Francesco Micucci
«La città è ostaggio dei giochini di maggioranza». Francesco Micucci, consigliere del Pd, commenta così il terremoto in giunta scoppiato dopo il ritiro delle deleghe all’assessora Manola Gironacci una volta passata dalla civica del sindaco Ciarapica alla Lega. Secondo l’esponente dem i “giochi di potere” fra il sindaco e i partiti sono una dinamica che affonda le radici già all’indomani della vittoria alle amministrative.
«Sono giochini che riguardano l’attuale amministrazione, ma che hanno uno sguardo diritto al prossimo candidato sindaco della destra – sostiene Micucci – dopo mesi di schermaglie in consiglio e fuori, qualche giorno fa la Lega ha rotto gli indugi, cercando l'”opa” sulla giunta con l’acquisto dell’assessora Gironacci. Subito è arrivata la contromossa del sindaco, con il licenziamento seduta stante dell’assessora. Vince Civitanova e FdI stanno a guardare, ma solo perché le loro mosse e le loro campagne acquisti in consiglio le avevano già fatte nei mesi scorsi. Un “risiko” che mette in stand-by una giunta già ingessata ed incapace di suo».
L’assessore Manola Gironacci
Dinamiche della politica che secondo Micucci distraggono dai problemi veri della città che rimangono non affrontati: «Strade piene di buche, viabilità bloccata, contributi per gli affitti bloccati – conclude il democrat – e solo pochi euro per le famiglie in difficoltà, ciclabili presenti solo nei discorsi dell’assessore ma neanche un metro realizzato, sicurezza ai minimi termini con furti e giro di droga all’ordine del giorno, la stagione turistica in forte calo rispetto agli anni scorsi. Ma sindaco e giunta passano il tempo a scambiare pedine e tirare dadi, in un gioco dell’oca che però porta la città sempre al punto di partenza».
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Per il gioco dell'”oca” niente da fare. Però si può sempre fare dama.