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«Servizio idrico, basta perdere tempo:
tutti contrari alla privatizzazione.
E’ ora di dimostrarlo»

I SINDACATI chiedono di accelerare la decisione in merito al gestore unico: «In presenza di ulteriori ed immotivati rinvii ci vedremo costretti ad iniziare da subito un percorso di mobilitazione e di coinvolgimento attivo di lavoratori e cittadini»

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Daniele-Principi

Daniele Principi

«Non permetteremo che si perda ulteriore tempo e soprattutto che si utilizzi un settore di importanza fondamentale come l’acqua come terreno di scontro politico/partitico». E’ perentorio il messaggio dei sindacati ai sindaci dell’Aato 3 che hanno rinviato l’appuntamento per decidere in merito al gestore unico del servizio idrico dal 27 febbraio al 7 marzo. «In questi mesi – proseguono Cgil, Cisl e Uil – abbiamo responsabilmente discusso ed ascoltato le posizioni di tutti gli attori in campo consapevoli della complessità della situazione ma oggi che il tempo sta per scadere ed in presenza di ulteriori ed immotivati rinvii ci vedremo costretti ad iniziare da subito un percorso di mobilitazione e di coinvolgimento attivo di lavoratori e cittadini. Tutti i protagonisti di questa vicenda, ai vari livelli istituzionali, si sono sempre detti contrari alla privatizzazione del servizio idrico: è arrivato il momento di dimostrarlo con i fatti.

In una nota sottoscritta da Daniele Principi (Cgil), Rocco Gravina (Cisl), Sergio Crucianelli (Uil), Marco Bracalente (Filctem Cgil), Giuliano Caracini (Femca Cisl) e Manuel Broglia (Uiltec Uil) spingono sull’acceleratore della decisione: «Ci auguriamo che il rinvio al 7 marzo dell’Assemblea dei sindaci dell’Aato3 precedentemente prevista per il 27 febbraio sia dettato unicamente dalla volontà di sciogliere gli ultimi dubbi rimasti e che in tale sede si possa finalmente arrivare alla concretizzazione di un percorso reale di costruzione del soggetto unico che potrà garantire il mantenimento in house del Servizio idrico integrato del nostro territorio. Come sosteniamo da mesi, infatti, si è già perso fin troppo tempo ed ogni giorno che passa ci avvicina alla scadenza delle attuali concessioni, aumentando la probabilità di privatizzazione del bene pubblico acqua con le più volte citate possibili ricadute negative per i lavoratori ma anche per i cittadini in generale».

I sindacati spezzano una lancia a favore di Alessandro Gentilucci: «Va dato atto all’attuale presidenza dell’Aato3 di aver impresso un’accelerazione importante rispetto ad una situazione che si stava trascinando infruttuosamente da anni. Proprio per questo motivo oggi è arrivato il momento di concludere la partita visti gli importanti sviluppi a cui si è faticosamente riusciti a giungere nelle ultime settimane che costituiscono finalmente un concreto piano di lavoro . Come organizzazioni sindacali, rappresentative dei lavoratori delle aziende attualmente operative e dei cittadini del nostro territorio, abbiamo da subito partecipato alla discussione sul futuro del Servizio idrico integrato sostenendo che, indipendentemente dal modello di Società che si sarebbe costruito, la stessa avrebbe dovuto garantire la continuità occupazionale, la salvaguardia del carattere pubblico della gestione, l’abbassamento delle tariffe per l’utenza e la realizzazione degli investimenti necessari per l’ammodernamento della rete»

 

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