La foto di gruppo
Nominato il cda dell’azienda Teatri, presidenza in quota Fratelli d’Italia a Maria Luce Centioni. Estromessa dal consiglio comunale causa riconteggio dei voti per il ricorso presentato da Andrea Ruffini, Maria Luce Centioni è la nuova presidente dei TdC. A precederla nello stesso ruolo nel 2017 il fratello Francesco Centioni, dimessosi poi dopo appena 20 giorni dalla nomina.
Maria Luce Centioni
Il cda del Rossini è composto da Giuseppe Baioni (Forza Italia) che assume la vicepresidenza, Agnese Biritognolo (Vince Civitanova), Antonio Nortesani (Civitanova Unica) e Armando Lazzarini (Lega). Maria Luce Centioni è imprenditrice, titolare di un b&b ed organizzatrice di eventi oltre che volontaria della Croce verde. Questa mattina, il sindaco Fabrizio Ciarapica, dopo aver provveduto alla firma dei rispettivi decreti ha ricevuto, nella sala dell’Amicizia di Palazzo Sforza, i componenti del nuovo consiglio di amministrazione. Presente all’incontro anche Paola Recchi, direttore dell’Azienda.
«Vi ringrazio per aver accettato questo incarico importante e per l’impegno ed il tempo che metterete a disposizione – ha detto Ciarapica -. E’ un Cda di alto profilo oltre che di esperienza perché l’Azienda Teatri è un’azienda molto importate per la cultura ed il turismo della nostra città. Con grande responsabilità ogni lista si è fatta carico di condividere questo consiglio di amministrazione che sono sicuro farà molto bene. Nell’ottica di un continuo miglioramento, che passa anche attraverso l’ottimizzazione delle risorse, chiedo a ciascuno di voi la massima unione e collaborazione. C’è tanto lavoro da fare e sono sicuro che ne sarete all’altezza. Per quanto mi riguarda, rimango sempre a disposizione per un lavoro di squadra e in sinergia per il bene della città».
a quando il bando per nominare il direttore artistico e quello organizzativo???? fare cultura è un lavoro, e lo dovrebbe fare chi lavora nel campo. attendiamo fiduciosi
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Ma quel Gianluca Crocetti che dopo la vittoria della Contessa Menegazzi, sostenuta con la lista importantissima “ Io Rinascimento con Sgarbi “ e che voleva immediatamente l’assessorato alla Cultura, già promesso dalla contessa in caso di vittoria e questa è una, dov’è? Poi saltato in FdI rimanendo comunque attaccato a Sgarbi tramite il cordone ombelicale ( non cercate di immaginare la scena, in caso contrario non mi assumo nessuna responsabilità specialmente se ciò dovesse apparire in una di quelle fotografie artistiche dove il maestro si fa fotografare mentre rappresenta un tutt’uno con la tazza della latrina) e questa è la seconda, che fa? E a detta di tal Massimo Belvederesi nato a Atac e ivi residente che dichiara pubblicamente che il Crocetti rappresenta la quota culturale di Fratelli d’Italia e con cui il partito ha una affinità di idee e valori e pertanto dato tutto questo consolida la posizione di FdI nel consiglio comunale ( così si esprime il soggetto, io non lo capisco, lui non si può capire se non per mera illusione, il partito lo darà per buono ) e questa è la terza, che dice? E poi viene la quarta. Eh sì, questa è più forte delle altre tre quindi si consiglia di tenersi forte. A dire la sua e nientepopodimenoché il consigliere regionale Pierpaolo Borroni. Vista l’esperienza culturale e politica riporto per intero la sua dichiarazione:” Crocetti è una continuità di idee e azioni e non è nuovo nel centrodestra, in età giovanile faceva parte dell’Azione giovani di Alleanza nazionale e la nostra proposta è di farlo vice capogruppo perché è opportuno che abbia un incarico di rilievo». Dopo queste due dichiarazioni, del Belvederesi e del Borroni, come fa uno a non chiedersi: “Ma com’è che un personaggio di siffatta grandezza culturale suggellata dalla scelta sgarbiana di infilarlo nella sua lista è così privo di titoli che onorino la sua presenza in Civitanova come apportatore di virtute e canoscenza? Capisco che il nuovo presidente dei teatri, piangente sulle scale del comune dopo essere stata sostituita abbia commosso la contessa che rimuginando che te rimuginando un posto glielo ha trovato lo stesso, premesso che ha mantenuto per se per motivi che esulano da qualsiasi tentativo anche metafisico di capire il perché sull’aver mantenuto la delega alla cultura, perché non sfrutta la presenza di uno sgarbiano, ex di An, culturalmente dato per avanzato?
…mah, forse a qualcuno è sfuggito (può succedere, per carità…) che i direttori, artistici, organizzativo e amministrativo, ci sono già, operano nel campo da tempo (alcuni da decenni), quindi assumerne altri sarebbe una spesa in più, e chiedere un bando (o una banda, forse!!?) non è assolutamente giustificato!!! Fare cultura è un lavoro, è verissimo, ma anche informarsi fa parte del lavoro, di qualsiasi lavoro!!! gv