Francesco Fiordomo
di Marco Pagliariccio
Il dado è tratto. Francesco Fiordomo ci riprova: il già sindaco nel decennio 2009-2019 tenterà di inserirsi tra il primo cittadino uscente Antonio Bravi, che era stato suo assessore e del quale attualmente è lui assessore e che tenterà il bis con una coalizione di centrosinistra decisamente cambiata rispetto a cinque anni fa, ed Emanuele Pepa, intorno al quale si è compattato tutto il centrodestra.
Fiordomo, allora sindaco uscente, passa la fascia tricolore a Bravi dopo l’elezioni a primo cittadino nel 2019, prima di diventare assessore nella sua giunta
Non è riuscito al Pd (partito che l’aveva lanciato nelle vincenti campagne del 2009 e del 2014 e che aveva ricambiato ricoprendo il ruolo di portavoce della sindaca di Ancona Valeria Mancinelli, salvo poi passare ad Italia Viva, partito da cui è uscito di recente) il blitz in extremis per ricucire lo strappo: probabilmente lo scatto in avanti dei dem, che avevano annunciato la settimana scorsa un incontro con Vivere Recanati (la civica guidata da Fiordomo) poi saltato a causa di un lutto, è stato la goccia che ha fatto traboccare il vaso, spingendo l’assessore ai lavori pubblici ad andare per la sua strada. Al suo fianco avrà cinque liste: oltre alla sua Vivere Recanati, ci saranno la Civica Grufi, quella dell’ex presidente del consiglio comunale e già candidato sindaco in quota Udc nel 2019; la Civica Recanati di Nino Taddei, responsabile cittadino di Azione che già nelle scorse settimane aveva espresso la sua volontà di appoggiare la candidatura di Fiordomo; e poi Amiamo Recanati e Paese Mio.
«Recanati è la nostra città, la città che abbiamo nel cuore – dice la coalizione nella nota congiunta con la quale annuncia la discesa in campo – quando hai qualcosa nel cuore non puoi resistere, devi assecondare il battito, il sentimento. Per questo vogliamo impegnarci, vogliamo dare il nostro contributo perché Recanati sia sempre più bella, pulita, accogliente, sicura, vivace. Si, è possibile farlo. Siamo donne e uomini che vogliono fare qualcosa. Raccogliamo delusione e lamentele ma non vogliamo piangerci addosso. Guadiamo in faccia le persone e guardiamo in faccia la realtà. Per modificarla, possibilmente in meglio: è questa la sfida dell’amministrare, lasciare la città meglio di come l’hai trovata. Andare avanti e alimentare la fiducia».
I simboli delle cinque liste che sostengono Fiordomo
Il coordinamento della coalizione vede parecchi nomi già noti nella politica cittadina: oltre ai già nominati Grufi e Taddei e al “fedelissimo” Massimo Corvatta (coordinatore di Vivere Recanati), ci sono il presidente del consiglio comunale Tania Paoltroni, l’assessore all’urbanistica Michele Moretti (che nella conferenza stampa di fine 2023 era stato l’unico, oltre all’assente Fiordomo, a non annunciare l’endorsement pro Bravi), i due consiglieri comunali della civica Uniti per Antonio Bravi Cino Cinelli e Stefano Miccini, l’ex consigliere comunale Lorenzo Lucaroni e pure il già esponente della Lega Alberto Palmieri. E non fanno parte del coordinamento, ma fanno ovviamente parte del gruppo anche i tre consiglieri comunali di Vivere Recanati Carlotta Guzzini, Marco Canalini e Giorgio Generosi.
«Siamo donne e uomini con esperienza amministrativa, qualcuno direbbe della vecchia guardia – continua la nota – per noi l’esperienza è un valore fondamentale per guidare Recanati. Non ci si improvvisa, i dilettanti allo sbaraglio possono combinare pasticci. Pensiamo che Recanati debba essere guidata da persone preparate, affidabili, che conoscono la pubblica amministrazione. Insieme a donne e uomini esperte ci sono persone di tutte le età che iniziano questo percorso. Lo intraprendono con curiosità, magari anche con un pò di timore, ma convinti che un progetto che unisca esperienza e freschezza, vecchia guardia e giovani leve, possa fare bene alla città. Quello che ci unisce è che siamo civici. Ognuno ha le proprie idee, la propria cultura, la propria storia. Ci unisce l’amore per Recanati e l’impegno esclusivo e totalizzante per la nostra città, senza schemi, senza pregiudizi, senza casacche, senza divisioni partitiche. Non è una contestazione verso la forma partito, rispettiamo i partiti ed i militanti, ma abbiamo sperimentato i limiti, le contraddizioni ed il freno che spesso viene impresso all’attività amministrativa che non ha colori ma un solo obiettivo: il bene comune. Siamo civici. Un progetto della città e per la città, con il pieno coinvolgimento dei cittadini, mettendo insieme le forze migliori, senza steccati, senza analisi del sangue preventiva. Francesco non ha bisogno di presentazioni. Per lui parlano i fatti, ciò che ha realizzato da sindaco, il dinamismo e la svolta impressa a Recanati, la sua capacità, la preparazione, l’esperienza, la competenza, l’affidabilità. Siamo pronti e determinati. Presentiamo le nostre cinque liste e iniziamo il percorso di coinvolgimento dei cittadini per ragionare insieme sul programma da realizzare con Francesco».
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Dalla padella alla brace...
Giorgio Marchetti tipo governo regionale e governo di Roma dove siamo caduti dalla padella alla brace e noi tutti paghiamo il loro malgoverno.
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Quousque tandem…
Mica è scaduto il termine per altre candidature.La Quaresima non è fatta per la politica.Il Carnevale non ha un termine.