In coma dopo aver partorito,
morì a distanza di 5 anni:
super consulenza al processo

CIVITANOVA - Sotto accusa al tribunale di Macerata c'è una anestesista. Il giudice nel processo che è partito oggi ha disposto accertamenti che saranno affidati a tre specialisti. La vittima, Rosa Castro, era morta a 39 anni nel marzo del 2021

- caricamento letture
rosa-castro-e1614859760623-650x426

Rosa Castro

di Gianluca Ginella

Tre medici saranno chiamati a svolgere una consulenza per il processo che deve far luce sulla morte della 39enne Rosa Almonte Orlandy Castro. La donna dominicana finì in coma nel 2016 dopo aver partorito un figlio ed era morta a distanza di cinque anni: il 4 marzo del 2021. Sotto accusa al tribunale di Macerata c’è una anestesista, Barbara Degl’Innocenti, 46 anni, pisana. All’epoca dei fatti era in servizio nel reparto di Rianimazione dell’ospedale di Civitanova. Dopo la morte della donna dominicana, il processo per lesioni si è stoppato e oggi c’è stata la prima udienza di un nuovo processo, questa volta per omicidio colposo. Il giudice Daniela Bellesi ha deciso che venga fatta una perizia che sarà affidata ad un ginecologo, ad un medico legale e ad un anestesista. In particolare va stabilito se via sia un collegamento tra la morte e il fatto che la donna finì in coma durante il parto e se vi siano state responsabilità da parte dell’imputata. La vicenda inizia il 10 maggio del 2016 quando Rosa Castro era stata sottoposta a un taglio cesareo in emergenza.

formica-manuel

L’avvocato Manuel Formica

L’anestesista di turno, Degl’Innocenti, aveva fatto l’anestesia generale. Rosa però aveva iniziato a stare male, a vomitare, e dopo aver partorito era entrata in coma. Per l’accusa le cause dello stato comatoso post anossico di Rosa Castro sarebbero da ricondurre «al prolungato e gravissimo stato ipossico indotto dalla intubazione in esofago anziché in trachea da parte della anestesista».

Per la procura l’intubazione «non corretta» avrebbe comportato una impossibilità a ventilare la donna per vari minuti con conseguente assenza di flusso di ossigeno al cervello. La procura contesta inoltre che non siano stati fatti accertamenti come se fosse o meno a digiuno, se fosse allergica a farmaci, se avesse avuto problemi in altre pregresse anestesie. Una volta che l’anestesista aveva introdotto «erroneamente» secondo la procura il tubo oro tracheale in esofago, «la condotta dell’indagata è particolarmente grave per l’inosservanza dei parametri di monitoraggio» dice ancora la procura. L’anestesista è assistita dall’avvocato Manuel Formica: «Il giudice oggi ha acquisito una parte dei verbali del precedente provvedimento e ha rinviato l’udienza al 23 novembre. La perizia disposta dal giudice rimette in discussione anche le lesioni contestate al momento del parto». Rosa Castro viveva con il marito a Foligno, nel 2016, in vista del parto, si era trasferita a Civitanova dove aveva alcuni parenti.

 

Muore a 39 anni dopo il parto, l’addio a Rosa Castro

In coma dopo il parto, muore a 39 anni: il lungo calvario di Rosa Castro

Mamma in coma durante il parto, anestesista a giudizio

tps://www.cronachemaceratesi.it/2016/05/13/in-coma-durante-il-parto-sequestrate-le-cartelle-cliniche/806732/

In coma dopo il parto: dimesso il bambino, lei grave

Partorisce una bimba e va in coma, l’ospedale fa un esposto in procura

Donna in coma dopo il parto, indagata una anestesista

In coma dopo il parto, “Ora la vogliono dimettere: totale indifferenza delle istituzioni”



© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page

Quotidiano Online Cronache Maceratesi - P.I. 01760000438 - Registrazione al Tribunale di Macerata n. 575
Direttore Responsabile: Gianluca Ginella. Direttore editoriale: Matteo Zallocco
Responsabilità dei contenuti - Tutto il materiale è coperto da Licenza Creative Commons

Cambia impostazioni privacy

X