Il bar dell’ospedale
di Luca Patrassi
Possono anche cambiare le sigle – Asur, Area Vasta, Ast – ma quando entra in ballo la gestione del bar interno all’ospedale di Macerata la sostanza resta immutata: affidamenti, concessioni, canoni non pagati, contenzioso, nuovi bandi, richieste di chiarimenti, procedure defatiganti, anche con buona pace delle casse. L’albo pretorio dell’Ast propone ora una nuova determina firmata dalla dirigente del servizio Acquisti e Logistica Zelinda Giannini nella quale si dà conto dell’assegnazione provvisoria – al canone semestrale di circa ventimila euro – alla Gestioni Romito del bar interno dell’ospedale di Macerata. Contratto risolto con il precedente gestore che non aveva pagato alcuni canoni, aveva chiesto una dilazione e una rimodulazione dei canoni anche in relazione ai cali di fatturato post Covid: un epistolario che si è protratto per mesi fino alla decisione di estromettere il concessionario precedente e di escutere anche la fideiussione in attesa di verifica l’esistenza o meno di danni. Impossibile oggi contattare i responsabili dell’azienda estromessa, da capire se ci sarà o meno un’appendice legale. Intanto la gestione del bar passa alla Gestioni Romito, nome noto negli ambienti ospedalieri ed anche all’amministrazione.
Il fronte sanitario. C’è traffico in entrata e in uscita all’Ast di Macerata e purtroppo il trend non sembra essere positivo. A Camerino la solita situazione in chiaroscuro: alla primaria di Cardiologia che per mesi ha lavorato in perfetta solitudine è stata affiancata uno specializzando mentre Giambattista Catalini, primario di Chirurgia, anche quest’anno ha chiesto ed ottenuto il distacco sindacale retribuito al 50% nella sua qualità di guida un sindacato dei medici, il Fesmed.Poi con Camerino l’Ast di Macerata ha un occhio di riguardo: era stata bandita una procedura, con il ricorso alla mobilità esterna, per l’assunzione di un anestesista a Camerino ma è accaduto l’impensabile, se ne sono presentate due e il direttore Ast non ci ha pensato due volte e le ha assunte tutti e due, sono Danila Bellomaria e Maria Chiara Tonnarelli.
L’albo pretorio della Ast pubblica la determina di accettazione delle dimissioni, da fine mese, del medico di base Stefano Carducci che segue 1.500 assistiti nell’ambulatorio di Castelraimondo. Il problema che sorge è intuibile in tempi di carenza di medici: non si trova un sostituto ed anche le ricerche della Ast – avvisi e bandi – sono andate a vuoto. Ancora dimissioni, stavolta dall’ospedale: determine di presa d’atto delle uscite del medico legale Francesco Ramberti e della anatomo-patologa Irene Coati. Infine prosegue, anche nel 2024, l’ondata benefica delle donazioni: prodotti del valore di cinquemila euro sono stati destinati da Roberto Vissani ai reparti di Oncologia e di Ematologia delle strutture ospedaliere della Ast di Macerata.
Chiuso il bar dell’ospedale, tre dipendenti si sono licenziate: «Stipendi non pagati da due mesi»
Il bar con un canone di locazione a prezzo stellare, farà la fine della precedente gestione.
Spero vivamente che vengano riassunte le vecchie dipendenti. Sempre gentili ed educate! ...un altro pianeta rispetto quelle dell'ospedale di Civitanova
La sanità promessa
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Sfrattati per morosità, come per gli inquilini detentori di case.