Un momento del set fotografico a ussita
di Monia Orazi
Bambini di Ussita modelli per un giorno hanno prestato i loro volti e sorrisi alla collezione creata per loro dalla stilista Farway Zulfiqar, che dai banchi dell’istituto di moda di Tolentino, passando per l’Accademia di Belle arti di Macerata, a Milano ha fondato la sua azienda di moda. La giovane stilista maceratese ha scelto le sue amate Marche come ambiente per la sua ultima campagna pubblicitaria: «Queste due giornate nelle Marche tra Ussita e Portonovo sono state meravigliose con Andrea Chemelli il fotografo di Farway Milano. Ussita è uno dei paesini che è stato colpito dal terremoto e avendo un legame così forte con le Marche non potevo pensare ad un altro posto che questo per creare il set fotografico. Così mi sono messa in contatto con Milena Bruni, una mia ex compagna delle superiori, di Ussita che ha reso possibile questa prima giornata con i bambini, accogliendoci nella sua fattoria. La location si sposava benissimo con la filosofia green e sostenibile di Farway grazie alla massiccia presenza di verde e di natura».
Farway Zulfiqar
Protagonisti degli scatti, in una giornata piena di allegria alcuni bambini di Ussita: «Mi piace comunque improvvisare e la giornata è stata spettacolare, i bambini si sono divertiti e noi siamo riusciti a cogliere gli attimi per raccontare la nostra filosofia. A Portonovo invece, con un altro gruppo di bambini della provincia di Macerata, siamo riusciti ad organizzare un altro set fotografico, anche grazie alla collaborazione dei genitori che sono stati super entusiasti di far fare questa esperienza unica ai loro figli. Sono entrambi posti meravigliosi per raccontare un po’ di me e di questa mia influenza marchigiana».
Dopo anni di duro lavoro in tutti i ruoli della moda, da commessa, a stylist, ad addetta al confezionamento, all’esperienza fatta in diverse città italiane ed in Inghilterra, Farwa Zulfiqar ha fondato la sua startup all’insegna della sostenibilità ambientale. Tutto è nato in famiglia, un sogno coltivato sin da bambina a Pollenza, poi tra i banchi delle superiori a Tolentino e poi ha preso forma all’Accademia di belle arti di Macerata: «Sono nata in Pakistan, ma sono cresciuta in provincia di Macerata dove vive la mia famiglia, ora mi trovo a Milano dove ho fondato la mia azienda. Arrivata a questo punto, ho capito che la libertà è un concetto per cui una donna non finisce mai di lottare in qualsiasi società che essa sia. Se hai fuoco o passione in te nessuno può fermarti a raggiungere i tuoi obiettivi, di qualsiasi nazionalità tu sia. Sognavo di diventare fashion designer fin da piccola, quando vedevo mia mamma cucire i vestiti. Da noi alle bambine fin dalla tenera età viene insegnato a cucire e ricamare. Ho iniziato a frequentare una scuola di moda e passo dopo passo i miei sogni hanno iniziato a prendere forma. Dopo le superiori volevo partire per Milano, il sogno di ogni studente che vuole seguire una carriera nella moda, ma coprire le spese non era facile, in casa lavorava solo papà». La meta era una prestigiosa scuola di moda, irraggiungibile per le finanze familiari, così la scelta è caduta sul corso di fashion designer dell’accademia maceratese: «Ricordo che papà mi disse una cosa fondamentale che porto sempre con me anche oggi: Non pensare di trovare il successo solo frequentando un’università prestigiosa, se hai passione e interesse per la moda e credi nei tuoi sogni nessuno ti fermerà, sappilo. Così mi sono iscritta all’Accademia delle Belle Arti di Macerata che mi ha dato una visione a 360° del mondo della moda. Oggi ho capito che mio padre aveva perfettamente ragione. Nella vita bisogna avere passione, voglia di conquistare e non solo di provare, per riuscire a raggiungere i propri sogni».
Da qui è nata l’idea della startup innovativa che fa dell’ecosostenibilità uno dei mantra della produzione aziendale: «Tutta la nostra produzione è eseguita rigorosamente in Italia per aiutare i piccoli laboratori e valorizzare il made in Italy. Le nostre materie prime derivano da fibre naturali e da coltivazioni biologiche Certificati Gots (Global Organic Textile certificate). Sono tessuti ipoallergenici sicuri e particolarmente indicati per pelli sensibili ed essendo anche prodotti bio il loro impatto sull’ambiente e sull’ecosistema del nostro pianeta è altamente positivo. Vorrei fare la mia parte per lasciare un futuro migliore alle prossime generazioni. Per noi l’ecosostenibilità è tutto il processo per completare il capo. Dal disegno al tessuto, la modellistica, il laboratorio per poi arrivare al cliente finale. Noi utilizziamo un cotone biologico che contiene lo zero per cento di sostanze chimiche ed inoltre riduce drasticamente l’inquinamento delle acque del 90% . Garantisce infine un lavoro sicuro e protegge anche gli agricoltori da eventuali malattie. Infatti il cotone comune contiene il 16 per cento delle sostanze chimiche, l’80 per cento di pesticidi usati per coltivare il cotone non biologico contengono sostanze che possono causare il cancro».
Da Macerata a Temptation island, gli abiti della stilista in tv
Complimenti.. è bello sapere che dallistituto di moda di Tolentino ci sia qualcuno che abbia fatto strada lì ci ho passato gli anni belli della mia vita
Complimenti per il risultato ottenuto e per aver pensato alle Marche alle tue radici per il set
Complimenti per il traguardo raggiunto, ma soprattutto perché non ti sei dimenticata della tua terra, allestendo il set fotografico per i tuoi abiti proprio ad Ussita, uno dei paesi più colpiti dal sisma.
Complimenti..brava..hai coronato il tuo sogno..me lo raccontavi alle medie..ho 2 nipoti da vestire..
Bravissima, complimenti
Bravissima! In bocca al lupo !
Complimenti, la strada non è certo facile, ma hai dimostrato coraggio, determinazione e perseveranza, un gran in bocca al lupo!
Complimenti!!!
Brava Farwa Zulfiqar
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