Rush finale per le demolizioni
a Visso e Castelsantangelo
«Ora parte la vera ricostruzione»

SISMA - Nel primo comune verso la conclusione gli interventi su 79 edifici per un totale di 5,2 milioni, mentre nell'altro interessati addirittura 179 stabili per 13,5 milioni. Il commissario Castelli: «Un piano complesso, che pone le basi per la rinascita di questi borghi»

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Un edificio demolito a Visso

«Con l’ultima fase dei lavori a Visso e Castelsantangelo sul Nera, sta per giungere a conclusione il Piano di interventi redatto dall’Ufficio speciale ricostruzione per i Comuni più colpiti dal sisma del 2016/2017». L’annuncio è del commissario straordinario alla ricostruzione Guido Castelli, che fa il punto della situazione in merito a messa in sicurezza, demolizione, rimozione, trasporto e recupero delle macerie degli edifici pubblici e privati che impedivano, di fatto, la ricostruzione vera e propria in cinque Comuni del cratere marchigiano.

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Castelsantangelo sul Nera

Dopo aver portato a termine le operazioni ad Arquata del Tronto, nel Piceno, che hanno riguardato 24 edifici del centro storico per un importo di circa di 3 milioni, a Ussita (13 edifici nelle frazioni di Castelfantellino e Sorbo per un importo di 1,2 milioni) e Pieve Torina (12 edifici nelle frazioni Tazza, Appennino, Colle di Casavecchia e Seggiole per 1 milione di euro circa), nel Maceratese, quanto studiato dall’Usr volge dunque alle battute finali. A Visso, infatti, si sta lavorando sui 36 edifici nel capoluogo, mentre a Borgo San Giovanni (24 edifici) i lavori sono terminati così come a Villa Sant’Antonio, dove ai 17 edifici si sono aggiunti due fabbricati su cui intervenire, per una spesa totale di 5,2 milioni. Infine a Castelsantangelo sul Nera, il piano più importante e articolato delle Marche sia per numero di edifici coinvolti, ben 179 divisi in 11 lotti, che per il costo totale dell’operazione, di circa 13,5 milioni. Si sono appena chiusi i cantieri, inclusi di smontaggio e trasporto macerie, a Gualdo, Rapegna (lotto 2) e Nocria, mentre nel capoluogo e nelle frazioni di Macchie, Rapegna (lotto 1) Nocelleto e Vallinfante i lavori sono in fase di ultimazione.

«Un piano complesso, validato dalla Soprintendenza, che ha impegnato per mesi personale e ditte specializzate e che pone le basi per la ricostruzione vera e propria in questi borghi così duramente provati», finisce Castelli.

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Pieve Torina



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