Smantellato il Parco della Fantasia di Prato
«Materiale conservato in un magazzino
durante i lavori per il sottopasso» (Foto)

MACERATA - Operai del Comune al lavoro questa mattina per liberare l'area. L'assessore Andrea Marchiori: «Una volta conclusa l’opera vedremo come individuare un qualcosa che possa lasciare la memoria, come ci hanno chiesto i familiari che ringrazio per averci fatto evitare le lunghe procedure di esproprio»

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Gli operai del Comune al lavoro questa mattina

di Mauro Giustozzi (foto di Fabio Falcioni)

Il Parco della Fantasia del cavalier Prato che si trova nei pressi del passaggio a livello di via Roma smantellato questa mattina da parte degli operai del Comune di Macerata. Un pezzo alla volta, dalla pompa di benzina alla cabina telefonica e alle insegne anni Settanta, la multicolorata esposizione che aveva diviso i maceratesi, tra favorevoli e contrari, viene smantellata in queste ore perché ricade nell’area che sarà interessata dai lavori per la realizzazione del sottopasso ferroviario in via Roma e proprio qui sbucherà la galleria di uscita.

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Gli addetti comunali hanno provveduto a separare i materiali di risulta, che verranno portati in discarica, rispetto invece alle cose ed alle opere di maggior pregio da stoccare e conservare, queste ultime andranno collocate in un magazzino di Piediripa in attesa che in futuro trovino una collocazione diversa da quella attuale. Dunque un passo necessario ed inevitabile per, da un lato salvaguardare l’opera del cavalier Franco Prato, morto nel 2022 a 84 anni, dall’imminente arrivo delle ruspe del cantiere del sottopasso ferroviario, e dall’altro per riflettere e ripensare in futuro, quando saranno conclusi i lavori in tutta l’area, dove e come ricollocare un qualcosa che ricordi cosa in quello spezzone di terreno c’è stato per decenni alle porte del capoluogo. Intanto il materiale viene spostato e depositato in un magazzino e poi l’amministrazione di concerto con la famiglia di Prato, deciderà dove e come ricordare l’opera del cosiddetto ‘tramandatore’ come amava definirsi lui stesso.

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«Per quanto riguarda l’esposizione realizzata dal cavaliere Franco Prato nei pressi del passaggio a livello – sottolinea l’assessore ai Lavori pubblici, Andrea Marchiori – tutta l’area è stata acquisita dal Comune e deve essere liberata perché oggetto di lavorazioni per il sottopasso ferroviario. Una volta conclusa l’opera vedremo se e come individuare un qualcosa che possa lasciare la memoria, come ci ha chiesto la famiglia, di questa iniziativa fatta da Prato. Non potrà essere come la vediamo oggi certamente ma sarà un segno che ricordi che in quell’area ciò che c’è stato per tanti decenni nel rispetto e ricordo di quanto fatto da questa persona. Fatte le debite proporzioni potrebbe essere sul genere di quanto fatto con la Saram alle ex Casermette».

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L’assessore ricorda poi come da parte della famiglia di Prato ci sia stata ampia collaborazione nella messa a disposizione bonaria dei terreni occupati dal museo a cielo aperto necessari per realizzare il sottopasso ferroviario.

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La vasca di Alex Britti al parco della fantasia

«Sotto questo aspetto ringrazio pubblicamente la famiglia Prato che è venuta incontro alle esigenze del Comune – ribadisce l’assessore – evitando le lunghe procedure di esproprio. Alcune cose presenti in quell’area le avevano già portate via i familiari (ndr. compresa la famosa vasca di Alex Britti) ora viene liberata completamente il terreno da parte degli operai comunali. Alla fine del cantiere del sottopasso valuteremo come ricordare quella che per il cavalier Prato è stata una sua personale missione artistica, al di là che possa essere stata apprezzata o meno, comunque per Prato era un qualcosa di importante che ne ha fatto uno stile personale che a parere dell’amministrazione non va mortificato».

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«Ovviamente- continua Marchiori – la nuova infrastruttura modificherà completamente tutta quell’area e quindi mi piacerebbe che, in condivisione coi familiari che tengono particolarmente al ricordo del loro caro, ci sia la possibilità di fare un qualcosa che ricordi un’esperienza magari eccentrica, nel senso positivo del termine, di chi si è distinto per un qualcosa che gli apparteneva. Al momento non possiamo prevedere come verrà ricordata la memoria del cavalier Prato, la certezza è che un qualcosa sarà fatto, in relazione agli spazi ed alla nuova conformazione che ci sarà in quella zona di via Roma, che dovrà essere anche un biglietto da visita di uno dei principali ingressi della città».

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