Tre progetti milionari per Macerata:
dal parcheggio a Rampa Zara
ad un nuovo palas-auditorium

FUTURO - L'assessore all'Urbanistica Silvano Iommi sta partecipando a bandi per il rilancio di alcune zone, tra queste via Trento, zona Pace e il centro storico su cui «vogliamo investire per invertire una tendenza negativa». In cantiere anche un progetto sullo Sferisterio e non dimentica le fonti storiche

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Silvano Iommi

 

di Luca Patrassi

Difficile capire se venga prima l’animo del cittadino, oppure quello del politico, od ancora del tecnico: qualunque risulti il punto di partenza dell’osservazione del maceratese Silvano Iommi, architetto di lungo corso ed amministratore di fresca nomina, il punto di arrivo, per ora un orizzonte un pochettino da immaginare, è nella direzione della riqualificazione e dello sviluppo della città. Pezzi storici dell’armamentario urbanistico cittadino, come può essere il parcheggio di Rampa Zara, con inserimenti nuovi come un palas-auditorium, senza trascurare la sistemazione dello Sferisterio e le fonti storiche. Tutto bello, ma progetti da diverse decine di milioni di euro. Come dire, il Comune ci mette l’idea nella speranza che il Governo la finanzi con i vari progetti di riqualificazione, di rigenerazione, Italia Domani, dopodomani. Chiamateli come volete, pur che appunto i soldi ci siano. Presentati da un mese i tre progetti per il bando nazionale legato alla Rigenerazione urbana che il Governo ha messo in campo: centinaia le domande, da parte dei vari enti locali e graduatoria che dovrebbe arrivare a breve termine. Intanto, nella logica di attrezzarsi con gli elaborati tecnici per non farsi trovare impreparati, l’assessore all’Urbanistica sta sviluppando un intervento legato alla sostenibilità del Castrum. «Castrum inteso – spiega Iommi – come fortificazione, nel caso di Macerata il suo centro storico.

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Rampa Zara

Punto di partenza il parcheggio di Rampa Zara e l’attracco, poi una serie di raccordi per riqualificare alcune aree. Una è piazza Li Madou, l’attuale largo dei Donatori di Sangue, che è di proprietà pubblica, e per la quale c’è già un’idea di intervento per metterla in raccordo con la zona circostante. Un altro punto di interesse è il largo Beligotti che va pulito, dotato di una pavimentazione adeguata con apertura degli archi dell’ex convento di San Lorenzo, in modo da ricavarne un piccolo loggiato. Interventi di riqualificazione urbanistica ma anche mobilità sostenibile con quello che ne consegue in termini di bus elettrici. Un progetto che spero – pur nella consapevolezza delle difficoltà legate a un Ufficio tecnico sotto organico – di chiudere per il bando che si dovrebbe aprire a giugno, o al massimo conto di averlo pronto subito dopo l’estate. Peraltro vogliamo investire sul centro storico per invertire una tendenza negativa, sia dal punto di vista economico che sociale. Più che le periferie a Macerata a soffrire è il centro storico».

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Lo Sferisterio

Avanti con le proposte: «Un altro piano, in stato avanzato di elaborazione, è quello per lo Sferisterio. Urgente la sistemazione delle gradinate e del corridoio innocenziano per evitare allagamenti e le attuali infiltrazioni d’acqua: pensiamo di intervenire subito dopo l’estate. Quanto al corridoio innocenziano l’idea è quella di togliere gli infissi in legno e ripristinare quelli originali in ferro dell’Ottocento per rendere gli spazi più visibili per poi appunto dedicare lo spazio ad esposizioni. Iniziando dalla mostra dei manifesti dei vari allestimenti dell’Aida in Arena, in occasione del centenario della prima rappresentazione».

Due cavalli di battaglia storici ed una indicazione nuova: «Ci vuole una palestra polivalente, tipo palas, penso in zona Pieve-via Metti, che possa fungere anche da auditorium per poter rispondere adeguatamente alle esigenze delle società sportive e a quelle di chi promuove spettacoli».

Infine l’architetto assessore Silvano Iommi sottolinea un altro aspetto, meno oneroso per la verità, della riqualificazione urbanistica della città e di alcuni luoghi che una volta erano anche di aggregazione: il recupero delle fonti storiche. «La pulizia, la riscoperta e il restauro di lavatoi e fonti storiche della città stanno diventando anche un motivo di interesse: stamattina alle otto c’erano già due gruppi in fila per visitare la fonte di Santa Maria Maddalena con pozzo probabilmente risalente all’epoca romana, tornato alla luce grazie ai lavori di sistemazione della rete fognaria della zona». Il punto: il Comune ha appena presentato tre progetti multimilionari per la riqualificazione di alcune aree della città (via Trento e zona Pace tra gli altri), conta di chiudere quello per Rampa Zara entro l’estate per poi approdare allo Sferisterio. Sempre con il sostegno del governo Draghi. Con la Regione, invece, si farà l’ospedale, ma è un’altra storia. Tutta da scrivere.

Tre proposte per rivoluzionare la città, Macerata a caccia di fondi La mappa dei progetti

Silvano Iommi, architetto dell’urbanistica «Parcheggio a Rampa Zara e ascensori, recuperiamo il progetto del 1987»



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