Balneari, le aste slittano di un anno
«Così si allunga solo il brodo»

BOLKESTEIN - La commissione Bilancio e Affari istituzionali del Senato ha approvato un emendamento al decreto Milleproroghe che ha spostato a fine 2024 il termine per effettuare le gare. Mentre per le mappatture delle spiagge cinque mesi in più di tempo. Insoddisfatta la presidente dell'Abat Civitanova Mara Petrelli

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di Laura Boccanera

Proroga al 2024 per i balneari. La commissione Bilancio e Affari costituzionali del Senato ha approvato l’emendamento riguardante la situazione delle concessioni demaniali che per effetto della direttiva Bolkestein sarebbero dovute andare all’asta alla fine di dicembre.  Slitta tutto di 12 mesi. Non un successo per gli operatori che comunque, seppur tirano il fiato, non sono soddisfatti dal provvedimento.

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Mara Petrelli dello chalet Lido Cristallo e presidente Abat

Cosa migliore per loro infatti sarebbe uscire completamente dalla direttiva servizi e dal sistema di liberalizzazione delle aste. Ieri in commissione sono stati approvati gli emendamenti dei relatori e quelli riformulati di Forza Italia e Lega. Gli emendamenti, presentati al decreto Milleproroghe e approvati, prevedono la proroga di un anno delle attuali concessioni, quindi fino al 31 dicembre 2024, concedono cinque mesi in più di tempo per l’esercizio della delega sulla mappatura delle spiagge date in concessione, che altrimenti scadrebbe il 27 febbraio 2023, e istituiscono un tavolo tecnico presso la presidenza del Consiglio. Stop dunque anche ai comuni per l’espletamento delle gare.

«Credo che questo provvedimento allunghi solo il brodo – commenta Mara Petrelli presidente Abat Civitanova – come dico ormai da sempre la gara non è la soluzione, si distrugge un settore per darlo in pasto alle multinazionali che riusciranno a spuntarla sulle gare e distruggeranno una tipicità locale uniformando tutto. Qui si mandano in mezzo alla strada centinaia di famiglie». Una delegazione di balneari civitanovesi tra cui Andrea Ruffini che è anche consigliere comunale di FdI e referente Marche del movimento “Adesso basta” l’8 febbraio, assieme alla senatrice FdI Elena Leonardi, aveva preso parte ad un incontro alla Camera col mondo produttivo. Anche in quella sede, alla vigilia dell’emendamento i balneari hanno portato le proprie istanze.

 

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