Incendio a Camerino il 17 agosto 2021
di Gianluca Ginella
Una scia di fiamme che nell’estate del 2021, nella zona di Camerino e Valfornace, aveva mandato in fumo decine di ettari di vegetazione distrutti nella zona di Camerino: rinviato a giudizio un 39enne di Valfornace, Antonio Gazzella, taglialegna. L’udienza si è svolta oggi davanti al gup Giovanni Manzoni del tribunale di Macerata. Il 39enne è accusato di nove incendi avvenuti a partire dal 2 agosto dello scorso anno. Il primo in località Morro di Camerino quando avrebbe lanciato dal finestrino dell’auto un innesco artigianale già acceso.
Erano bruciati 130 metri quadrati di vegetazione. Questo alle 6,40 del mattino. Qualche ora dopo, quello stesso giorno, l’uomo avrebbe causato un incendio in località Peschiera di Valfornace. In quel caso il fuoco si era esteso su 11mila metri quadrati. Pochi minuti dopo avrebbe appiccato un altro incendio, sempre a Valfornace, questa volta in località Perimbotta-Sardella. In quel caso l’incendio si era sviluppato su 6mila metri quadrati di terreno. In entrambi questi incendi gli viene contestato di averli appiccati vicino al villaggio delle Sae. Il suo modo di agire era stato sempre lo stesso: mentre passava con l’auto aveva lanciato dal finestrino un innesco già acceso. Con la stessa tecnica il 14 agosto avrebbe appiccato altri due incendi a distanza di pochi minuti. Entrambi a Serravalle, con i due roghi che avevano distrutto, nel complesso, circa 4mila metri quadrati di vegetazione. Il 17 agosto avrebbe appiccato un incendio a Morro di Camerino, intorno alle 2 di notte, e in quel caso le fiamme si erano sviluppate su 30 ettari.
In seguito a questo incendio le indagini dei carabinieri Forestali e della Compagnia di Camerino si erano indirizzate sulla pista del piromane. Ma la scia di incendi non era finita. Il 18 agosto Gazzella avrebbe appiccato un incendio a Valfornace, con le fiamme che si erano sviluppate su circa 2.800 metri quadrati di terreno. Il 21 agosto avrebbe appiccato un ulteriore incendio, questa volta in località Pecciana a Valfornace. Il 21 agosto l’uomo era poi stato arrestato dai carabinieri Forestali, che gli contestavano, sul momento, un incendio. In seguito è stato accusato di tutta la serie. Di cui farebbe parte anche un ultimo incendio che risale al 16 agosto del 2021 quando avrebbe causato un rogo di 150 metri quadrati di vegetazione a Valfornace.
Oggi l’accusa, sostenuta dal pm Stefania Ciccioli, ha chiesto il rinvio a giudizio per il 39enne, assistito dall’avvocato Paolo Cecchetti. Il giudice Giovanni Manzoni ha rinviato a giudizio l’uomo al 25 gennaio del 2024.
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