Scatta il Green pass, c’è chi dice no:
«Non lo chiederò ai clienti,
mi manca personale per i controlli»

MACERATA - In centro ristoratori e bar stanno facendo fronte alla nuova normativa grazie ai maggiori spazi all'aperto. Il titolare de Il Quartino annuncia non farà verifiche, «e se verranno a fare multe, non le pagherò». Alla palestra Lume questa mattina «pochissimi clienti, non sappiamo se qualcuno rinuncerà per la Certificazione. Comunque meglio questa che stare chiusi altri 7 mesi». La piscina comunale al momento è chiusa per manutenzione, «quando riaprirà, ci adegueremo. In quella della Filarmonica non serve la certificazione perché è considerata stabilimento balneare »
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Controlli del Green pass alla palestra Lume

 

di Francesca Marchetti (Foto di Fabio Falcioni)

«Green pass? Se entrano non lo chiedo. Non ho personale da mettere per fare i controlli», così Andrea Ortenzi, titolare del ristorante Il Quartino, a Macerata. La certificazione verde è partita oggi in Italia e riguarda una serie di attività commerciali, come ristoranti e bar (per i posti al chiuso), palestre, piscine, musei.

Andrea Ortenzi

Andrea Ortenzi

Questa mattina i commercianti di Macerata erano alle prese con la nuova normativa, e non si annuncia semplice fare le verifiche. La fortuna per molti è stata di poter avere spazi all’aperto e grazie a quelli riescono ad assicurare ai clienti di poterli accogliere senza dover chiedere la certificazione verde. C’è poi chi ha deciso di non chiederla comunque. «Se i clienti entrano per mangiare all’interno del ristorante non mi metterò sulla porta a chiedere il green pass, né metterò qualcuno del personale – dice Andrea Ortenzi – non posso mettere a disposizione il personale per lo Stato, e non so se sia lecito chiedere a una persona i documenti. Se verranno a farmi la multa, non la pagherò».

Non c’è l’obbligo di presentare la certificazione verde se si va a prendere un caffè al bancone del bar, ma per chi si siede all’interno sì.

Il green pass alla pasticceria Delizie

Il green pass alla pasticceria Delizie

«Per adesso abbiamo avuto solo un paio di tavoli all’interno ed è andata bene – dice Francesca Bartolini della pasticceria Delizie – L’app di verifica è facile da usare e i clienti sono stati disponibili». Non solo bar e ristoranti. Il green pass sarà richiesto da oggi anche per accedere a spettacoli, eventi e competizioni sportive, musei, istituti e luoghi di cultura, piscine, palestre, centri benessere, fiere, sagre, convegni e congressi, centri termali, parchi tematici e di divertimento, centri culturali e ricreativi, sale da gioco e casinò, concorsi pubblici.

Al museo di palazzo Buonaccorsi tutto fila liscio, niente intoppi con l’app VerificaC19 o problemi con i visitatori, che però questa mattina sembrano meno numerosi. Altro discorso per le palestre e le piscine, che da tempo sono sotto pressione per le numerose norme restrittive, non sempre cristalline.

La verifica in biglietteria a palazzo Buonaccorsi

La verifica in biglietteria a palazzo Buonaccorsi

«Per quanto riguarda la piscina Filarmonica non è necessaria la verifica del green pass perché è considerata stabilimento balneare – dice Enrico Ruffini, presidente dell’associazione La Filarmonica – La piscina comunale è attualmente chiusa per manutenzione e sicuramente ci adegueremo alle normative quando riaprirà. Ci sono dei punti poco chiari e critici nella normativa stessa, ma non per la verifica. Il problema sarà da parte degli utenti, se decideranno di venire o no. Ci aspettiamo un calo significativo rispetto all’attività normale, alcuni stanno già chiamando dicendoci che non torneranno perché non hanno fatto il vaccino o perché non sono convinti di farlo fare ai figli minorenni.»

«Non sappiamo ancora dire quanti torneranno in palestra e quanti invece rinunceranno a causa del green pass, ma questa mattina abbiamo registrato pochissimi ingressi, speriamo sia l’effetto di agosto, sapremo a fine mese come regolarci – dice Elsid Lumi di Lume fitness club e delegato regionale dell’associazione nazionale impianti sport & fitness (Anif) -.

DSC_7496-325x217Fino al 20 settembre diamo la possibilità di sospendere l’abbonamento a chi non ha ancora la certificazione, poi il cliente dovrà adeguarsi. Speriamo nel bonus tampone dal governo. Noi siamo contrari al green pass perchè abbiamo investito davvero molto nei protocolli di sicurezza e tracciamento degli ingressi, in tempo zero possiamo dire in che orario, in che zone e con chi è venuto in contatto un eventuale positivo al Covid. Ci sentiamo presi di mira ancora una volta. Pur di non rimanere altri 7 mesi fermi, comunque, preferiamo stare aperti e verificare le certificazioni».

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