A regime le nuove indennità di carica:
Parcaroli 9700 euro mensili,
D’Alessandro 7500
La situazione negli altri Comuni

MACERATA - Entra in vigore la legge di riforma voluta nel 2022 dal Governo Draghi: aumenti generalizzati per gli amministratori, a beneficiarne di più il capoluogo di provincia. Il sindaco di Civitanova si ferma a quota 4830 euro

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Il sindaco Sandro Parcaroli con la vice Francesca D’Alessandro

di Luca Patrassi

Sono entrate in vigore lo scorso gennaio le indennità previste dalla legge promossa dal governo Draghi nel 2022 e arrivate ora al top di gamma. La parte del leone la fanno gli amministratori del Comune di Macerata, non evidentemente per il numero di abitanti (il primato è di Civitanova) ma per il suo essere capoluogo di provincia. Giusto per stare a tre personaggi: il sindaco Sandro Parcaroli ha ora una indennità lorda mensile di circa 9700 euro, la vicesindaca Francesca D’Alessandro 7500 euro, il presidente del Consiglio comunale Francesco Luciani 4300 euro. Cifre di di assoluto rilievo, anche per molti manager. Archiviata l’epoca in cui si diceva che la funzione era svolta quasi esclusivamente per spirito di servizio. La legge era stata adottata nel 2022 per adeguare le indennità che erano ferme da una ventina di anni. Indennità definite, ma ci sono delle varianti legate al fatto se l’amministratore sia un dipendente pubblico ed abbia scelto di mettersi o meno in aspettativa. Indennità piena a chi è in aspettativa, 50% a chi non lo è.

I sindaci dei Comuni più piccoli che tre anni fa percepivano 1.659 euro lordi al mese, nel 2024 sono passati a 2.200 euro. I sindaci che amministrano i capoluoghi di Regione (Ancona) sono a quota a 11 mila euro. A Civitanova, che è nella fascia di Comuni con un numero di abitanti compreso da 30 e 50 mila, si passa dai 3.100 euro del 2021 ai 4.830 di oggi. Incrementi registrati anche per i primi cittadini dei Comuni piccolissimi: per i sindaci delle amministrazioni con meno di 3 mila abitanti il compenso è arrivato a 2.208 euro lordi al mese, con abitanti da tremilauno a 5mila si passa a 3.036 euro, con abitanti tra 5 e 10 mila unità, la retribuzione del 2024 è di 4 mila euro lordi mensili. Per i primi cittadini dei Comuni da 10.001 a 30mila abitanti il compenso 2024 si attesta a 4.140 euro.

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Fabrizio Ciarapica, sindaco di Civitanova

A Civitanova gli amministratori incassano meno di quelli di Macerata: pur avendo più abitanti, Civitanova non è capoluogo di provincia e la differenza non è minima. Il sindaco percepisce appunto 4.830 euro, il vicesindaco 2.656 euro e gli assessori 2.176 euro.Ci sono amministratori che, negli anni passati, si sono affrettati a precisare che gli aumenti sono coperti dallo Stato ed in effetti così è: nel 2024 la misura richiederà risorse statali per 220 milioni. La differenza può interessare chi si occupa dei bilanci pubblici ma non i cittadini visto che alla fine si tratta sempre di risorse pubbliche e fanno tutte riferimento alla contribuzione dei cittadini italiani. Quindi, ricapitolando ed abbinando Comuni e sindaci. Sandro Parcaroli, sindaco di Macerata, percepisce 9.660 euro, il sindaco di Civitanova Fabrizio Ciarapica 4.830, il sindaco di Recanati Antonio Bravi 4.140, stessa cifra per il sindaco di Tolentino Mauro Sclavi, il sindaco di Potenza Picena Noemi Tartabini, il sindaco di Corridonia Giuliana Giampaoli, il sindaco di Porto Recanati Andrea Michelini, il sindaco di San Severino Rosa Piermattei. Non vanno male neanche i presidenti dei Consigli comunali: nei Comuni da 15001 a 30mila abitanti percepiscono 1800 euro mensili, fino a 50mila si passa a 2300 mentre nei capoluologhi di provincia fino a 50mila abitanti l’indennità è di 4300 euro.

 

Balzi record per le indennità nel 2024: a Parcaroli 10mila euro al mese, Ciarapica dovrà “accontentarsi” della metà



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