Gino Strada a Macerata
E’ morto Gino Strada, il fondatore di Emergency. Aveva 73 anni. Il 10 febbraio 2018 era in prima fila al corteo nazionale antifascista e antirazzista che si svolse a Macerata dopo la vicenda Traini. «E’ stato merito suo se il corteo si è svolto nella massima tranquillità dei manifestanti». A ricordarlo è Paolo Trognoni, nel 2018 coordinatore del gruppo Emergency di Macerata. «Non bisogna avere paura – aveva dichiarato allora Strada – Molto grave che a livello istituzionale si coprano questi atti terroristici. Le istituzioni che mettono sullo stesso piano questa manifestazione con gli assassini, chi ha cercato di stoppare questa manifestazione è ideologicamente corrotto e colluso. Questa città oggi non sembra Macerata . Questo è il frutto di chi ha voluto instillare la paura».
«Quel giorno – ricorda Paolo Trognoni – era molto stanco, aveva viaggiato ma aveva voluto essere assolutamente presente. Era una giornata freddissima e abbiamo fatto fatica a trovare un bar aperto. Macerata aveva già fatto la sua svolta epocale. Lo accompagnai a Piediripa ad attendere il pullman della Fiom poi alla manifestazione e lo ringraziai tantissimo per come erano andate le cose».
«Ciao Gino, uomo libero, amico e collega che ha combattuto per i diritti negati, per un mondo in cui il diritto umano, il diritto alla salute era semplicemente il diritto alla vita. Hai dato molto a questo mondo e noi faremo di tutto per portare avanti la tua eredità, e tutte quelle battaglie di civiltà per poter vedere un mondo migliore di quello che stiamo vivendo – dice Giovanni Lattanzi, presidente del Cocis, federazione di Ong e dell’esecutivo di Aoi, associazione Ong italiane – Grazie Gino per aver avvicinato molte persone all’intervento umanitario e di cooperazione internazionale. Grazie per il messaggio di pace che ogni giorno diffondevi, quel messaggio che rimarrà e noi lo faremo nostro, nei nostri progetti, nel nostro agire. La speranza è che il tuo messaggio sia fatto proprio dai nostri Parlamentari e dal Governo – conclude Lattanzi- affinché si portino avanti politiche per la pace e per i diritti degli ultimi, per chi cerca un futuro migliore per la propria famiglia, e di chi la parola diritti non ne conosce il semplice significato».
«La morte di Gino Strada è una perdita per tutti gli italiani e per chi si batte per il diritto alla salute nel nostro Paese e nel mondo», così Pina Onotri, segretario generale e Ludovico Abbaticchio presidente nazionale del sindacato medici italiani, esprimono il cordoglio dello Smi per la perdita del fondatore di Emergency. «Gino Strada si è battuto nei teatri di guerra affinché i pazienti civili o quelli militari avessero le cure senza nessuna distinzione di appartenenza politica – continuano Onotri e Abbaticchio -. Il suo impegno ha segnato un’epoca con la fondazione di decine ospedali in tutto in tutto il mondo, a partire dall’Africa. Ma l’opera di Gino Strada è arrivata finanche in alcune periferie difficili delle nostre città con l’offerta di servizi gratuiti di medicina di base e di pediatria. Una esistenza al servizio del diritto della salute degli ultimi».
Gino Strada, nato a Sesto San Giovanni nel 1948. Ha fondato Emergency nel 1994. L’ong ha operato in 18 paesi del mondo assicurando cure mediche e chirurgiche gratuite alle vittime delle guerre e della povertà. Nei mesi scorsi era stato fatto il suo nome come commissario alla Sanità in Calabria. Negli anni, il fondatore di Emergency ha spesso assunto toni forti per criticare i governi italiani, la corruzione nella sanità, la gestione dell’immigrazione, l’attività dell’Unione Europea, il commercio delle armi e gli interessi economici dietro le guerre.
(Redazione Cm)
Gino Strada durante la manifestazione antirazzista a Macerata il 10 febbraio 2018
Gino Strada e Sabina Guzzanti: «Manifestiamo a Macerata» Il corteo farà il giro delle mura
riposa in pace
Condoglianze alla famiglia
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Grave perdita!
Emergency sopravviverà e continuerà la sua opera meritoria.
Che riposi in pace, grande medico.
Questo è un momento molto triste, è morto un grande uomo e un grande medico che ha dedicato la sua vita e la sua professione agli altri, a difesa e a sostegno degli ultimi e dei più fragili nelle zone più difficili del mondo; lottando per il diritto alla salute per tutti senza distinzioni, sempre contro tutte le guerre e contro le ingiustizie.
Me lo ricordo benissimo alla manifestazione del 10 febbraio 2018, è una perdita molto grave purtroppo, lascia un grande vuoto e nello stesso tempo una eredità pesante. Grazie veramente Gino per tutto quello che hai fatto!!!
“Aiutate a casa loro 10.000.000 di persone per questa stupida malattia folle” ABOLIAMOLAGUERRA Grazie GINO il miglior Italiano di sempre RiP
Scusate, io non lo conoscevo e non posso dire niente sulla persona, ma da sempre mi sono chiesto, e ancor più oggi che nei TG hanno intervistato la figlia, ma con che campava sta persona, chi lo pagava per vivere ( cosa che chiederei anche per la figlia), se qualcuno sa mi faccia sapere, grazie.
In prima fila al corteo PRO Oseghale proprio una brava persona si si…
Su Wikipedia si possono trovare dicerie curiose.
In Sudan Emergency ha istituito un centro di cardiochirurgia a Soba (20 km da Khartoum) e due centri pediatrici. Le spese sostenute, 10 milioni di euro, sono state pagate con i contributi dell’attuale Presidente del Sudan Omar Hasan Ahmad al-Bashir, ex colonnello dell’esercito sudanese, salito al potere nel 1989 con un colpo di stato (94,5% di suffragi a suo favore nelle ultime elezioni del 2015, con le quali è stato rinnovato il suo mandato), il quale pare ricambi la predilezione di Emergency: nel 2009 infatti sono stati espulsi dal Sudan tutti gli operatori umanitari stranieri con l’accusa di aver violato, in Darfur, il regolamento sulle attività di cooperazione, mentre tredici di queste sono state accusate di aver fornito informazioni al Tribunale Internazionale dell’Aja (o Corte penale internazionale) sulle violenze perpetrate contro i civili: unica ONG autorizzata a rimanere in Sudan è stata Emergency. Nel 2010 Emergency ha speso 13 milioni di Euro per interventi in Sudan.[48] Il presidente sudanese, nel luglio 2008, è stato accusato dal procuratore della Corte penale internazionale, Luis Moreno-Ocampo, di genocidio, crimini contro l’umanità e crimini di guerra nel Darfur. Il tribunale ha emesso il 4 marzo 2009 un mandato d’arresto per al-Bashir per crimini di guerra e crimini contro l’umanità, ma ha stabilito che non vi erano prove sufficienti per perseguirlo per genocidio.] Al-Bashir è il primo capo di Stato incriminato dalla Corte. Secondo la Corte Al-Bashir sarebbe responsabile del massacro di mezzo milione di persone e di aver provocato la fuga come profughi di 10 milioni di persone nel Darfur.
Alle accuse non solo di violazione della neutralità ed indipendenza proclamata da Emergency (Il governo di Al-Bashir finanzia Emergency con circa 3 milioni di Euro, come da bilancio,[53]) Gino Strada difende Al-Bashir e contesta il diritto della Corte penale internazionale a giudicare il presidente sudanese in quanto il suo paese non riconosce ufficialmente tale tribunale.[54] Anche Cecilia Strada, figlia del fondatore e già presidente di Emergency, difende il comportamento dell’organizzazione da lei presieduta, sostenendo che non si deve guardare solo ad Al-Bashir, ma anche agli stati confinanti, che il suo compito non è quello di giudicare i governanti nei paesi in cui opera, ma quello di assistere le vittime.
Emergency si sostiene con donazioni e volontariato.Al suo interno sono stabiliti compensi per medici e operatori sanitari al di sotto delle soglie standard del settore e dei rischi che corrono operando in zone di guerra.Luigi Strada dichiarava di percepire il suo stipendio da medico(circa 3 mila euro se proprio la cosa sia interessante).La figlia all’epoca di Emergency usufruiva del trattamento statutario.Nessun soldo pubblico utilizzato per salvare milioni di persone,perchè gli ideali non hanno prezzo!
Riccardo Cavalieri@.La manifestazione non era pro-Oseghale e Lei lo sa benissimo mentre dovrebbe vergognarsi di affermare simili stupidaggini.
Franco Pavoni@.Su Wikipedia se ne leggono tante e non sono certo verità assolute. In questo caso ciò che Lei stesso definisce “diceria” è funzionale a gettare ombre su Gino Strada e su Emergency in modo oltretutto ipocrita.
Provi ad approfondire ancora un po’su quanto fatto da Emergency e sulle vite salvate(migliaia di bambini). Emergency ha sempre operato in contesti difficilissimi, spesso in balia di dittature, ed è anche possibile che qualche compromesso si sia reso necessario per operare e salvare vite umane a prescindere dalle appartenenze.
Quando questi giorni ascolterete le notizie provenienti dall’AFGHANISTAN avrete tre certezze:1 la democrazia non si “esporta”,2 abbiamo sprecato una montagna di soldi(solo gli USA un trilione di dollari pari a 1.000.000.000.000 di euro),3 i ragazzi con protesi varie e tutti i feriti o gli ammalati sono stati curati gratuitamente negli ospedali di Emergency voluti da Gino Strada, da personale volontario e alle donazioni di gente di buon cuore.Le prime due fanno schifo ma per molti il problema è la terza.Avanti cosi continuiamo ad esportare democrazia.Ps non dicerie ma fatti:Emergency cura Italiani in difficoltà anche nel nostro paese e in regioni in cui non ve lo aspettereste!Donate il vostro 5/1.000 ad Emergency.
Roberto Belardinelli@.A vergognarsi dovrebbe essere lei,poi dovrebbe studiare di piu’, le do’ un indizio “katanga”studi ,studi.
Scusate ma in un precedente commento avevo immesso un dato falso e quindi rettifico e mi scuso con i lettori:gli USA non hanno sprecato un trilione di dollari bensi 2,3 trilioni(fonti Governative).Ora possiamo tranquillamente continuare a esportare democrzia,sprecar denaro e dire che i soldi per i poveri non ci sono!(Certo tutti i poveri!).