Mattia Orioli
«Mancano meno di due anni alle prossime elezioni comunali e per ora non si vede nulla di rilevante e di quanto promesso in campagna elettorale da Parcaroli». È lapidario il giudizio di Mattia Orioli sull’esperienza di governo dell’attuale amministrazione comunale, dalla quale ha ormai da tempo preso le distanze. Per questo il leader di Iniziativa Popolare affila già le armi in vista del 2025.
«E’ per questo che a Macerata intendo costruire un centro forte, di identità e di sostanza che possa trainare un sussulto di vera politica, oramai assente da troppi anni, e mi appello a tutti coloro che non si riconoscono più in questo bipolarismo: ricostruiamo una vera alternativa, che parta dal basso, con la forza delle tradizioni politiche storiche che hanno reso grande l’Italia, l’Europa e la nostra città – spiega Orioli – purtroppo le promesse elettorali di Parcaroli, tipiche di una certa politica di sola propaganda, sono andate in soffitta e con esse i sogni dei maceratesi. In città, l’ultima uscita sulla questione dei no ai tavolini di alcuni locali del centro storico, mettono in risalto ancor di più la distanza che c’è tra chi governa e chi lavora e vive la città. I commercianti hanno e stanno facendo del loro meglio per ravvivare il centro storico, e per tutta risposta dopo la concessione, oggi non c’è in rinnovo, venendo di fatto mortificati. Il centro storico di Macerata verte in una costante decrescita o meglio svuotamento ed è ancora vivo grazie ai pochi ostinati residenti e commercianti, nonché all’università ed altre istituzioni che di fatto tengono accesa una luce sul cuore cittadino e per questo mi trovo vicino alla loro indignazione e chiedo buon senso e rispetto per queste persone».
Sandro Parcaroli e Mattia Orioli nel 2020 alla ditta Tombesi di Piediripa
Orioli non vede un progetto compiuto per il centro storico, ma non solo. «Si può dire la stessa cosa per la città nel suo complesso ma anche per la provincia tutta, oramai ferme da parecchio tempo al palo – prosegue l’ex leader del gruppo locale del Nuovo Cdu – oltre al centro ci sono anche altre situazioni che si potrebbero evidenziare, come la fantomatica “Silicon Valley”, il promesso rifacimento a Piediripa del mercato ortofrutticolo, la questione sicurezza. Ecco che emerge una scarsa attenzione al mondo produttivo che va dai piccoli commercianti, ai grandi investitori, e con essa la mancata visone complessiva e strategica di un comune capoluogo. Non era questo il progetto di rilancio per Macerata città e capoluogo a cui avevo lavorato ed offerto un disinteressato e leale contributo. Ritengo che spetti alla politica, cercare di trovare soluzioni e risposte per tutti. Dov’è il cambiamento tanto sbandierato in campagna elettorale, a che punto siamo, fatta la tara delle promesse? L’unica cosa che salvo e che merita apprezzamento sono i consigli di quartiere, da poco reintrodotti ed ancora in fase di osservazione e di ripresa, e per questo un ringraziamento va a tutte le persone che si sono impegnate e messe a disposizione in queste vere e proprie assemblee di spinta e partecipazione cittadina».
Orioli conclude con il suo sogno, a livello politico: «Mi rivolgo direttamente ai maceratesi spronandoli da subito a costruire insieme una vera alternativa per il governo della città, della Provincia e del paese tutto, in un’ottica di vero cambiamento e rinascita per tutto il nostro territorio – finisce l’avvocato maceratese – mai come oggi occorre che i “Liberi e Forti” e tutti coloro che si ritrovano “al centro” ritornino in campo, perché si possa insieme ri-costruire le macerie che questa sinistra e destra radicali hanno seminato».
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Riguardo i “Consigli di Quartiere” a Colleverde non c’è proprio un bel niente. Nonostante ci siano continue segnalazioni di fumo e spaccio di cocaina proprio vicino alla Scuola Fratelli Cervi!!!!!
Non e’ vero che in questi 3 anni di governo della città PARCAROLI e’ stato irrilevante xche’ ha ereditato una pesante eredità del mal governo del centro-sinistra che in 20° anni d’amministrazione l’ha rovinata completamente.
Non è detto che un imprenditore di successo sia contemporaneamente un sindaco, o un politico, di successo. O che il centrodestra sia meglio del centrosinistra.
I fatti ce lo confermano. A Macerata, come a Corridonia… Solo che, fallito il centrosinistra, al centrodestra fallito si deve dare un’alternativa credibile. Si è all’altezza di trovare una terza alternativa credibile? Dovremmo cominciare a trovarla fin dalle prossime europee. Altrimenti non andremo a votare.