La strumentazione, infatti, ha le dimensioni adeguate ad essere ospitata nel nosocomio recanatese, senza necessità di lavori aggiuntivi: in questo modo l’ospedale di Recanati avrà a disposizione un’attrezzatura tecnologicamente di ultima generazione, passando da una Tac a 32 strati ad una a 128 strati. La Tac a 128 strati si prevede che sarà in funzione a Recanati entro l’estate. Per Civitanova poi prevediamo l’acquisto di una nuova tac perché i lavori per la sistemazione degli spazi sono più lunghi». Saltamartini rispedisce al mittente l’accusa di aver perso tempo: «l’emergenza è cessata a maggio del 2023, non è che abbiamo aspettato così a lungo».
Il Covid hospital di Civitanova quando era in funzione
L’assessore alla Sanità replica anche alle puntualizzazioni fatte dal consigliere comunale Francesco Micucci che chiedeva conto della convenzione scaduta col Comune e dell’occupazione dei locali da parte della fiera: «la tac è stata smontata nei giorni scorsi per essere trasferita. L’immobile che ha ospitato il Covid hospital sarà restituito al Comune che lo aveva concesso in comodato d’uso alla Regione nel 2020». E secondo Saltamartini Civitanova non rimarrà a bocca asciutta: «come da piano degli investimenti tecnologici per il nosocomio di Civitanova è previsto l’acquisto di una nuova Tac a 128 strati che sarà operativa entro la fine di quest’anno».
In aula poi l’assessore ha ricordato che all’avvento della pandemia le Marche avevano a disposizione solo 115 posti letto di terapia intensiva «il numero più basso a livello nazionale – conclude – quando ci siamo insediati in Regione mi sono trovato a fronteggiare questa gravissima carenza di posti letto in terapia intensiva e nella seconda ondata pandemica abbiamo realizzato nuovi posti letto di terapia intensiva portando la dotazione dai 115 posti letto iniziali a 265».
La Tac del Covid hospital? Non andrà più a Civitanova, ma a Recanati
Aho saltamartí com'è sta storia che a torrette ete tajato 100 posti letto? Dicce dicce
Importante è risparmiare...no comment
Liste d'attesa una vergogna! Il crollo vorticoso del servizio sanitario nazionale.
Non mollare
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Saltamartini, tu Acquaroli e Borroni per essere credibili dovete diventare incredibili ma non nel senso che non vi crede nessuno ma tipo Capitan America, Batman, Superman. Insomma uno vi vede e pensa: ” Chissà come sarebbe il mondo senza sti tipi?”. Però vi ammiro, riuscite a dire di tutto, fare figuracce da far venire l’Agorafobia , la paura degli spazi aperti e con sempre questa smania di giustificarsi con la convinzione di essere creduti. Pardon, di spiegare perché gli altri sono in torto!
Forse dovrebbero mettersi d’accordo prima di esternare i loro pensieri
risparmia la corrente?!