di Luca Patrassi
Il tempo di leggere l’articolo legato alla serie di cartelli Affittasi che “abbelliscono” tante, troppe vetrine della città ed immediatamente il pensiero all’ultima occasione persa dal Comune di Macerata sul fronte del ritorno della residenziali in centro storico. Macerata non ha avuto un solo euro dalla Regione per la costruzione di alloggi popolari in centro storico. Stavolta però, la colpa non è della Regione “anconacentrica”, stavolta non c’è alcuna possibilità di accusare chi c’era prima visto che la presunta responsabilità è bipartisan, forse il segnale che si tratta di un argomento che non interessa agli amministratori comunali, prima di centrosinistra ed ora di centrodestra.
Alcune case popolari a Macerata
Il Comune di Macerata non ha presentato progetti per il bando della Regione e non ha ottenuto finanziamenti, diversamente da Civitanova dove il duo Ciarapica-Carassai, con il sostegno dell’Erap, ha portato a casa 6.5 milioni di euro per la realizzazione di 37 appartamenti tra l’ex Vetreria (area Ceccotti), via Oberdan e via 30 giugno (Civitanova Alta). Interventi che riguardano tre edifici, due dell’Erap e uno del Comune. Civitanova, con Pesaro, è il comune che ha ottenuto più finanziamenti e ii suoi progetti figuravano al vertice della graduatoria del bando regionale.
Romano Carancini con Sandro Parcaroli in uno scatto precedente alla candidatura dell’attuale sindaco
A Macerata solo chiacchiere da campagna elettorale, riunioni tecniche inutili. Centrodestra e centrosinistra uniti nel dire che il centro si rivitalizza recuperando la residenza , poi si scopre che il Comune di Macerata non ha un solo progetto. Il bando regionale era uscito sul finire dell’amministrazione comunale a guida Carancini, nessuno ha pensato di muoversi subito, c’erano le elezioni. Il cambio di amministrazione ha prodotto qualche riunione a Palazzo Conventati tra alcuni dirigenti e alcuni assessori ma, tra una riunione e l’altra, senza fretta, è accaduto che il bando è scaduto e il Comune di Macerata non ha presentato alcun progetto per il centro storico pur essendoci tanti finanziamenti. Il tutto all’insegna di una sana tradizione che conferma come quello delle abitazioni popolari non sia un tema che faccia presa sugli amministratori comunali: non a caso gli ultimi due interventi pubblici in centro storico risalgono a 25 anni fa in via padre Matteo Ricci,e agli anni Ottanta in vicolo Costa quando era sindaco Ballesi.
Dal centro ai corsi principali: quanti cartelli “Affittasi” a Macerata
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Bene bravi bis ma signori o sei capace di fare le cose o a casa siano di destra sinistra centro.Siccome si mette l’amico dell’amico cosa vogliamo poi pretendere.
Ma perché a Macerata ci sono tanti disabili senza reddito che per far fronte alle loro necessità hanno bisogno dell’aiuto pubblico? Secondo la mia idea tutta opinabile, le case popolari, in un pese civile, spettano di diritto e gradisse solo alle persone disabili che non hanno reddito sufficiente per tutte le loro necessità e attrezzate per le loro problematiche. Ma per chi ha braccia, gambe e cervello a posto, per la casa: bisogna che ci pensa a procurarsela da solo con i suoi sacrifici.
Mi spiace dirlo: le case popolari come vengono concepite da sempre, sono la disgrazia della della democrazia perché più che essere utili ai cittadini sono utili alla becera politica sempre in cerca di raccatta voti, e sempre a spese delle persone oneste.
Parruccone ha fatto bene. Gli immobili al centro devono rimanere liberi soprattutto per gli studenti universitari che arricchiscono le università e sfamano le varie porchetterie, friggitorie, pizzerie e qualche bar ancora aperto e magari anche il suo ristorante. C’è sempre una gran puzza di muffa al centro di Macerata, non è che viene da qualche palazzo in disuso crolla non crolla. Al sindaco di Civitanova gli si potrà dire di tutto..e mi pare giusto, a Parruccone che doveva rivoltare Macerata come un calzino, dategli tempo che tanto i capelli più bianchi di così non gli diventano. Però la colpa è anche dei Maceratesi come Sacchi che pur sapendo che non fosse un vero leghista, ci è diventato dopo ma questa mancanza di purezza iniziale chiaramente si sarebbe fatta sentire. Non volevate più Carancini, bene, adesso c’è qualche lamentela ma non è il caso di preoccuparsi. A Macerata sapete come far cambiare il voto alle persone dalla sera alla mattina, Sacchi addirittura ha fatto cambiare pure partito al sindaco di Civitanova. Alla lunga dovreste sistemare tutto. Non è come a Civitanova che fermati lì, a Macerata avete signori in profumo di santità, volevo scrivere statità nel senso di statisti che pensano più all’oggi che alle future generazioni, ma non tutti sono come J.F.Clarke e la parola non l’ho trovata. L’importante è averli questi geni della politica e tenerseli stretti. Tante volte dovessero scappare via…
Le case popolari bisogna darle alle famiglie italiane che hanno piu’ bisogno a causa della crisi economica e no agli immigrati clandestini che ci stanno adesso.
Credo che l’amministrazione Parcaroli debba rispondere.
Sotto l’Amministrazione a guida D. C. con il Sindaco Avv.to Carlo Cingolani iniziammo la costruzione di case popolari in Via Costa e in Via Padre Matteo Ricci centro storico, tutti eravamo convinti che bisognava riportare le famiglie nel cuore della città. In tempi recenti solo il Presidente della Provincia Tonino Pettinari e Romano Carancini hanno riportato gli Uffici nei locali del Centro Storico. Naturalmente l’Università ha sempre contribuito su questa politica ma dobbiamo creare una popolazione mista famiglie e studenti Con una Movida a misura d’Uomo, affinchè durante l’estate ci sia anche persone che abitualmente vivono le vie oggi spopolate del centro. Non buttiamola come si dice in “cagnara” ma tutto ancora è possibile. Tacconi
La capacità delle persone, in questo caso i politici, si misura sui risultati, non sull’orientamento politico. Fatto sta che però a questa amministrazione sembra non interessi la situazione abitativa del ceto meno abbiente, oltre che non avere a cuore i piccoli imprenditori che, senza popolazione, per chi aprono le attività?