L’ospedale di Civitanova
Va in coma mentre dà alla luce la sua prima bambina. Esposto dell’ospedale in procura per accertare eventuali responsabilità. Martedì il parto cesareo a Civitanova dove la donna, una 35enne dominicana, è ricoverata ora in Rianimazione, in prognosi riservata. La piccola, 3 chili e 200 grammi, sta bene e aspetta che la sua mamma si risvegli. Lunedì la 35enne, giunta al nono mese di gravidanza, è stata ricoverata perché aveva dei forti dolori. Martedì le sue condizioni non sono migliorate e i medici hanno deciso in emergenza di procedere al parto perché era a rischio la vita della piccola che portava in grembo e quella della mamma stessa. La dominicana è stata sottoposta ad una anestesia totale. In sala operatoria è sopraggiunta la complicazione che l’ha fatta finire in coma. «Il parto non c’entra – spiega Massimo Palazzo, direttore dell’ospedale che ha fatto partire l’esposto – la donna ha avuto una carenza di ossigeno in fase di anestesia. Sarebbe accaduto lo stesso se si fosse trattato di un altro intervento che richiedeva sempre l’anestesia. Ho fatto la segnalazione come atto dovuto per capire se ci sono state responsabilità». La donna aveva già mangiato quando i medici hanno deciso di fare il parto cesareo in emergenza. Un particolare questo che andrà approfondito per capire se è stato proprio il fattore pasto a scatenare una reazione in fase di anestesia. La procura di Macerata intanto ha incaricato il pm Rosanna Buccini di procedere con gli accertamenti urgenti previsti dalla legge. Aperto un fascicolo. La bimba data alla luce dalla 35enne è il suo primo bambino. L’esposto del direttore dell’ospedale è stato presentato ieri in procura.
(Mar. Ve.)
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Ma di solito non sono i familiari a presentare esposti in Procura quando si verificano questi incidenti? Si tratta forse dal momento che si tratta di Sanità, di Prevenzione Legale, nuova branca della scienza medica?