Morto alla stazione, appello del padre:
«Aveva scelto lui di vivere per strada
Da Civitanova tanta solidarietà»

CIVITANOVA - Pasquale Liguori, padre adottivo di Amedeo Colurci, interviene per ringraziare Comune, Caritas e Associazione Matteo per essersi prodigati per il funerale del 44enne. «Non è vero che le istituzioni non hanno fatto nulla»
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Amedeo Colurci

 

di Laura Boccanera

«Da Civitanova tanta solidarietà, non è vero che le istituzioni non hanno fatto nulla, mio figlio aveva scelto di vivere per strada. Devo ringraziare gli uffici comunali e il sindaco che si sono prodigati per permettere a mio figlio di essere sepolto qui e che hanno pagato le spese per il funerale». Rompe il silenzio Pasquale Liguori, il papà adottivo di Amedeo Colurci, il 44enne trovato morto alla stazione di Civitanova. In questi giorni la famiglia è venuta a Civitanova per il funerale che si è svolto a Civitanova Alta e ha avuto modo di leggere le dichiarazioni politiche di quanti hanno commentato la vicenda. E il padre (ha adottato Amedeo quando aveva 2 anni) chiede di non speculare politicamente sulla vicenda di suo figlio per campagna elettorale: «Amedeo aveva scelto di vivere per strada – racconta – il suo cambiamento risale a qualche anno fa quando si è separato dalla moglie. Un abbandono che ha vissuto malissimo facendone una malattia. Prima ha vissuto un po’ con noi, poi è andato ad abitare a Villanterio (in provincia di Pavia, ndr) con degli amici. Ma il suo malessere non passava. Da qui la scelta di andare a Civitanova dove abbiamo dei parenti. Per un po’ ha vissuto coi cugini. A Civitanova aveva un tetto, ma ha deciso di vivere per strada, sua cugina gli portava da mangiare, non era abbandonato. E’ stata una sua decisione che col cuore pesante sia io che sua mamma abbiamo dovuto accettare». Da qui la richiesta di non indugiare oltre in commenti e speculazioni: «il Comune in realtà ha fatto tantissimo – prosegue Liguori – così come l’associazione Matteo con Michele Cascella e sua moglie che sono nostri amici e anche Carla Perri e Renato Boni del negozio di abbigliamento Renemary che hanno fornito il vestito per mio figlio. Tutte le spese per il funerale sono state pagate dal Comune che si è messo in contatto con quello di Villanterio in cui Amedeo risultava residente per averne poi il rimborso. Non sarebbe stato facile per noi assecondare il desiderio di Amedeo che aveva richiesto di essere sepolto vicino al mare. Il Comune ha procurato anche un loculo in alto da cui si può vedere l’Adriatico. A tutti loro va la nostra riconoscenza». Amedeo Colurci è stato trovato morto domenica mattina alla stazione di Civitanova. Per un periodo, fino a prima del Covid aveva trovato alloggio alla Caritas, ma quando per le disposizioni anti contagio la Caritas ha dovuto chiudere gli alloggi è rimasto per strada. Al funerale c’erano anche diversi amici e i rappresentanti dell’associazione Caritas e Matteo.

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