Gli otto firmatari della lettera a Parcaroli
di Luca Patrassi
Il postino bussa sempre due volte, almeno in Comune. L’anno si era aperto con la lettera, inviata al primo cittadino e agli assessori comunali da parte del segretario comunale e dei dirigenti per protestare contro la proroga di un incarico a una funzionaria ed ecco che ne è arrivata un’altra, indirizzata sempre al sindaco di Macerata Sandro Parcaroli ma con la firma dei capigruppo, dei segretari dei partiti e dei movimenti che formano la coalizione di maggioranza.
Sandro Parcaroli
«Carissimo Sandro, alla luce degli ultimi eventi – si legge nella nota – culminati con una comunicazione dei dirigenti della città di Macerata, non condivisibile né nella forma né nel contenuto, contenente tuttavia la segnalazione di un disagio per un carico di lavoro oggi enorme, connesso agli adempimenti del Pnrr e alle pressanti altre esigenze amministrative, che sta creando carichi di lavoro ulteriori a settori già sottoposti a notevoli pressioni, ci sentiamo tenuti, per il ruolo che ricopriamo e per doveroso senso di responsabilità nei confronti della città, ad invitare te e tuo tramite la Giunta a provvedere ad una riorganizzazione della struttura funzionale del nostro Comune che riequilibri i carichi e armonizzi i settori, perché l’attività amministrativa del capoluogo possa svolgersi in un clima di maggiore distensione e con maggiore efficacia ed efficienza, per rispondere in modo adeguato alle sfide che ogni giorno il nostro Ente si trova ad affrontare. Ti chiediamo pertanto di riprendere il percorso avviato nel corso della scorsa estate e di dare al nuovo assetto adeguato riscontro consiliare, permettendo a tutti i consiglieri di esaminare il nuovo assetto che questa maggioranza di Centro Destra vuole dare all’Ente che con prestigio rappresenti».
A firmare la lettera sono stati Aldo Alessandrini, Barbara Antolini, Alessandro Bini, Pierfrancesco Castiglioni, Marco Foglia, Antonella Fornaro, Sandro Montaguti e Stefano Settimi. Insomma la maggioranza di centrodestra chiede al sindaco di mettere in agenda la rivisitazione degli assetti della macchina amministrativa con la previsione dello spacchettamento di alcuni uffici, iniziando – pare di intuire – dai Servizi Tecnici.
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La dialettica tra sindaco e maggioranza è fisiologia e non patologia; è distinzione dei ruoli e assunzione di responsabilità, nel rispetto degli elettori e dell’ordinamento. L’importante è che non si finisca a C’è posta per te.