Una sola offerta per i lavori della Tac:
appalto da 674mila euro in ospedale
Via 3 medici dal 118, vanno al Pronto soccorso

SANITA' - Erano state 19 le ditte ad aver manifestato interesse per l'appalto relativo all'ospedale di Macerata e di queste cinque quelle selezionate dal Rup. Poi la solita situazione critica per la carenza di medici in alcuni settori. A Caldarola il medico di famiglia Giovambattista Lommano andrà in pensione dal 15 marzo

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L’ospedale di Macerata

di Luca Patrassi

Una sola offerta per l’appalto da 674mila euro per i lavori legati all’installazione della nuova Tac nel reparto di Radiologia nella parte vecchia dell’ospedale di Macerata, tre medici dimissionari dal 118 che entreranno in servizio nei reparti di Medicina di Urgenza ed infine la presa d’atto delle dimissioni per via del raggiungimento dell’età pensionabile di un medico di base di Caldarola.

E’ stata appena pubblicata all’albo pretorio dell’Ast guidata dal direttore generale Marco Ricci la determina dirigenziale di ammissione di una impresa – la Stacchio Impianti – alla gara per l’affidamento dei lavori di adeguamento edile e impiantistico per l’installazione della nuova Tac nel reparto di Radiologia della parte vecchia dell’ospedale di Macerata.

L’onere complessivo dell’appalto è di 674mila euro, il progetto è stato realizzato dall’ingegnere Gianluca Serpilli. Erano state 19 le ditte che avevano risposto all’avviso di manifestazione di interesse per la procedura in questione e il Rup dell’Ast Macerata ne ha selezionate cinque: alla scadenza dei termini delle cinque ditte selezionate, soltanto una ha presentato un’offerta. L’offerta in questione sarà ora valutata dalla commissione esaminatrice che è appena stata nominata: la presidente è la dirigente dei servizi tecnici Ast, l’ingegnera Fulvia Dini, membri sono il perito industriale Mario Gattari e l’ingegnere Paolo Pagano, segretaria verbalizzante la funzionaria Francesca Paolorosso.

Poi c’è la determina per le dimissioni di tre medici dal Servizio di emergenza territoriale. Ad essersi dimessi sono stati i dottori Gioia Guizzi, Emilio Di Filippo e Tiziana Zamponi, già titolari con l’Ast Macerata di un rapporto convenzionale a tempo indeterminato per 38 ore settimanali, nell’ambito del Servizio di Emergenza Sanitaria Territoriale: la decisione è conseguente all’aver vinto il concorso pubblico per dirigenti medici di Medicina d’urgenza. Dunque via dal 118 ed ingresso nel Pronto soccorso. Infine l’uscita di un medico, stavolta di tratta di un medico di base che andrà in pensione nei prossimi giorni (il 15 marzo prossimo) al compimento del settantesimo anno di età, fattore individuato dalla norma tra le cause di cessazione dell’incarico. Ad andare in pensione sarà il dottor Giovambattista Lommano, medico di assistenza primaria convenzionato a Caldarola. Per questo l’amministrazione comunale nei giorni scorsi era corsa ai ripari, considerando che l’altro medico di famiglia del paese ha raggiunto il limite massimo dei pazienti, offrendo all’Ast i locali della guardia medica al fine di realizzare un ambulatorio. 

 

In pensione un medico di famiglia, il Comune offre all’Ast i locali «Dobbiamo mantenere il servizio»

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