14 Novembre 2023
ore 12:31
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«A parte Symbola e il festival della soft economy non esiste più nulla in questa regione che possa chiamarsi “strategia” per i nostri territori. E’ importante che tutto il territorio e in particolare gli amministratori partecipino». Il sindaco di Treia Franco Capponi invita così al festival della Soft Economy che si svolgerà a Treia dal 16 al 18 novembre. «Questa – prosegue il primo cittadino – è anche una prima prova di ripartenza e di prospettiva, per ripartire dalle idee e non dalle divisioni personalistiche che stanno facendo morire il nostro Paese e la nostra Regione».
Il tema è la sfida territoriale. Sono programmate relazioni di esperti del settore dell’economia circolare, dell’economia delle aree interne, delle filiere bosco-legno, dell’uso dei suoli, delle politiche di difesa per affrontare la crisi climatica e quella demografica. Fondamentale sarà il riconoscimento della centralità politica
«Il cambiamento climatico – spiega Fabio Renzi, segretario di Symbola – e gli effetti delle alluvioni sull’economia sono enormi, sappiamo che le montagne sono un hotspot climatico. In Italia la montagna copre il 66% del territorio e per di più siamo al centro del Mediterraneo. Questo vuol dire che abbiamo un rischio raddoppiato riguardo gli effetti del cambiamento climatico. Abbandonare i territori non aumenta la sicurezza. Ad esempio si parlerà del legno che può essere una ricchezza per l’Italia, il 40% del territorio è coperto da boschi ma siamo tra i primi importatori di legna da ardere. Le nostre strategie hanno un laboratorio nelle Marche e in particolare nel cratere. Deve quindi maturare la consapevolezza della centralità geografica della montagna e conseguentemente della sua centralità politica; per dare vita ad un grande e ambizioso programma centrato sull’economia circolare in grado di realizzare quelle azioni di adattamento/ mitigazione necessarie a contrastare la crisi climatica, puntando in particolare sulle produzioni legate alle filiere della bioeconomia fondamentali nell’assicurare e fornire servizi ecosistemici e ambientali. Per questo è necessario avviare un progetto di neo-popolamento per sostenere e promuovere la presenza di comunità e istituzioni locali in grado di assicurare le funzioni di vigilanza, monitoraggio, cura e manutenzione territoriale».
Il programma
La sfida della crisi climatica al Festival della soft economy: tra gli ospiti la ministra Calderone