I lavoratori della Cgil in piazza Cesare Battisti a Macerata
di Alessandra Pierini (foto Fabio Falcioni)
Sono preoccupati per come affrontare l’oggi e soprattutto per domani i lavoratori e le lavoratrici che questa mattina sono scesi in piazza Cesare Battisti a Macerata in adesione allo sciopero promosso da Cgil e Uil. Sono molte le categorie rappresentate e sotto il tripudio di bandiere, le voci gracchianti dei rappresentanti sindacali che dal microfono hanno gridato le loro ragioni, ci sono persone che hanno portato le loro storie e la voglia di fare il possibile perché qualcosa cambi. Nel mirino, come nelle manifestazioni del resto d’Italia c’è la nuova legge di bilancio in discussione al governo.
Stefano Rossi
In piazza ci sono i lavoratori della Frau che segnalano una adesione notevole, circa il 70%. «E’ un risultato notevole – spiega Stefano Rossi, Rsa Frau – se si pensa che da noi molti lavoratori sono somministrati e su di loro pende una spada di Damocle che, comprensibilmente, non gli consente di partecipare allo sciopero». Pensioni e servizi sono nel mirino: «Noi lavoratori dipendenti sono quelli che contribuiscono di più, non è giusto che il governo faccia cassa sulle nostre pensioni. La sanità è diventata una tassa indiretta. Ci sono lunghe liste d’attesa che obbligano a ricorrere ai privati e, tra l’altro, non tutti possiamo permettercelo. Per finire la precarietà, chi è assunto ora non ha un futuro, come può pensare ad avere figli e una famiglia?»
Angelo Mazzuferi
Non è più alta dell’8-10% l’adesione dei lavoratori della Giessegì: «Dopo la riforma Renzi – spiega Angelo Mazzuferi, dipendente dell’azienda – gli interinali sono tanti e scioperare per loro non è una scelta percorribile». Anche lui è in piazza per protestare contro il governo e in particolare sulle pensioni: «Lavoro da 41 anni e non sono ancora in pensione. Se ci riuscirò avrò 1050 euro al mese e non ci si campa. Una volta lasciato il lavoro la nuova legge prevede anche sette mesi senza pensione. Chi ci governa non capisce la vita reale. Probabilmente loro non fanno la spesa. Devono mettersi nei panni dei lavoratori».
Sonia Prosperi
Situazione non diversa nel settore della sanità. «Lavoro all’ospedale di Camerino – racconta Sonia Prosperi, infermiera e Rsu- sciopero perché i lavoratori della sanità sono tra i più penalizzati. Fino a due anni fa hanno sostenuto il paese garantendo servizi a rischio della loro vita. Oggi non conta più niente cosa abbiamo fatto».
Simone Salvucci lavora come farmacista: «Il mio reddito è fermo a 25 anni fa, ho tre figli e rispetto a quando ho iniziato a lavorare il mio potere d’acquisto è dimezzato. I miei figli immaginano il loro futuro in un Paese nord europeo dove i diritti vengono garantiti».
Antonella Visentin
Antonella Visentin lavora come direttrice gioco in una sala bingo a Civitanova: «Ci dobbiamo difendere contro legge di bilancio – spiega – che affossa il ceto medio, vorrei una scuola che funzionasse, una sanità che funzionasse. Questo governo non solo non ci ascolta ma ci snobba proprio, i contratti non vengono rinnovati o ci propongono di rinnovarli in maniera peggiorativa. Dovremmo scioperare ad oltranza. Con la Filcam lo faremo sicuramente di nuovo a Roma il 22 dicembre».
Luana Pierdominici è impiegata allo sportello delle Poste a Porto Recanati: «Il governo non da prospettive, ho le mie figlie a casa trentenni e laureate in cerca di occupazione». Riguardo Poste: «Sta passando inosservata l’ennesima privatizzazione. I progetti che vengono proposti servono solo a ridurre personale e servizi alle persone».
Luana Pierdominici
Simone Salvucci
L’intervento di Lara Ghiglione della segreteria nazionale Cgil
Chi è all'estero non torna. Chi è all'estero guadagna stipendi dignitosi. Chi è andato all'estero, spesso non ha santi in paradiso che lo piazza ..... Il paese ha scelto di mandare via tanti giovani, nessuna operazione per farli restare. Men che mai a sostegno delle nascite. Tornatevene nei vostri gusci, perché non ha senso uscirne con queste pantomime, quando da anni la direzione è presa
Sono con i Sindacati che hanno Organizzato lo Sciopero. Sono iscritto alla CGIL dal 1975 / 1976 e credo che attualmente c'è bisogno di sostenerlo poiché negli ultimi 10/15 anni i Politici hanno tolto tante Sacrosante garanzie nell'ambiente di Lavoro; soprattutto nel Lavoro Privato e con Basse Retribuzioni. Mi Dispiace di Non Poter Partecipare alle Manifestazioni di Protesta e a Sostegno dei Diritti sulla Salute e su le Richieste di uno Stipendio Dignitoso per i Giovani, Famiglie e Pensionati. L'età e la Salute mi Consigli di Rimanere a Casa per evitare Emozioni e Ambienti Climatiche che non è consigliato ai malanni fisici. Çomunque È come Essere Presente. Mi spiace la Non Partecipazione del sindacato CISL (sindacato che nel passato schierato al CENTRO) che da anni si è schierata con i Partiti di CENTRODESTRA.
Carlo Lupisio se non sbaglio comandava la sx nei ultimi anni.e chi ha firmato i contratti.??? Non si chiude la porta dopo che sono usciti. .....
Maurizio Iacoponi. Ma Lei da quello che Leggo è una persona di DESTRA con cui NON CONDIVIDO NULLA. E Non Aggiungo Altro.
Carlo Lupisio sono di destra dopo aver visto i danni fatti da presunti sindacalisti e PD...ho lavorato x 46 anni e ne ho viste talmente tante specie nei ultimi anni che ringrazio Dio che sto in pensione... nonostante l,amica Fornero...io mi tengo le mie idee lei vada dietro al mercenario Landini
Carlo Lupisio a le faccio notare che nonostante tutto seguivo i veri sindacalisti di una volta.andavo a riunioni sindacali ecc... personalmente ho avuto anche problemi x aver difeso i diritti .. purtroppo ero da solo ..la consolazione lo adesso che nonostante stia in pensione mi danno ragione..... buona fortuna
Carlo Lupisio una volta ci stavano i veri sindacalisti adesso solo persone che cercano solo lucro e posizioni personali.sono mercenari a cui non frega niente dei lavoratori... Landini x primo ..sta pensando solo al suo futuro come la sua predessore che adesso siede i parlamento a sbaffo dei operai che ha preso x culo .
Maurizio Iacoponi. LANDINI si impegna, ma se attorno non collaboratori che si impegnano non può fare tanto. I precedenti Segretari sono stati a Sostegno dei Segretari del PARTITO DEMOCRATICO che ha consentito la modifica dello Statuto dei Lavoratori e la Cancellazione dell'ART. 18. Non è stato consentito ai Governi Berlusconi di CANCELLARE l'articolo. 18 con le NS manifestazioni; Io ero presente alla Grande Manifestazione al Circolo Massimo a Roma. Lo ha fatto il Governo Renzi con il Benestare del CENTROSINISTRA e i 3 Segretari dei Sindacati CGIL - CISL - UIL. Ora quando vado nelle sedi della CGIL, vedo Soprattuto ExtraComunitari, che sono i schiavi nella Attuale Italia; per chiedere aiuto nel svolgere pratiche di Residenza, lavoro e richieste di Contributo Economico. Praticamente per il 70% la CGIL e gli altri Sindacati svolgono Pratiche per gli Immigrati, Regolari e Non. Mi sembra UN CENTRO di IMMIGRAZIONE. Ultimamente, le poche volte che sono andato nelle sedi della CGIL per risolvere delle pratiche da Pensionato necessarie per la loro competenza, altrimenti bisogna avere un Commercialista di fiducia; mi sono sentito un ESTRANEO. Eppure sono iscritto, da come dicevo dal 1975 / 1976, ininterrottamente, sto pagando bei soldini da quando ho fatto la prima Tessera
Cgil svendita
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Alle figlie della signora Luana vorrei chiedere se stanno meditando di andare a lavorare all’estero.
Lo sciopero di oggi non serve a niente tempo sprecato, da domani non cambia niente non ci sono i soldi, ma ancora non l’avete capito ??
Fino a poco più di un anno fa dov’erano? Quando a quei tempi i ministri di un governo “loro amico” arrivavano a precettare per garantire i servizi, perché erano in silenzio? Non credo che il loro vero interesse sia la difesa dei diritti dei lavoratori, ma di fare politica. I famigerati cococo sono stati introdotti dal governo di sinistra ed ora parlano di salario minimo e di precariato. Anche per questi motivi è mia opinione che in Italia negli anni i sindacati si sono screditati (vedi il numero degli iscritti)
Vergognatevi
Forse guardare sempre al recente passato, per fare un esempio prendiamo Renzi, da buttare con tutta l’acqua sporca che ancora sta nel Pd o prenderne sempre spunto per dire ” Eh ma quelli di prima che hanno fatto…” o di Berlusconi su cui sorvolo direttamente, serve certamente ma le cose però possono cambiare. Se prendiamo il sindacato all’era di Renzi certamente bisognerebbe condannarlo a “cinquemila anni più le spese”cit. Però le cose possono cambiare. Con la Schlein ci sono i presupposti di farlo in meglio , con Salvini, l’inutile Salvini prima o poi se non subito, un rigurgito di serietà da parte dei celtici nostrani come Parcaroli o sotto padani e soprattutto da quelli sopra padani ci dovrebbe essere e forse non lo vedremo più o comunque con il ridimensionamento a cui verrà sottoposto potrà sempre fare il custode ai bagni chimici allo stadio di Civitanova, naturalmente coadiuvato. Il sindacato può tornare a fare il suo mestiere che è poi semplicissimo: stare dalla parte di chi lavora, da chi non lavora per ovvi motivi e per chi soffre una miserabile povertà perché sul fatto che possa essere dignitosa mi sembra più una trovata romanzesca. Naturalmente bisogna tenere conto anche della Meloni che proveniente dagli ideali di un lontano ma non troppo passato continua sulla loro vecchia linea. Quelli che l’hanno votata e che non la pensano esattamente come lei in quanto lo avranno fatto per tutte le promesse non mantenute, quando ne avranno preso piena visione la ricacceranno nel suo zoccolo duro dove da regina della riforma di tutte le riforme ritornerà a fare la soletta, quella parte della calzatura a contatto con il selciato. Naturalmente non sto fantasticando sto solo sperando che eliminati gli amici della povertà per i poveri e di qualsiasi struttura distrutta da tanti ci possa essere ancora la possibilità che l’essenziale torni a funzionare. Questo non dipende certo dalla Meloni, Salvini o Tajani visti già all’opera a cui bisogna riconoscere che non hanno fatto niente per nascondere la loro natura di inetti, inutili, pericolosi per l’economia, la sanità, la scuola, la ricerca, la dignità che loro non hanno e che vorrebbero togliere e lo stanno già facendo, agli italiani. Mi fermo qui, sennò chissà dove vado a finire per argomenti che hanno poi come attori gente che speriamo rimanendo al governo in attesa di un ricompattamento della sinistra che purtroppo non sappiamo se ci sarà, nel frattempo si eliminano tra di loro che tanto sappiamo che tra loro sono tutte brave persone, generose e che hanno nella testa il benessere degli italiani ma sarà per la loro stupidità e non per le solite eredità presunte che non riescono a concluderne una buona arrivando al punto che è persino aumentato il numero delle persone che muoiono perché non si possono curare o fare visite specialistiche per mancanza di soldi. Siccome questi signori con la collaborazione di quelli che stanno nelle regioni a loro favorevoli e per carità, tutta gente selezionata e alla loro altezza se non non venivano scelti per occupare certi posti ,se messa tutta assieme non si potrebbe portare, in Albania no perché è facile che lì fra poco ci trattengono la Meloni a raccontare barzellette però per questo tipo di migranti andrebbe bene anche il Polo Nord che non è vero che si sta sciogliendo. Sono solo chiacchere….
Questa tipologia di sciopero che adottano i sindacati italiani non serve a nulla.
O si adottano strategie di sciopero e protesta come in Francia, Germania e USA oppure si perde solamente tempo.
La classe dirigenziale sindacale italiana è mediocre e senza coraggio.
i problemi di fondo derivano dal modello economico che si è imposto in ogni parte del mondo,al quale la politica,tutta,si è inchinata più o meno apertamente.Questo modello ha allargato il baratro tra i ricchi ed i poveri,penalizzando la giustizia sociale.Il solo tentativo che posso immaginare per contrastare questa tendenza è quello di riunire tutte le forze democratiche nel senso sostanziale del termine intorno ad un tavolo per mettere a fuoco un progetto di differente modello economico complessivo sul quale impostare la battaglia politica.
Per questo servirebbe una classe dirigente preparata,animata da sincere idealità mdi fondo.
si parla del salario minimo…. vero…se ne parla e basta, intanto i mesi e gli anni passano tirando a campare, poi cosa molto importante dove stavano gli interinali? si sono domandati mai i sindacalisti il perché non erano in piazza…?
Vero, i soldi son finiti.
Ditelo a chi ha fatto campagna elettorale con slogan tipo “mille euro con un clic” o “via le accise” oppure “elimineremo la riforma Fornero”.
Poveri topolini di Hamelin, li avete votati, mo’ ve li tenete.