“Pierrico” Parrucci in pensione:
«Sappiamo che è irripetibile
e sogneremo nostalgici la sua “condotta”»

SAN GINESIO - Oggi è l’ultimo giorno della sua pluridecennale carriera di medico di famiglia. E' stato anche sindaco in tre mandati, dal 1990 al 1999, e nella quarta, 2003-2008. L'amministrazione: «Lo si poteva chiamare a casa o sul cellulare, sicuri che avrebbe risposto o che, se impegnato, avrebbe richiamato. Lo si poteva fermare per strada o mentre era in macchina, perché si sapeva che si sarebbe fermato a dare un primo consiglio o a indirizzare alla scelta di un farmaco»

- caricamento letture

 

Dottor-Pierrico-Parrucci

Il dottor Parrucci, da domani in pensione

Il dottor Pietro Enrico Parrucci va in pensione. Oggi 30 settembre è l’ultimo giorno della sua pluridecennale carriera di medico di famiglia a San Ginesio. Laureato in Medicina e Chirurgia all’università di Perugia, dove ha conseguito anche la specializzazione in Gastroenterologia, giovanissimo, dopo una breve esperienza a Monte San Martino, ha ottenuto una delle due “condotte” di San Ginesio, suo luogo di nascita e di residenza. «La condotta medica è per definizione “un modello efficace di assistenza sanitaria nel territorio” – scrive l’amministrazione comunale ginesina – e il nostro dottore ha interpretato questo mandato in senso stretto, in modo competente, sollecito, empatico, quasi amichevole, non lesinando visite a domicilio a qualunque ora e con qualunque tempo atmosferico nei casi che ritenesse necessario seguire dappresso. “Pierrico”, come tutti lo chiamiamo parlando di lui, ha fatto del Giuramento d’Ippocrate la cifra della sua vita professionale, avendo ben presenti i passi salienti del documento che ogni medico chirurgo riceve insieme al diploma di laurea: “la difesa della vita, la tutela della salute fisica e psichica dell’uomo e il sollievo della sofferenza…la cura dei pazienti prescindendo da ogni differenza di razza, religione, nazionalità condizione sociale e ideologia politica…”. E così è stato. Lo si poteva chiamare a casa o sul cellulare, sicuri che avrebbe risposto o che, se impegnato, avrebbe richiamato. Lo si poteva fermare per strada o mentre era in macchina, perché si sapeva che si sarebbe fermato a dare un primo consiglio o a indirizzare alla scelta di un farmaco. E così faceva perché conosceva tutti, ricordava patologie e situazioni morbiche di tutti i suoi pazienti, tanto che viene spontaneo dire che in molti frangenti il vero “paziente” fosse lui, stemperando con il suo atteggiamento bonario e comprensivo paure e ansie dei suoi assistiti. Il suo ambulatorio era attrezzato, ben organizzato, con assistenza assicurata per la distribuzione di farmaci, per la prenotazione di visite specialistiche, e anche per altre situazioni complicate di accesso al sistema sanitario centrale. Anche l’altro suo incarico di ufficiale sanitario era svolto con la medesima solerzia e dedizione. Il segreto del suo successo professionale, confermato nei fatti dal cospicuo numero degli assistiti, risiedeva nel suo amore per la sua professione e nel suo piacere di stare tra la gente – prosegue la nota del Comune -.

enrico_parrucci

Enrico Parrucci

Il dottor Parrucci amava e ama anche San Ginesio, la sua bella cittadina, nel governo della quale si è impegnato come sindaco in tre amministrazioni, dal 1990 al 1999, e nella quarta, 2003-2008. La sua indole estroversa, la sua intelligenza rapida nel cogliere l’umore del tempo presente lo ha portato a militare in un partito che nasceva tra grandi speranze dell’elettorato in un futuro d’innovazione. In questa veste ha saputo intrecciare amicizie e legami istituzionali, anche con enti stranieri, tra cui degne di particolare menzione l’accoglienza a San Ginesio dei bimbi reduci dall’esplosione nucleare russa di Chernobyl. Oppure il legame duraturo di San Ginesio con diversi diplomatici e rappresentanti dell’ambasciata della Repubblica della Corea del Sud in Italia. Entrambe esperienze costruttive che hanno favorito l’incontro e lo scambio tra culture molto diverse.

parrucci-_lattanzi7-300x400Se parliamo delle opere realizzate durante le sue amministrazioni, vale la pena di citare le due salienti, che hanno avuto grandissimo impatto sul ben vivere e l’economia di San Ginesio. Si parla della foresteria comunale e della sua conversione d’uso, che negli anni ha permesso di ospitare migliaia di ragazzi praticanti gli sport del tennis, del calcio e della scherma, sotto la guida di campioni delle rispettive discipline sportive, quali Corrado Barazzutti, singolarista del team dell’unica Coppa Davis 1975 vinta dall’Italia, Franco Baresi, difensore, poi allenatore e dirigente del Milan, nonché campione del mondo 1982 e vicecampione 1994 con la nazionale italiana, e Valentina Vezzali, pluricampionessa mondiale e olimpica della scherma. In quella stessa struttura sono stati alloggiati a lungo i sanginesini che avevano perso la casa nel sisma 2016-2017, evitando così il disagio e la sofferenza del vivere in un tendone, in promiscuità. E sempre durante il sisma e poi, ancora di più durante la pandemia da Covid 19, è venuta indispensabile l’altra struttura sanitaria: il poliambulatorio all’interno dell’ex rsa dell’Area Vasta 3, creata ad hoc per la medicina specialistica sul territorio, da lui sindaco e medico fortemente voluta e realizzata. Anche nella spoliazione che politiche cieche regionali hanno operato nei confronti dell’assistenza sanitaria territoriale, la struttura rappresenta un essenziale punto di riferimento e conforto per la popolazione prevalentemente anziana del luogo – conclude la nota -. Anche in questi intollerabili limiti il dottor Parrucci e la sua collega, titolare della seconda condotta medica, la dottoressa Lattanzi, hanno saputo arginare i contagi della prima ondata di questo subdolo virus sconosciuto, pur nella mancanza di informazioni e di presidi sanitari. Di più. La casa protetta degli anziani ospitati a Sant’Angelo in Pontano, da lui assistita, non ha avuto non solo nessun morto, ma nemmeno un caso di Covid. Che dire infine, se non che tutti sappiamo che il dottor Parrucci è irripetibile e che di fronte alla diversità che verrà, sogneremo tutti, nostalgici, la sua “condotta”. Questo, detto ovviamente, mentre auguriamo a lui e alla sua famiglia una meritata serenità da pensionato».

I vaccini arrivano a casa nel week end, medici di base al lavoro di domenica «Ma già le prossime dosi sono in ritardo»

San Ginesio va controcorrente: in 15 giorni 76% in meno di contagiati Funziona il “team anti Covid”



© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page

Quotidiano Online Cronache Maceratesi - P.I. 01760000438 - Registrazione al Tribunale di Macerata n. 575
Direttore Responsabile: Gianluca Ginella. Direttore editoriale: Matteo Zallocco
Responsabilità dei contenuti - Tutto il materiale è coperto da Licenza Creative Commons

Cambia impostazioni privacy

X